2 giugno 1946: Il referendum che porterà all'istituzione della Repubblica Italiana.
Dopo il secondo conflitto mondiale l'Italia era una nazione distrutta, fallita, dipendente dagli aiuti degli alleati, militarmente occupata. Il 2 giugno del 1946, tra le macerie dei bombardamenti, mentre il Paese si incamminava lentamente verso la sua ricostruzione materiale e istituzionale, gli italiani -donne comprese- furono chiamati al voto: Monarchia o Repubblica?
Questo grande privilegio fu negato ai prigionieri di guerra sparsi per il mondo e, per ragioni facilmente intuibili, alle province di Bolzano, Pola, Fiume, Zara e Trieste. I risultati ufficiali del referendum furono resi noti il 18 giugno e fu quel giorno che avvenne la proclamazione ufficiale della Repubblica, che ebbe circa 2 milioni di voti in più rispetto alla Monarchia.
Oggi vi mostro la serie "Avvento della Repubblica: Repubbliche medioevali" emessa con decreto n° 376 del 7 ottobre '46 e disegnata dal grande Corrado Mezzana sulla scorta di antiche stampe che consta di 8 francobolli con dentellatura 14 ¼ B, stampati in Rotocalco dall' I.P.S. Officina Carte Valori in fogli da 50 e con validità fino al 31/12/1947. La serie è così composta:
• 1 £ seppia: Repubblica di Amalfi (Duomo) • 2 £ azzurro: Repubblica di Lucca (San Michele) • 3 £ verde: Repubblica di Siena (La Pace- dal dipinto di Ambrogio Lorenzetti) • 4 £ arancio: Repubblica di Firenze (Palazzo della Signoria) • 5 £ violetto: Repubblica di Pisa (Palazzo dei Miracoli) • 10 £ carminio: Repubblica di Genova (da un dipinto di Nicolò Barabino) • 15 £ oltremare: Repubblica di Venezia (da un dipinto di Paolo Veronese) • 20 £ bruno rosso: Il giuramento di Pontida (dal dipinto di Amos Cassioli)
Vi lascio con delle celebri parole di Sandro Pertini:
"Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l'hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza. Contro questa violenza nessun cedimento. Dobbiamo difendere la Repubblica con fermezza, costi quel che costi alla nostra persona".
Allegati: |

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