Con il nuovo
SREV di Storia Postale del 2009 è stato introdotta la sottoclasse 2C, ovvero
Partecipazioni relative a studi storici, sociali o studi speciali...
Cita:
che esaminano la storia postale nella sua accezione più allargata e che studiano gli effetti del sistema postale sul commercio e sulla società.
Gli studi storici, sociali o speciali (sottoclasse 2C) comprenderanno materiale sviluppato dalle attività commerciali e dalla società per l'utilizzo nel sistema postale e
possono comprendere materiale non filatelico se pertinente con lo sviluppo del tema prescelto. Il materiale non filatelico deve essere presente in modo bilanciato ed appropriato, in modo da non soverchiare il materiale filatelico.
Esempi di studi storici, sociali e speciali sono:
1. I servizi telegrafici
2. I biglietti di auguri (comprese le valentine)
3. Buste illustrate di aziende usate nel sistema postale
4. Studi dell’effetto del sistema postale sul commercio, sulla società e sull’industria
5. Studi storici, locali e/o regionali
6. Studi relativi ad eventi storici e località con rilevanza storica.
Girellando su Internet, vedo che il concetto di
Filatelia sociale è leggermente più allargato, e prevede, soprattutto, un mix di componenti storico-postali e tematici. Su una rivista telematica a cui sono abbonato, Rainbow Magazine, leggo:
Cita:
...a social philately exhibit is combination of postal history and thematic exhibit allowing usage of certain non postal/non philatelic items too, the exhibit suitable for this class of philately has to be some which tells the social history of some place or some event.
e ancora
Cita:
The basic preparation requires exhaustive thematic study and research, availability of wide range of material directly related to the operations and products of the postal system either as post office equipment or as material developed by commerce to use or reflect postal services and products...
Quindi, concettualmente, il nostro SREV di Storia Postale è abbastanza allineato a quanto descritto sulla rivista, con l'unica differenza che all'estero si prevede un'impostazione tematica.
E, soprattutto, si parla di una classe a sè stante, e non di una sottoclasse di Storia Postale.
Tra il materiale ammesso troviamo poster, cartoline, documenti, medaglie, mappe, biglietti, manoscritti, etc...: basta che entri nella vetrina espositiva e, soprattutto, che sia attinente al passaggio sociale trattato. Ad esempio, se parlo dei campi di prigionia, ben si presta una cartolina che mostra il campo di cui sto parlando, associandola così ad un pezzo più filatelico quale può essere un classico POW di quel campo. Se parlo di Garibaldi, ben si presta una lettera scritta da uno dei mille ad un suo familiare. Sfruttando l'informazione tematica del pezzo anche se esso non è un pezzo postale, filatelico.
Qual'è, allora, il limite tra la Open Class e la Social Philately?
Vista così, non trovo chissà quali differenze.. o sbaglio?
Percepisco che c'è un'evoluzione nel modo di collezionare e di esporre, e forse questa nuova classe potrà avere un grosso bacino d'utenza. Penso, ad esempio e senza andare troppo lontano, a come potrei rimodulare la mia Funicolare Vesuviana sotto quest'ottica. Però mi chiedo anche dove andrà a finire una classe, la Open Class, che non è mai decollata e che, forse, a questo punto, toccherà anche pensionare.
Che ne pensate?
