Il Forum del CIFT - Centro Italiano di Filatelia Tematica
https://www.cift.it:80/forum/

La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015
https://www.cift.it:80/forum/viewtopic.php?f=31&t=2833
Pagina 1 di 1

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 18/09/2015 0:04 ]
Oggetto del messaggio:  La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015

Ecco la presentazione.
C'è anche stato un ricco dibattito, ma gli amici che c'erano magari potranno riprendere anche qui le loro argomentazioni.

Allegati:
La rarità nelle collezioni di filatelia tematica.pdf [5.75 MiB]
Scaricato 293 volte

Autore:  debene [ 18/09/2015 7:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: VASTOPHIL 2015

Grazie Paolo,
un peccato esser dovuto andar via prima.

un abbraccio

sergio

Autore:  Salvatore [ 18/09/2015 22:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: VASTOPHIL 2015

Grazie Paolo,
dato che non l' ho vista di persona è stata utilissima la tua pubblicazione

:ciao: :ciao:

Autore:  Marco Occhipinti [ 19/09/2015 8:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015

Ovviamente molto interessante la presentazione di Paolo.
Alcune considerazioni.

E' vero che l'utilizzo della legenda con le stelline riduce il testo scritto. Tuttavia trovo questa soluzione molto fuorviante.
Anzitutto perché è come se il collezionista si sostituisse alla giuria, indicando esattamente quanto vale A e quanto vale B; tanto varrebbe, allora, che il collezionista desse direttamente lui il punteggio sulla rarità, e mentre c'è anche sull'intera collezione, e facciamo prima.
E in secondo luogo perché se le descrizioni dei pezzi sono atte a descrivere (appunto!) un pezzo, la legenda con le stelline priva tutti, a partire dal giurato, della possibilità di comprendere il motivo per cui un pezzo dovrebbe essere considerato raro o meno. Se mi metti quattro stelline sul pezzo dell'ufficio di Kea, cosa ne so io che ne sono noti solo due? Lo sai tu, collezionista, che in ragione di ciò gli appioppi quattro stelline, ma io, misero giurato ignorante, cosa ne so?

Ho trovato molto interessante la dizione "in mani private". Sembra banale, ma tale non è affatto!

Infine, punto 5 dell'ultima slide. Come non essere d'accordo con quanto c'è scritto. Tornando tuttavia ai motivi per cui vale la pena evidenziare certi pezzi in collezione (ovvero, tra gli altri, anche per favorire il giurato nella comprensione dei pezzi), anche la ricerca che il collezionista ha effettuato dovrebbe essere posta in debita evidenza. Altrimenti, bene che tu collezionista mi evidenzi che sono noti solo due pezzi dell'ufficio di Kea, ma tu collezionista come lo sai? Come sei arrivato a questa conclusione? Perché hai consultato la letteratura sull'argomento e i collezionisti che collezionano questo argomento? E quali sono? Me li dici?
Su questo punto vorrei sapere cosa ne pensate, perché se riterreste utile che il collezionista fornisse anche queste indicazioni, ci si dovrebbe mettere d'accordo sul DOVE il collezionista dovrebbe farlo. Nella prima pagina della collezione? Nella scheda di presentazione (ma attenzione, alle Internazionali mica va presentata)? In una ipotetica pagina (da introdurre nei regolamenti, evidentemente) da inserire alla fine della collezione, come si fa in tutti i libri quando alla fine si riporta la bibliografia? Una collezione è assimilabile a un libro?

Ciao! Marco

Autore:  michele [ 20/09/2015 17:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015

Bellissima presentazione Paolo!
E penso non sia un caso che quello che mi sembra un eccellente approccio al problema venga da un collezionista di grandissimo livello quale Damian Laege.
Il sistema delle stellette lo trovo obbrobrioso.
Mi sembra poi importante che passi il messaggio che le indicazioni di rarità si usino quando davvero si tratta di rarità e non semplicemente di cose difficili da trovare o, peggio, piuttosto costose.
Michele

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 20/09/2015 23:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015

Marco Occhipinti ha scritto:

Infine, punto 5 dell'ultima slide. Come non essere d'accordo con quanto c'è scritto. Tornando tuttavia ai motivi per cui vale la pena evidenziare certi pezzi in collezione (ovvero, tra gli altri, anche per favorire il giurato nella comprensione dei pezzi), anche la ricerca che il collezionista ha effettuato dovrebbe essere posta in debita evidenza. Altrimenti, bene che tu collezionista mi evidenzi che sono noti solo due pezzi dell'ufficio di Kea, ma tu collezionista come lo sai? Come sei arrivato a questa conclusione? Perché hai consultato la letteratura sull'argomento e i collezionisti che collezionano questo argomento? E quali sono? Me li dici?
Su questo punto vorrei sapere cosa ne pensate, perché se riterreste utile che il collezionista fornisse anche queste indicazioni, ci si dovrebbe mettere d'accordo sul DOVE il collezionista dovrebbe farlo. Nella prima pagina della collezione? Nella scheda di presentazione (ma attenzione, alle Internazionali mica va presentata)? In una ipotetica pagina (da introdurre nei regolamenti, evidentemente) da inserire alla fine della collezione, come si fa in tutti i libri quando alla fine si riporta la bibliografia? Una collezione è assimilabile a un libro?



Nella prima pagina si possono citare gli elementi più rilevanti (es. i testi più rilevanti consultati).
Per entrare in maggior dettaglio, a livello di singolo pezzo, soprattutto quanto sono un po' eterogenei e quindi non basta citare un paio di volumi per circostanziare la fonte della stima di rarità, per me preferibile la "sinossi" che molti collezionisti mandano insieme alla pagina del piano anche nelle internazionali (di fatto simile alla nostra scheda di prenotazione)

Concordo con Michele e Marco che le stelline o asterischi da soli non sono la soluzione preferibile.

Autore:  Marco Occhipinti [ 21/09/2015 8:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: La rarità nelle collezioni.., Vastophil 2015

Paolo Guglielminetti ha scritto:
...soprattutto quanto sono un po' eterogenei e quindi non basta citare un paio di volumi per circostanziare la fonte della stima di rarità...
Anche perché nella quasi totalità dei casi le collezioni tematiche rientrano in questa "tipologia".
In una collezione di storia postale su uno specifico argomento (come sono il 99.99% delle collezioni di storia postale) non è complicato riportare i 3-4 testi fondamentali a cui si è fatto riferimento nella pagina del piano.
Ma in una collezione tematica, i cui aspetti storico-postali legati ai pezzi in cui evidenziare la rarità possono essere i più disparati, molto probabilmente i riferimenti bibliografici non potranno entrare nella prima pagina... Posso immaginare, idealmente, che se su una collezione di 120 fogli ci sono una ventina di pezzi che meritano un approfondimento per far comprendere la loro rarità, ci saranno almeno 20 testi (e, più verosimilmente, anche qualcuno in più) da riportare.
Ergo.. o la scheda sinottica cui si faceva riferimento.. o direttamente in didascalia?
Ciao, Marco

Pagina 1 di 1 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
http://www.phpbb.com/