sto preparando i miei "pezzi" per partecipare a questo progetto con la mia collezione sull'Emigrazione Italiana. Purtroppo ho un pò di problemi d'inserimento, ma vedrò di rimediare. Inizierei comunque con il mio sogno nel cassetto che è un annullo italiano usato nel maggio del 1924 Per la Conferenza internazionale dell'Emigrazione e dell'Immigrazione. Ci sono andato vicino qualche anno fa e poi più nulla...non per niente il catalogo degli Annullamenti (1871-1946) di Paolo gli da una valutazione di RRR.

Claudio

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colleziono tematiche:
Emigrazione italiana - Storia delle biblioteche e dell'editoria - Arte del '900 (Picasso)- Storia di Pisa- Affrancature meccaniche di questi temi.

Sono un frequentatore molto discontinuo di questo forum e mi accorgo solo ora di questa magnifica galleria: pezzi gustosissimi che fanno venire l'acquolina in bocca anche a un collezionista di fiscali come me: ed è in questa veste che mi sento di commentare il pezzo di Salvatore. San Marino emise i suoi primi segnatasse in applicazione della legge "Sui tribunali e provvedimenti finanziari" del 29 marzo 1897 che, all'articolo 15, prevedeva "per uso degli uffici della cancelleria del Tribunale, degli uffici del bollo, dell'ufficio postale........ lo stato emette le seguenti otto specie di segnatasse" . Il successivo articolo ne fissa i valori mentre gli articoli dal 19 al 34 sono un dettagliato tariffario fiscale sull'impiego dei segnatasse, i cui facciali corrispondono alle tariffe da applicare ai vari atti del tribunale o ai numerosi tipi di documenti soggetti a bollo. In prima istanza, e fino al 1943, i segnatasse di San Marino sono quindi essenzialmente valori fiscali e l'impiego postale è sicuramente meno comune di quello fiscale: penso che i valori da 5 e 10 lire non avessero uso postale reale e che eventuali usati con annulli postali siano dovuti a bollature di favore richieste dai collezionisti o commercianti dell'epoca (Bickel in primis). Il collezionismo ed il relativo mercato ne hanno poi esaltato l'aspetto postale facendo dimenticare che erano soprattutto marche da bollo. Ed è divertente leggere l'articolo 43 della legge perchè si scopre che fino alla sua promulgazione le tasse di successione erano ancora determinate in valuta pontificia, ovvero in bajocchi e scudi, secondo una legge del 1857.
Michele

Ottima citazione. E' proprio una che non sapevo e non poteva che arrivare da un esperto di filatelia fiscale (marcadabollo)

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Collezioni: San Marino - L'antica terra della libertà - Campioni europei e sudamericani : gioco, storie e curiosità - La civiltà nuragica -Annulli figurati della Sardegna- L'ave Maria cantata in lingua sarda

A gennaio di quest’anno avevo commentato: Sono passati quasi 2 mesi dall'apertura della nostra "Galleria" virtuale e sembra che, dopo i primi cinque collezionisti che mi hanno seguito e che hanno riempito le bacheche virtuali, non ci sia più nessuno che abbia voglia di mostrare i suoi 'gioielli' o di parlare dei suoi 'sogni nel cassetto'.
E' proprio così? Non ci posso credere...
Luciano
Ora è passato quasi un anno dal novembre 2012, data del ‘lancio’ di questa iniziativa, e sono ancora più deluso: eppure di cose belle, preziose, rare, divertenti, etc. sono piene le collezioni di tanti altri amici. Tutti noi le vorremmo vedere anche per arricchire la nostra cultura filatelica e tematica.

Allora do il “via” ad un’altra tornata; infatti mi faccio “ghost writer” o, per essere più preciso, ”internet writer” per conto di Ermanno Musso, noto amante della penna d’oca, e vi faccio vedere le sue bellissime cose in tema “Funghi”; i commenti sono suoi e parla in prima persona. Tra l’altro queste gemme le potrete vedere dal vivo a Romafil ad ottobre.

1. Il pezzo più raro in assoluto

Cartolina postale Austria del 1896, 2 k.
In base alle mie conoscenze ed informazioni è la prima cartolina postale (intero) nella quale siano raffigurati i funghi, sia pure come elemento secondario.
Fu acquistata in un’asta pubblica promossa da Gernot Roidl nel 1996 e pagata ben oltre il milione di lire; parliamo, peraltro, quasi certamente di un numero uno.
In circa mezzo secolo di ricerche filateliche è stata l’unica volta che mi sono imbattuto in questo pezzo.

2. Il pezzo più costoso

Libia 1926-30 (Cat. Unificato 63bd)
Coppia non dentellata al centro ed a destra; una delle dieci coppie conosciute (La scansione del pezzo su fotocopia con fondo bianco non rende visibili i lati dentellati della coppia per cui essi sono stati indicati con una riga rossa) (Nota personale: sicuramente il prezzo superiore a quello di cui al pezzo precedente. Luciano)

3. Il pezzo cercato più a lungo

Francia 1899, Busta Postale da 5 c. con pubblicità.
Sull'ultima pagina di copertina appare la vignetta pubblicitaria dello sciroppo Mousseron; al centro reca la figura stilizzata del fungo Mousseron, il Prugnolo bastardo, con il quale è fabbricato lo sciroppo.
Cercato da sempre e trovato solo di qualità mediocre e a prezzi assurdi, il pezzo è stato finalmente trovato ed acquistato attraverso la 24ª vendita tra soci del CIFT.
Si tratta di un documento viaggiato in eccellente stato di conservazione; già raro di suo, in queste condizioni è estremamente difficile da reperire.

4. Il pezzo che ha dato più soddisfazione nel risolvere un ‘passaggio tematico’

Cartolina Postale Italia 1920, 5 cent.
E’ l’unica cartolina postale italiana, di antico pelo, che tratta i funghi sia pure sotto il profili di fungicida. Documento raro e di ottimo valore non solo filatelico ma anche economico (basta consultare un apposito catalogo per accertarsene) mi ha consentito di risolvere brillantemente, dopo anni, il passaggio afferente alla realizzazione di antidoti per combattere le malattie causate alle graminacee dai ‘carboni dei cereali’.

5. Il pezzo cui si è più affezionati anche per motivi extra filatelici

Libia 1928, II Fiera di Tripoli
Da Tripoli, il 10.7.19129, a Firenze: raccomandata-espresso affrancata con sette valori del 50 c.+20 c., in tariffa per l’interno (L. 1,00 doppio porto per la lettera più L. 1,25 per la raccomandata e L. 1,25 per l’espresso). Al verso bollo di arrivo (23.VII.29). Una vera perla dovuta all’affettuoso interessamento dell’amico e Maestro Michele Picardi.

Il ‘sogno nel cassetto’, il pezzo che si cerca da tanto tempo… è stato sostituito dal titolo
6. I pezzi più divertenti…


Queste due affrancatrici meccaniche illustrate, l’una olandese e l’altra spagnola, vanno ‘lette’ insieme: illustrano a meraviglia e spiritosamente gli inconvenienti dissenterici causati da alcuni funghi nonché i relativi antidoti.

Ermanno (con la collaborazione di Luciano)

Riporto "su" questo bellissimo topic di Luciano che non ricordavo :

- che bello ammirare i pezzi mostrati !



Pietro

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Seguo le seguenti tematiche:

GAS-PETROLIO-INQUINAMENTO-ENERGIA-TRASPORTI-STORIA DELL' ILLUMINAZIONE-ALIMENTAZIONE
Inoltre:
AFFRANCATURE MECCANICHE (ROSSE) , MULTIAFFRANCATE , CURIOSITA' FILATELICHE.
Socio CIFT , CIFO e AICAM

Ti ringrazio Pietro per averlo fatto. In realtà mi sono sempre chiesto perché il 'post' si sia inaridito...
Tra l'altro, in qualche modo, esso è stato alla base della 'Galleria' del nostro Numero 200, anche se l'idea originaria era più limitata e, forse, più divertente per le 5 'motivazioni'.
Speriamo che altri 'navigatori' possano ridare vigore a questo progetto virtuale...
Luciano

Ringrazio Pietro e Luciano che mi hanno ricordato di questo progetto, perché onestamente dopo tanti anni non lo ricordavo più.

Oggi sono in grado di aggiornarlo con un'altra collezione che nel frattempo ho creato, e a cui sono molto affezionato perché mi ha consentito di portare la mia Sardegna in giro per l'Europa: la civiltà nuragica.

Con questa collezione ho avuto la soddisfazione di aver ottenuto il miglior punteggio per la tematica da un quadro (solo virtuale perché è stata premiata la migliore collezione da un quadro di tutte le classi) nella recente esposizione europea Finlandia 2017 svoltasi a Tampere, e mi auguro di avere anche la soddisfazione quanto prima di vederla pubblicata anche nel nostro notiziario tematico

Partiamo dal primo quesito ed indico come pezzo più raro di questa collezione è di storia postale sarda e si tratta di un annullo di Nuragus (nome derivante da Nuraghe) che la sua storia dal lato postale e che ho acquistato da un collezionista sardo conosciuto in occasione dell'emissione del francobollo del corallo di Alghero. Si tratta di un piego comunale del 7 dicembre 1886 partito dalla località di Genoni diretta a Lanusei. Reca il bollo in transito ottagonale della collettoria di Nuragus , quello di Mandas circolare nel retro e il terzo di Laconi mediante bollo numerale a barre n. 1203 apposto sul francobollo e di transito posto nel retro. Si tratta di un errore in quanto il bollo di collettoria (Nuragus) doveva fungere da annullatore del francobollo, mentre in questo caso è apposto in transito e sul francobollo appare il numerale di Laconi.


Il pezzo più costoso è una cartolina della serie “città del regno” del 1939 dedicata a Cagliari ed è l’unico intero postale dedicato dall’Italia ad un nuraghe, il nuraghe Asoru o Soro, come descritto nella cartolina. Il prezzo logicamente, top secret.

Il pezzo che ho cercato più a lungo è stato quello che raffigura dei pugilatori antichi per rappresentare i giganti di Mont’e Prama. Esistono tanti pezzi sul pugilato moderno, ma pezzi come la prova d’artista del Niger firmata da Moinvoisin che raffigura due pugilatori in stile antico non ne ho visto altri sui siti on line da cui acquisto.

Il pezzo che mi ha aiutato maggiormente a risolvere un passaggio tematico è la cartolina con l’annullo tondo riquadrato di Bonnanaro, che mi serve per aprire la collezione e parlare della cultura da cui la civiltà nuragica ha avuto origine.

Il pezzo a cui sono più affezionato è quello con la ricostruzione del nuraghe di Santu Antine, che è presente sin dalla prima versione della collezione presentata a Kalaris 2012. Questo annullo faceva parte di una fortunata serie che il circolo filatelico di Sassari (oggi non più esistente) aveva fatto in occasione della mostra sociale negli anni che andavano dal 1970 al 1990, uno per anno, raffigurante un soggetto di età nuragica, di cui la maggior parte erano i bronzetti. La serie è proseguita con annulli di età punica per qualche anno, fino alla morte del bozzettista, l’Architetto Fiori che qui ricordo.

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Bravo Salvatore! Circa gli emoticon che strizzano l'occhio non c'è problema; sei in lista d'attesa e penso che in uno dei primi due numeri del 2018 vedrai pubblicata la tua 16 fogli ma...potrai essere contento già dalla lettura del prossimo Notiziario, il 202 in stampa.
Luciano

Allora sarò proprio curioso nel leggere il 202

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