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 Oggetto del messaggio: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 10:31 
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E questa si che è una novità..
Riporto dal sito della Federazione, che ne fa una perfetta sintesi:
Cita:
Il delegato italiano internazionale per la storia postale, Mario Mentaschi, comunica quanto segue. I nuovi regolamenti per la valutazione delle partecipazioni di storia postale alle esibizioni filateliche internazionali patrocinate dalla FIP sono state approvate al 70° congresso di Bucarest. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 1° gennaio 2009. Quali sono i cambiamenti più significativi?

1. Introduzione di una nuova sottoclasse: “partecipazioni storiche, sociali o di studi speciali”. Questa nuova sottoclasse si colloca a fianco delle precedenti sottoclassi: “storia postale” vera e propria (tariffe ed instradamenti) e “marcofilia”. Questa nuova sottoclasse potrà contenere non solo documenti postali, ma materiale illustrativo relativo allo sviluppo ed all’effetto del servizio postale nei rapporti sociali. Esempi di partecipazioni riferibili a questa sottoclasse possono essere: il servizio telegrafico; le valentine; effetti del sistema postale sul commercio o sull’industria.
2. Le partecipazioni vengono classificate e giudicate in tre categorie temporali: sino al 1875 (prima dell’UPU); dal 1875 al 1945; dopo il 1945.
3. Anche nelle partecipazioni di storia postale vera e propria è permesso presentare materiale illustrativo attinente al tema sviluppato; questo materiale dev'essere originale e non deve sopraffare il materiale filatelico.

Dal sottostante link è possibile visionare il nuovo SREV:
http://www.fsfi.it/federazione/SREV_Sto ... e_2009.pdf

Commenti.
Vedendo lo SREV, salta subito agli occhi l'importante novità che il materiale presentato in questa sottoclasse avrà un suo parametro di valutazione specifico di 5 punti, punti che vengono "tolti" dall'Importanza filatelica, che scende così da 10 a 5.
Non mi sembra cosa da poco.

Il secondo commento a caldo, vedendo il materiale ammesso in questa sottoclasse, è che mi sembra si sia cercato di "opennizzare" una collezione di Storia Postale.. se prima potevano essere inseriti documenti non postali in misura molto ridotta, adesso l'importante è che non vadano a "sopraffare" il materiale filatelico-postale. E "sopraffare" vuol dire tutto o niente, nel senso che si potrà inserire anche il 49% di materiale non filatelico-postale, tanto non "sopraffà" il materiale filatelico-postale, no? Fermo restando, ovviamente, che sia presentato "in modo bilanciato ed appropriato".

Ma la cosa, forse, più importante è che questo SREV entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2009, e si applicherà "a tutte le esposizioni alle quali la FIP abbia concesso il patrocinio, o che si svolgano sotto gli auspici o con il supporto della FIP", e quindi anche a Italia 2009!

Altri commenti?
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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 13:05 
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Meno male che sono un tematico.
Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 15:08 
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Aspetta che alla FIP rivedano anche lo SREV tematico e poi ne riparliamo :D :D :D

A proposito, non potremmo aprire un tavolo di dibattito critico ma costruttivo sull'attuale SREV tematico, evidenziando quali aspetti potrebbero essere migliorati e in quale forma?

:ciao: :ciao: :ciao:

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 16:25 
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Luciano Calenda ha scritto:
Meno male che sono un tematico.
Luciano


Il nuovo regolamento apre nuove possibilità alla storia postale con la sottoclasse "partecipazioni storiche, sociali o di studi speciali" che permette anche di inserire materiale prima visto con non poca diffidenza.
In questo caso, forse è meglio essere storici postali, perché il regolamento non chiude ma apre, mentre per noi tematici i limiti rimangono più stretti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 16:47 
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Da questi vostri interventi devo dedurre che sarebbe auspicabile un nuovo regolamento espositivo anche per la classe tematica.
Il potenziale inserimento di materiale oggigiorno "offlimits" , eventualmente fosse come per la Storia Postale , sarebbe un bene per la tematica :?:
Potrebbe spingere più collezionisti a esporre in tematica :?:
Per i "tradizionalisti" tematici sarebbe un impoverimento ma.....
:ciao: Attilio
Scusate se ho detto solo delle "fantasticherie"


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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 16:56 
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Cita:
In questo caso, forse è meglio essere storici postali, perché il regolamento non chiude ma apre, mentre per noi tematici i limiti rimangono più stretti.


Dipende sempre da come si guarda la cosa, rimanere in ristrettezza potrebbe essere piu' stimolante.
:ciao:


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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 19:14 
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In effetti anche nel mondo tematico c'è un dibattito riguardante la discussione sulla possibilità o meno di inserire tipi di materiale ora non ammessi, per esempio gli interi sosvrastampati da privati, solo però limitatamente al materiale antico e di origine non filatelica (è stata una discussione all'ultimo seminario per giurati tematici quest'anno a Essen).
Ogni discussione è positiva e utile, io però se penso alla grande varietà di materiale ammesso nelle collezioni tematiche, non sono molto desideroso di ampliarla ancora, o se si, meglio farlo con molta calma e ponderazione, evitando di lanciare nuovi tipi di materiale con il rischio di fare spendere soldi ai collezionisti, che si troverebbero a cercare pezzi ritenuti pregiati ed interessanti che fino a ieri nessuno voleva....

:ciao:


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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 19:40 
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I rischi che evidenzia Ezio ci sono tutti.

Io non credo che in tematica vada generalizzata un'apertura a qualunque pezzo di carta viaggiato per posta o meno, in quanto

a) il discorso in "storia postale" è ben diverso: se devo documentare la storia della posta in una località, una cartolina dell'ufficio postale o una mappa delle linee ferroviarie sono utili e sostituibili solo da un (magari lungo) testo, mentre in tematica nel 98-99% dei casi esiste un pezzo postale a tutti gli effetti che può documentare quel passaggio.

b) in tematica siamo già aperti a molte cose "border line", tipo rosse recenti, prove di rosse, perfin, bozzetti degli artisti, ecc.. che sono passate per posta o legate alla posta ma non hanno sempre avuto il via libera dell'amministrazione delle poste sull'illustrazione.

c) i tematici sono di solito meno attenti nella ricerca filatelica (una volta tappato il "buco" dal punto di vista tematico, non cercano un sostituto con pezzi migliori), se gli diamo la possibilità di inserire cartoline, cachet privati ecc. lo saranno ancor meno.

Ciò detto, penso che andrebbe forse definita nel regolamenti la possibilità di pochissime limitate eccezioni (definita in termini di quantità, cioè quanti pezzi extra-regolamento si possono inserire, e qualità, cioè quali pezzi e quando questo può essere fatto). Credo di avere già fatto in passato l'esempio di una mia tematica sulla storia delle FS, dove la nascita è documentata da una busta viaggiata inviata pochi mesi dopo la nascita delle FS con intestazione di una delle società private che vennero incorporate nella nuova azienda, a cui è stato sovrapposto un lineare in blu "FERROVIE DELLO STATO" ovviamente non postale.
Sfido a trovare un pezzo più rappresentativo di quel particolare momento della storia dell'azienda.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 21:01 
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Iscritto il: 06/01/2008 8:23
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Località: MONZA e BRIANZA
Io non sono nettamente contrario alla possibilità d'inserimento nelle collezioni tematiche di nuovo materiale precedentemente non ammesso anche se, logicamente sono il primo a sostenere che tali aperture debbano essere attentamente valutate e filtrate :

Dovendo cambiare l'aria ad un locale in pieno inverno aprirei la finestra un pochino in modo che l'aria si rinnovi senza eccessivi sbalzi di temperatura;
non spalencherei la finestra completamente (rischierei di beccarmi qualche raffreddore) ma neanche la lascerei chiusa (col tempo si formerebbe aria viziata)...


L'esempio forse non è perfetto ma rende l'idea della mia modesta opinione :D .

:ciao: :ciao: :ciao: Pietro

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 28/10/2008 22:39 
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Località: Alghero-Sassari
:ciao: :ciao:

A giudicare dalle tematiche che ho visto (e molte volte filmato) nelle varie esposizioni, nonché di quelle che sono esposte sul forum, mi sembra che con l'attuale regolamento la varietà di materiale sia più che sufficiente.

Bisogna poi ricordarsi che, come ho sentito a Milanofil quest'anno, la filatelia tematica ha già riformato i suoi regolamenti (e ve lo posso assicurare dato che espongo da vari anni), mentre le altre classi non l'avevano fatto. Perciò ora tocca a loro ........

:ciao: :ciao:

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 29/10/2008 0:15 
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Località: Roma
In merito allo SREV di Filatelia Tematica, penso che il materiale indicato, "border-line" compreso, sia ampiamente sufficiente per realizzare collezioni anche di altissimo livello.
Allo stesso modo, penso però che abbia ragione da vendere Paolo quando dice:
Paolo Guglielminetti ha scritto:
...penso che andrebbe forse definita nel regolamenti la possibilità di pochissime limitate eccezioni (definita in termini di quantità, cioè quanti pezzi extra-regolamento si possono inserire, e qualità, cioè quali pezzi e quando questo può essere fatto)...

Una chiara definizione qualitativa e quantitativa dei pezzi extra potrebbe avere, però, un rovescio della medaglia negativo: lasciare il collezionista nel dubbio che quel pezzo possa portare a delle penalità, magari fa desistere il collezionista stesso ad inserirlo: regolamentarlo, fa nascere nel collezionista il diritto di utilizzare, fino al limite consentito, quel tot numero di pezzi, con il rischio di vedere la maggior parte delle collezioni con 2 requipages, 2 buste intestate, etc... (è un esempio).

Alla fine della fiera, penso che lo SREV tematico vada bene così com'è: la qualità delle collezioni esposte è nettamente migliorata rispetto a quelle di 20 anni fa, non c'è dubbio.

:ciao: :ciao: :ciao:

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 29/10/2008 16:54 
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Da espositore, nonché aspirante giurato, di storia postale non posso esimermi dal commentare. :roll:
Al primo impatto devo dire che, a livello "filosofico", la modifica mi trova d'accordo fino ad un certo punto. Voglio dire che per me una collezione filatelica deve essere composta di materiale postale, altrimenti può essere sicuramente una cosa bellissima ed altrettanto - se non più - interessante di una collezione filatelica ...ma dovremmo chiamarla con un altro nome.
La possibilità di inserire, in maniera limitata, materiale extra-filatelico c'era anche nel precedente regolamento. Così come c'era una "classe aperta". Forse andava meglio strutturata quest'ultima piuttosto che andare a modificare le altre classi.
Solo il mio parere, ovviamente, che non escludo affatto di cambiare quando comincerò a vedere le prime collezioni strutturate con i nuovi criteri ;)

Ho provato a buttare giù qualche "pensiero in libertà" su aspetti specifici del regolamento. I tematici mi scuseranno perché non credo che sia molto interessante per loro (eventualmente, saltate pure a pié pari quello che segue :D ), ma visto che questo forum è frequentato anche da qualche storico-postale e da qualche "pezzo grosso" della Federazione mi permetto ugualmente di scrivere qui. Magari Paolo (o chi per lui) potrebbe trarne qualche spunto per un prossimo Seminario per Giurati e Collezionisti.
Non mi aspetto una risposta specifica alle domande che faccio (alcune sono volutamente un po' provocatorie), voglio solo condividere con voi i miei ragionamenti.

Cominciamo...


Regolamento

Art. 2
La sottoclasse a cui appartiene la collezione deve essere “dichiarata” preventivamente dall’espositore? Anche con il regolamento attuale venivano fatte distinzioni tra “storia postale” e “marcofilia”, ma non era necessario dichiarare a priori a quale delle due categorie appartenesse la collezione. Ora però la suddivisione in sottoclassi mi sembra molto meno “fra le righe”, visto che per ognuna c’è uno specifico comma con lettera A, B, C e per la C addirittura un criterio diverso di valutazione. Il confine tra una collezione “2A” contenente materiale non postale (mappe, decreti, ecc. che ora è possibile inserire anche se non “strettamente necessario”, rif. par. 3.1) ed una collezione “2C” può essere molto sottile, ma diventa fondamentale in fase di valutazione dello “svolgimento ed importanza”.

Inoltre si presenterà il “problema” di adeguare il regolamento della FSFI che attualmente prevede una diversa suddivisione dei periodi storici. La questione investe, di riflesso, anche la classe di filatelia tradizionale che nel regolamento nazionale ha le stesse suddivisioni per periodi storici della storia postale. E l’Albo Giurati.

Art. 3.2
Cita:
“Gli studi storici, sociali o speciali (sottoclasse 2C) dovrebbero comprendere materiale sviluppato dall’attività commerciale e dalla società da utilizzarsi nel sistema postale”.

“Da utilizzarsi”??? Non “utilizzato”??? Cioè, per assurdo (o forse non è così assurdo?), sarebbe possibile costruire una partecipazione di Storia Postale anche con tutto materiale non viaggiato, ma semplicemente destinato a farlo??? Anche francobolli nuovi? E una collezione di chiudilettera “erinnofili” nuovi?

Cosa si intende per “materiale non filatelico” e “materiale non storico postale”? (quest’ultima accezione è utilizzata nel successivo articolo 4… da capire – almeno per me – perché non si è usato semplicemente il termine “materiale non postale”, lasciando stare lo “storico”). Nello specifico, prendendo ad esempio una collezione riguardante “buste illustrate di aziende usate nel sistema postale”, se quello che voglio mettere in evidenza è l’illustrazione della busta, di carattere strettamente privato, il pezzo è da considerarsi nella categoria “non filatelico/non storico postale”, sulla falsariga del ragionamento che si farebbe in una Tematica, oppure è “filatelico/storico postale”? In entrambi i casi il suo inserimento sarebbe legittimo, ma visto che la prima categoria di oggetti non deve sopraffare (termine mooolto vago…) la seconda, la distinzione è importante.
Altra curiosità mia: perché i servizi Telegrafici rientrano in questa classe e non nella 2A? E il servizio Pacchi e i servizi a Denaro come sono da considerarsi? Io li avrei considerati 2A, ma a questo punto forse sbaglio…

Art. 5.2
Cita:
“Tutte le partecipazioni saranno valutate attribuendo il punteggio secondo i criteri sopra indicati che verranno indicati in fogli opportunamente predisposti ed approvati.”

È solo una piccola notazione tecnica, dovuta probabilmente ad una mia deformazione professionale, ma… approvati da chi? Dalla FIP? Dalla Federazione nazionale? Dal Presidente della Giuria? Dal Commissario federale? Da Pinco Pallino? E se il modulo non ha la necessaria approvazione che succede?


Norme generali per la valutazione

Art. 4.2
Cita:
“Il piano deve essere utilizzato come segue: …”

Altra mia deformazione professionale… “deve” o “dovrebbe”? Se l’espositore non indica i dettagli delle fonti (ad esempio) viene penalizzato?
Comunque il testo inglese recita “The Title Page should be used as follows: …”, quindi direi che si tratta solo di una traduzione imprecisa.

Art. 5.1.5
Secondo me c’è una piccola (?) incongruenza con quanto esposto nell’articolo 3.2 del Regolamento, dove si dice che materiale non postale può tranquillamente essere esposto (se rispetto alla versione precedente è stato tolto il periodo “purché ciò risulti strettamente necessario” ci sarà un motivo…), mentre poi qui si dice che tale materiale non sarà valutato dalla Giuria.

Art. 5.4.2
Cita:
“Tutto il materiale, sia quello non di storia postale sia non filatelico dovrebbe essere, quando possibile, originale.”

Dovrebbe? Quando possibile? Cosa significa? Che se non ho gli originali posso anche mettere le fotocopie di mappe, decreti, ecc. e mi vengono valutate come il resto del materiale (magari perdendo qualcosa sulla rarità)? Il problema, naturalmente, si pone solo per la sottoclasse 2C, perché nella 2A tale materiale, anche se presente, non dovrebbe essere valutato (vedi punto precedente) e quindi, originale o no, non cambia nulla.



Scusate per la prolissità :roll: ...e il delirio :shock: :lol:

:ciao:


Ultima modifica di enrico carsetti il 29/10/2008 21:17, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nuovo SREV di Storia Postale
MessaggioInviato: 29/10/2008 18:22 
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enrico carsetti ha scritto:
Art. 2
La sottoclasse a cui appartiene la collezione deve essere “dichiarata” preventivamente dall’espositore? Anche con il regolamento attuale venivano fatte distinzioni tra “storia postale” e “marcofilia”, ma non era necessario dichiarare a priori a quale delle due categorie appartenesse la collezione. Ora però la suddivisione in sottoclassi mi sembra molto meno “fra le righe”, visto che per ognuna c’è uno specifico comma con lettera A, B, C e per la C addirittura un criterio diverso di valutazione. Il confine tra una collezione “2A” contenente materiale non postale (mappe, decreti, ecc. che ora è possibile inserire anche se non “strettamente necessario”, rif. par. 3.1) ed una collezione “2C” può essere molto sottile, ma diventa fondamentale in fase di valutazione dello “svolgimento ed importanza”.:


Il punto che è stato affrontato è quello di esplicitare la possibilità di valutare senza problemi in storia postale collezioni come quella sulla Mail Art di Vittorio Coscia, o quella sui telegrafi di Astolfi, che in passato veniva penalizzate o messe in "tradizionale" (dove va a finire ciò che non si sa dove mettere). L'unica differenza nei punteggi è nella composizione della voce "importanza".

enrico carsetti ha scritto:
Inoltre si presenterà il “problema” di adeguare il regolamento della FSFI che attualmente prevede una diversa suddivisione dei periodi storici. La questione investe, di riflesso, anche la classe di filatelia tradizionale che nel regolamento nazionale ha le stesse suddivisioni per periodi storici della storia postale. E l’Albo Giurati.

Si tratta solo di una scansione temporale, e la differenza sta solo nell'anno di confine tra la classe più antica e la successiva (1900 noi, 1875 loro). L'orientamento prevalente è (almeno per ora) di lasciare i periodi storici a livello di EQ ed EN come sono adesso, in quanto più pertinenti per l'Italia, non abbiamo l'obbligo di recepire in tutto i regolamenti FIP.

enrico carsetti ha scritto:
Art. 3.2
Cita:
“Gli studi storici, sociali o speciali (sottoclasse 2C) dovrebbero comprendere materiale sviluppato dall’attività commerciale e dalla società da utilizzarsi nel sistema postale”.

“Da utilizzarsi”??? Non “utilizzato”??? Cioè, per assurdo (o forse non è così assurdo?), sarebbe possibile costruire una partecipazione di Storia Postale anche con tutto materiale non viaggiato, ma semplicemente destinato a farlo??? Anche francobolli nuovi? E una collezione di chiudilettera “erinnofili” nuovi?

Il riferimento è a mio avviso a cose come la modulistica postale anche se nuova. E Filanci ha scritto tante volte di come anche un francobollo nuovo sia storia postale.

enrico carsetti ha scritto:
Cosa si intende per “materiale non filatelico” e “materiale non storico postale”? (quest’ultima accezione è utilizzata nel successivo articolo 4… da capire – almeno per me – perché non si è usato semplicemente il termine “materiale non postale”, lasciando stare lo “storico”). Nello specifico, prendendo ad esempio una collezione riguardante “buste illustrate di aziende usate nel sistema postale”, se quello che voglio mettere in evidenza è l’illustrazione della busta, di carattere strettamente privato, il pezzo è da considerarsi nella categoria “non filatelico/non storico postale”, sulla falsariga del ragionamento che si farebbe in una Tematica, oppure è “filatelico/storico postale”? In entrambi i casi il suo inserimento sarebbe legittimo, ma visto che la prima categoria di oggetti non deve sopraffare (termine mooolto vago…) la seconda, la distinzione è importante.
Altra curiosità mia: perché i servizi Telegrafici rientrano in questa classe e non nella 2A? E il servizio Pacchi e i servizi a Denaro come sono da considerarsi? Io li avrei considerati 2A, ma a questo punto forse sbaglio…

I servizi telegrafici sono solo citati a titolo di esempio in un elenco non esaustivo di cosa rientra nella 2C.

Su tutto il resto non mi dilungo avremo tempo e modo di approfondire in appositi seminari.
Però consiglierei un po' più di distacco, in quanto
a) le norme sono rivolte ad aprire a nuovi settori, non a "mazzulare" chi ha già la sua collezione costruita in modo appropriato secondo i criteri già adottati da tempo della classe storia postale.
b) queste revisioni nascono da lavori pluriennali di giurati e collezionisti di tutto il mondo. Il risultato non è mai perfetto, ma non è neanche improvvisato.

:ciao: :ciao: :ciao:

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Paolo Guglielminetti ha scritto:
Però consiglierei un po' più di distacco, in quanto
a) le norme sono rivolte ad aprire a nuovi settori, non a "mazzulare" chi ha già la sua collezione costruita in modo appropriato secondo i criteri già adottati da tempo della classe storia postale.
b) queste revisioni nascono da lavori pluriennali di giurati e collezionisti di tutto il mondo. Il risultato non è mai perfetto, ma non è neanche improvvisato.

Ciao Paolo,
grazie per la risposta :)
Non mi sono affatto sentito "mazzulato" leggendo le nuove norme :lol: (del resto, in pratica, le vecchie norme sono rimaste intatte, solo che sono state integrate da nuove) né volevo mettere in discussione l'operato degli esperti che hanno lavorato alla nuova stesura. E' che sono abituato - siccome per lavoro mi capita spesso di scrivere e/o valutare procedure - a "fare le pulci" ad ogni frase che viene scritta per prevenire problemi successivi dovuti a possibili "male interpretazioni" e ad eventuali "zone d'ombra".
Comunque mi scuso se il mio messaggio può essere sembrato una accesa critica nei confronti del nuovo regolamento, non voleva assolutamente esserlo (né una critica, né tantomeno accesa), ma voleva solo fornire degli spunti di discussione costruttiva.
Comunque hai ragione, visto che per iscritto è lungo e a volte difficile riuscire a spiegarsi (e probabilmente non è neanche questo il luogo adatto), ne parliamo meglio ai prossimi Seminari :)

:ciao:


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Certo, anche perché dovremo comunque decidere in modo armonico come trasferire il nuovo regolamento nella pratica di giudizio a livello italiano.

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