"Di cosa soffre profondamente l'uomo? Di non poter né sfogare né sublimizzare i propri istinti"
Il 25 agosto del 1957 moriva il triestino Umberto Saba, considerato uno dei più grandi poeti del Novecento. La poesia di Saba è fortemente influenzata dal proprio percorso psicoanalitico e diventa un mezzo per far chiarezza sui propri traumi interiori, sulle origini delle nevrosi e sull’inquietudine che caratterizzano l'animo umano. Nel 1983, in occasione del centenario della nascita del poeta, Poste Italiane ha emesso un francobollo che lo ritrae di profilo, seduto su una poltrona con un libro in mano, davanti ad una finestra aperta che si affaccia su Trieste.
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