Marco Occhipinti ha scritto:
Ezio B. Gorretta ha scritto:
Un piccolo commento del giurato: è certo che aggiungere ad una lettera lo studio della tariffa è un punto importante per la valutazione delle conoscenze filateliche, ma il buon senso quando giudico una collezione mi dice che se è giusto aspettarmi, e anche pretendere, che lo studio ci sia quando è un pezzo italiano, sarebbe troppo aspettarmi che ci sia per pezzi di piccoli paesi lontani, per cui non dirò mai che la mancanza della nota significhi basse conoscenze filateliche, ovvio che se c'è si tratta di un plus nelle conoscenze che è giusto riconoscere al collezionista. Così la penso io, se qualcuno ha altri commenti mi farebbe piacere leggervi.
Pienamente d'accordo con te, Ezio, come ho lasciato anche intravedere dal mio precedente messaggio. L'assenza delle note postali in merito alle tariffe secondo me non può (soprattutto per lettere di paesi così lontani a noi) portare ad una penalizzazione in Conoscenze filateliche. E' vero il contrario, invece: la loro presenza (proprio perchè sappiamo bene quanto può essere complicato e difficile andare a riscontrare le tariffe di un paese così lontano a noi) è nota di merito per il collezionista, perchè per trovarle ci avrà sicuramente sbattuto la testa.

Nella sostanza sono daccordo.
Qualche anno fa Giancarlo Morolli ha introdotto il concetto che una collezione fatta bene prende, per ogni voce di punteggio, l'80% dei punti. Nel caso delle conoscenze filateliche, quindi, 12 punti su 15 sono il livello raggiunto da una collezione che mostra varietà (come tipologia, periodo, area geografica ...) di materiale filatelico, descritto senza errori e con il livello di completezza che serve per classificarlo correttamente.
Per prendere più di 12 punti, bisogna eccellere: studi filatelici, nuove scoperte, pezzi assolutamente inconsueti, descrizioni complete delle tariffe soprattutto dei pezzi più complessi (raccomandate, assicurate, pezzi viaggiate per via aerea) possono essere tra gli elementi che consentono di raggranellare quei 3 punticini in più.
Tuttavia ... ancora troppo spesso collezioni anche di livello sono del tutto prive di queste informazioni, anche quando non sono difficili da trovare. Non solo le tariffe italiane, ma anche quelle dei principali paesi dell'Europa occidentale sono reperibili con non troppa difficoltà (ad esempio consultando un libricino della Michel che costa meno di 20 euro, Internationales Taschenbuch der Postgebühren, si possono trovare le tariffe di Germania, Francia, Svizzera, Austria ed USA).