Avviso a tutti i tematici (come gli “avvisi ai naviganti”...)
Un commerciante indiano sta offrendo su Delcampe (non so se anche su ebay) un prodotto molto ‘insidioso’ che può essere realizzato per qualsiasi tema e che, secondo me, è da considerare una mera curiosità perché assolutamente al di fuori di qualsiasi controllo delle autorità postali, anche se generato in ambito postale.
Insomma la storia è questa.
Sembra che chiunque spedisca una raccomandata possa richiedere all’impiegato postale che sulla ricevuta, che contiene gli estremi della spedizione, venga apposta una frase da lui (cliente) scelta e che non contrasti con le solite norme di decenza, di correttezza, di legalità etc.
Un esempio è la ricevuta che vi mostro e che è stata anche plastificata per essere meglio conservata…
Allegato:
india.jpg [ 191.91 KiB | Osservato 16337 volte ]
La stampigliatura assomiglia agli annulli ‘spray-on’ americani, con la differenza che quelli vengono apposti sui francobolli e che le scritte sono originate dall’Ufficio Postale su richiesta formale di ditte, associazioni, etc. un po’ come per le affrancature meccaniche.
In questo caso siamo di fronte a dei singoli che possono, ovviamente, creare migliaia di ‘pezzi unici’ e metterli sul mercato tematico. Altro che francobolli personalizzati…
Ho definito questi oggetti ‘insidiosi’ perché, alla fine, si potrebbe dire che essi sono generati da un ufficio postale, secondo una procedura prevista dalle poste indiane e quindi… potrebbero essere considerati ufficiali a tutti gli effetti.
Un po’ come gli interi postali cinesi stampati su richiesta anche di un singolo collezionista.
Ma per questi ultimi c’è oramai la tendenza a non utilizzarli per le collezioni a concorso o, al massimo, metterne uno con commento adeguato per far vedere che se ne conosce la genesi e la natura.
Per questo nuovo ‘oggetto’, francamente ritengo che l’atteggiamento debba essere lo stesso, di rifiuto ‘tematico’ se non, eventualmente, a livello di unico esemplare con le stesse motivazioni degli interi cinesi.
E poi c’è l’aggravante prezzo. Mentre gli interi cinesi “fai da te” vengono a costare massimo 2 euro al pezzo, qui il commerciante chiede ben 19 euro!!!!
Sono curioso di conoscere il parere di esperti di storia postale moderna sulla precisa individuazione di questo oggetto e sulla sua classificazione.
Luciano