Ciao a tutti,
fino alla fine del 2007, per partecipare ad una mostra federale di rango nazionale o superiore era obbligatorio inviare le fotocopie della propria collezione, al fine di consentire ai Giurati la visione/lettura delle collezioni in un tempo sufficientemente congruo prima dell'esposizione, ed in modo da svolgere il lavoro di valutazione con maggiore precisione.
A partire dal 2008, quest'obbligo rimane, ma finalmente oltre che le fotocopie possono essere inviati anche i cd, con la propria collezione scannerizzata e digitalizzata.
Inutile dire che per me, cultore dell'era digitale e di ciò che è Information Technology, è un grandissimo passo in avanti, e non posso che applaudire fino a spellarmi le mani.
In merito, guardando al futuro, più o meno prossimo, avrei da fare due considerazioni.
La prima considerazione è l'utilizzo dell'email: se il Giurato deve oggi essere dotato di un PC per visionare i cd-rom con le collezioni degli espositori, è quasi automatico pensare che lo stesso Giurato abbia Internet. Per cui, perchè non aggiungere anche la possibilità di inviare le proprie collezioni via email?
La seconda considerazione, sicuramente più futuristica (ma non più di tanto) e che ho già espresso qualche volta in altre sedi è l'archivio digitale. Lo scenario è il seguente.
Immaginiamo di avere un bel database su Internet, non pubblico, e che a questo database accedano, con username/password:
attore 1) un Amministratore del sistema
attore 2) la FSFI
attore 3) i Giurati
In concomitanza di una esposizione, le collezioni digitalizzate vengono inserite in questo database online (lo può fare l'attore 1 o l'attore 2). Campi possibili di inserimento possono essere:
a) titolo della collezione
b) nome e cognome del collezionista (e altri dati anagrafici, quali indirizzo postale, cap, città, provincia, telefono, fax, cellulare, email)
c) keywords (parole chiave per individuare la collezione in una ricerca; ad esempio, per mia collezione "Geologia ed Evoluzione" si potrebbero inserire: geologia, evoluzione, minerali, rocce, fossili, dighe, petrolio, miniere, strade, ponti, ferrovie, vulcani, terremoti)
d) immagini jpg della collezione
e) classe espositiva
f) esposizione a cui si sta partecipando (nome della manifestazione, data, luogo, giuria)
A mostra conclusa, si accederebbe nuovamente al database online e si aggiornerebbe la scheda anzi compilata, aggiungendo il campo:
g) valutazione della giuria (punteggio totale, livello di medaglia, scheda analitica, eventuali note della giuria)
In tal modo, si avrebbe una "schedatura" completa, aggiornata e soprattutto fruibile da qualsiasi posto in qualsiasi momento: difatti, immaginiamo che il Giurato Pippo venga chiamato a valutare una collezione su un qualsiasi argomento; il Giurato Pippo può ricordare di aver valutato già quella collezione, che forse era stata già esposta, che non l'aveva valutata lui ma qualcun'altro, e così via.. accede al database online, cerca (o direttamente con il titolo della collezione, o con il nome e cognome del collezionista, o tramite keywords) la collezione, la trova e verifica la "storia" di quella collezione.
Si potrebbe dire: ma così viene influenzato dai giudizi precedenti!
Possibile, ma non veritiero, perchè in tal modo il Giurato Pippo può verificare se il collezionista ha nel frattempo apportato delle modifiche alla collezione, se l'ha migliorata o se non l'ha migliorata.. insomma, avrebbe un quadro chiaro della situazione che gli consentirebbe di formulare un giudizio ancora più preciso.
Aggiungo: in un quadro futuribile, il collezionista, nel momento in cui invia la propria domanda di partecipazione o quando invia le fotocopie/cd/email con la collezione, potrebbe rilasciare una liberatoria, con un semplice segno di spunta, che acconsente alla pubblicazione della propria collezione su Internet (chiaramente, dopo la manifestazione a cui partecipa). In tal modo, si creerebbe (sul sito della FSFI) una sezione, automaticamente aggiornata (non si dovrebbero reinserire tutti i campi e le immagini della collezione, ci stanno già sul database!), con tutte le collezioni (eventualmente suddivise per classe espositiva o da cercare con un motore di ricerca) i cui collezionisti hanno acconsentito alla pubblicazione.
Naturalmente, i dati da pubblicare sul sito pubblico sarebbero soltanto a), b), d) ed e).
Che ne pensate?
Marco
