Di ritorno da Essen non ho dimenticato che dovevo parlarvi della mia collezione sulle 'UNIVERSIADI'.
Prima di raccontarvi dei commenti dei giurati vi presento il foglio iniziale che ho introdotto per le presentazioni 'non a concorso' in modo che - una volta letto - sia ben chiaro a tutti come la collezione sia stata impostata.
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TITOLO: Universiadi a…quattro mani !!
Questa collezione è stata realizzata nel lontano 1989, in pieno tempo di Perestrojka e di disgelo Est-Ovest; fu un tentativo per cercare di fare qualcosa di nuovo nel settore, abbastanza stagnante, della Filatelia Tematica Sportiva (e non è che le cose siano cambiate molto, negli ultimi 15 anni..!). Essa non è mai stata modificata, volutamente, e credo abbia conservato intatta la sua originalità, soprattutto se letta col pensiero rivolto a “quegli” anni...
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Questa è la storia che, all’epoca, immaginai…
Due atleti, uno americano e l’altro sovietico, si incontrarono a Kobe, in Giappone, durante le Universiadi del 1985; scopertisi entrambi filatelisti sportivi, decisero di preparare insieme, pur essendo lontani, una collezione sulla “Storia delle Universiadi” in tempo utile da poter essere presentata ai Giochi di Zagabria del 1987. Ognuno avrebbe ‘coperto’ la parte geograficamente a lui più vicina: l’americano tutte le edizioni ‘occidentali’ ed il russo quelle ‘orientali’. Si diedero appuntamento, quindi, per due anni dopo in Jugoslavia per assemblare i fogli fatti separatamente ed esibirli alla Mostra di Filatelia Sportiva organizzata per l’occasione.
In realtà, le difficoltà della lontananza e delle due lingue, nonché la diversa situazione economica dei due (siamo alla fine degli anni ‘80…) crearono dei brutti scherzi: i fogli non erano dello stesso colore,
azzurrini quelli dell’americano,
grigi quelli del russo; l’americano aveva usato una
macchina da scrivere elettrica mentre il russo era stato costretto
a scrivere a mano; l’americano, ancora, aveva usato taschine ed angolini di
prima qualità mentre assolutamente
scadente era la qualità del materiale usato dal russo. E tutto ciò si riscontra, visivamente, attraverso i fogli esposti.
I pochi fogli di color
rosa sono stati utilizzati per introdurre la storia, per alcuni miei commenti e per la conclusione.
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Infine voglio dirvi che mi divertii moltissimo nel preparare questi fogli anche per altri due motivi. Il primo perché, mentre lavoravo, immaginavo la faccia della Giuria di fronte a fogli di 3 colori diversi ed alle scritte a mano; il secondo perché, praticamente, ero riuscito a citare, sottolineandone i nomi in rosso, tutti i miei amici e corrispondenti che all’epoca avevo sparsi in Italia e nel mondo: mi sembrò di tributare un ‘omaggio’ veramente particolare a tutti loro ed alla nostra amicizia.
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Ecco, di seguito, un esempio dei tre diversi fogli (il primo è riprodotto tagliato perchè tutti i fogli sono tutti di dimensioni superiori al mio scanner).
Allegato:
universiadi,1.jpg [ 89.83 KiB | Osservato 17229 volte ]
Allegato:
universiadi,2.jpg [ 105.14 KiB | Osservato 17230 volte ]
Allegato:
universiadi,3.jpg [ 95.59 KiB | Osservato 17229 volte ]
I principali commenti di fronte alle assolute novità (dirompenti, per l'epoca) furono.
- per i fogli di colore diverso: "Ma come, Luciano aveva finito i fogli e ne ha usato altri di tipo diverso...?"
- per le scritte a macchina ed a mano: "Forse si era rotta la macchina da scrivere...?"
Tutto ciò dimostra che non era stato letto nemmeno il foglio iniziale nel quale era spiegata la 'tecnica' della collezione.
Ciao a tutti
Luciano