Ho conosciuto Robert Cunliffe a Granada nel 1992. In quella mondiale FIP erano esposti anche i fiscali (era ancora una classe sperimentale ma era la prima volta dopo la pubblicazione di un regolamento apposito) e Cunliffe aveva presentato una collezione farcita di centri capovolti (sfogliando il catalogo di vendita linkato da Pietro è chiaro che collezionava solo "invertiti"
). Quando uscirono i risultati diventò una belva: avendo messo più di 130 centri capovolti nella sua collezione di prime emissioni di fiscali USA si aspettava un oro grande,e magari il gran premio, ma ebbe "solo" un oro. Incrociò me e Gary Ryan al bar e prese a lamentarsi con Gary del lavoro della giuria, commentando che aveva speso una barca di dollari e si aspettava di più. Gary, con il suo aplomb inglese, me lo presentò dicendomi. "Bob ha presentato molti bellissimi e costosi pezzi ma non ha avuto molto tempo per leggere il regolamento per i fiscali e la giuria non ha potuto premiarlo come avrebbe desiderato", cosa che lo mandò ancora di più in bestia. Era un tipico rappresentante della vecchia scuola espositiva FIP pre-Dvoracek: le collezioni erano tanto più belle quanti più soldi ci erano stati spesi, non quelle dove era stata messa testa e la sua era appunto una fiera dei dollari spesi ma una collezione senza capo né coda (e ancora peggio era andata a Enrique Martin de Bustamante, collezionista spagnolo con collezioni mostruose di Spagna e paesi ex spagnoli, che si cimentò con due collezioni di fiscali, davvero ridicole, con cui prese un argento grande e un bronzo argentato: anche lui "non aveva avuto tempo di leggere il regolamento" ma non aveva avuto problemi a firmare assegni).
Scusatemi per essere andato OT.
Michele