11 febbraio 1929: la firma dei Patti Lateranensi
Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini per conto del Regno d'Italia firmano in questa data, presso il Palazzo di San Giovanni in Laterano, gli accordi di mutuo riconoscimento conosciuti come "Patti Lateranensi" che decretano la fine dell'annosa "Questione Romana", ovvero il conflitto nato tra Stato e Chiesa sulla supremazia e il governo della città di Roma. I Patti Lateranensi constano di 3 documenti: il "Trattato" con il quale si riconosce alla Chiesa l'indipendenza assoluta e si afferma come unica religione di Stato quella cattolica; la "Convenzione Finanziaria" la quale stabiliva per l'Italia il versamento di 750 milioni di lire in contanti e di 1 miliardo di titoli di stato al 5% come risarcimento alla Santa Sede per averle inflitto dei danni con l' occupazione di Roma nel 1870; il "Concordato" che obbligava i vescovi alla fedeltà nei confronti dello Stato italiano e concedeva alla Chiesa tutta una serie di privilegi come l'obbligatorieta' dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche elementari e medie e gli effetti civili dei matrimoni religiosi. Nella foto il francobollo emesso nel 1954 in Italia, che riproduce gli edifici Lateranensi a Roma, per commemorare i 25 anni dei Patti Lateranensi. Oggi, invece, siamo esattamente al novantesimo anno dalla loro firma.
| Allegati: |
|
20190211_085300.jpg [ 415.38 KiB | Osservato 2116 volte ] |
