Come promesso...
Non voglio fare una trattazione tecnica: non sono uno studioso di prove, per cui me ne guarderei bene.
Ancor più perchè in rete esiste un'ottima risorsa online, che è il sito web di Giorgio Leccese, a cui rimando
vivamente per tutti gli approfondimenti del caso:
http://www.dieproofs.it/indice.html Piuttosto, vorrei fornire una mini-guida per il riconoscimento immediato di questi oggetti, considerando quelli che normalmente si trovano in giro (aste online, cartacee e negozianti).
Il riconoscimento corretto dell'oggetto è condizione essenziale per scrivere una corretta didascalia filatelica del pezzo, come ha già anticipato bene Adolfo: perchè tali pezzi andrebbero descritti, proprio per far capire al giurato (ma anche al semplice lettore) di aver compreso correttamente il pezzo, descrivendolo con il suo nome e cognome.
Trascuriamo tutta la fase preparatoria, ovvero il bozzetto: di questo ne possiamo parlare, come abbiamo fatto, in altro topic.
Arriviamo alla fase della creazione del punzone, da cui si ricavano, in sequenza:
- Prove di Stato (
Epreuves d'Etat, Stage Die Proofs, Progress Die Proofs)
- Saggi di Ricezione o Prove d'Ispezione (
Epreuves d'Inspection, Essais de Reception, Sepia Printer's Die Proofs, Sepia Proofs)
- Prove d'Artista (
Epreuves d'Artiste, Die Proofs, Artist's Die Proofs, Engraver's Die Proofs)
- Prove d'Atelier o Prove di Stamperia o Prove di Controllo (
Acceptance Proofs, Presentation Proofs, Epreuves d'Atelier)
- Prove di Colore (
Epreuves de Couleur, Color Proofs, Trial Color Die Proofs)
- Saggi di Colore (
Essais de Couleur, Color Trials, Trial Color Plate Proofs)
- Prove di Lusso (
Epreuves de Luxe, Deluxe Sheets, Deluxe Proofs)
Prove di StatoLa caratteristica peculiare di questa prova è l'assenza, rispetto al francobollo definitivo ma anche alle successive prove, di alcuni dettagli, come le linee di ombreggiatura, oppure le lettere e le figure del valore possono essere solo accennate o completamente assenti.
Presentano l'impronta dello stampo del punzone (la porzione di cartoncino incassata, per intenderci).
L'esempio è quello riportato da Tanis, in cui ci mostra tre "stati" di stampa.
Non è facile trovarle in giro.
Saggi di RicezioneL'elemento distintivo è il fatto che sono sempre in color seppia e che presentano la perforazione di controllo in basso.
Anche queste presentano l'impronta dello stampo del punzone.
Sono rarissime in quanto prodotte in 5 esemplari, di cui solo due dovrebbero essere state commercializzate.
Prove d'ArtistaA questo punto il punzone è definitivo.
Quelle che si trovano più comunemente in giro,
generalmente, sono monocromatiche per lo più in nero, sono stampate su cartoncino, riportano la firma dell'incisore, e presentano un timbro a secco della stamperia delle Poste.
Poi, vi sono svariate variazioni ed eccezioni, e per questo rimando decisamente al sito web di Giorgio Leccese di cui sopra.
Prove d'AtelierMolto simili alle Prove d'Artista, se ne differenziano per la presenza della perforazione di controllo in basso e per la cornice di impronta dello stampo, sempre presente (a differenza delle Prove d'Artista, dove non sempre è presente).
Sono state prodotte sino a tutto il 1963.
Non sono comuni.
Prove di ColoreIn questa fase si testano i colori: di conseguenza, troveremo prove dello stesso punzone in più colori. Il colore è identificabile dal numeretto a matita presente in basso a destra (vedere il sito web di Leccese per tutti i codici).
Differiscono principalmente dalle altre prove per avere la cornice di impronta dello stampo molto più vicina alla vignetta del futuro francobollo.
Presentano sempre la perforazione di controllo in basso.
Non sono rare, ma nemmeno comunissime.
Saggi di ColoreSi distinguono molto facilmente da tutte le altre tipo di prove in quanto sono stampati su carta gommata, non dentellati, e generalmente in numero di 5 in fila, dove i primi 3 o 4 sono monocromatici, e l'ultimo o gli ultimi due presentano più colori insieme.
Possono presentare dei codici a matita che indicano il colore (anche in questo caso, rimando vivamente al sito di Leccese).
Non sono comunissimi, ma si trovano abbastanza facilmente in giro.
Prove di LussoQueste prove sono riconoscibili in quanto la stampa della vignetta è sempre con i colori definitivi del francobollo.
Presentano sempre la perforazione di controllo in basso (fino al 1966), generalmente due rombi ed una semiluna al centro.
Presentano sempre l'indicazione della stamperia governativa, in basso a destra; spesso è colorata.
Sono le prove più comuni che si trovano in giro, e le meno care.

Mi fermo qui.
Come è palese osservare, la mia non è, ribadisco, una trattazione tecnica, nè ho fornito tutti gli elementi necessari per individuare correttamente qualsiasi tipo di prova di cui potremmo entrare in possesso: per questo, ripeto, esiste già il sito web di Giorgio Leccese, sopra riportato e testi specifici.
Piuttosto, spero che questa breve trattazione possa essere di spunto per approfondire questo argomento ogni qual volta si dovesse rendere necessario, e che possa evitare al collezionista di chiamare in didascalia un oggetto con il suo nome ma con il cognome sbagliato.
N.B.: tutte le immagini qui riportate provengono dal sito web di Giorgio Leccese.