Messaggi come quello di Luciano mi confondono, e comunque ringrazio tutti per le attestazioni di stima. Vorrei sottolineare anche io due aspetti:
1) il primo aspetto è per lo più personale, e quasi egoistico. Ieri, ponendomi come fruitore della performance e non come organizzatore, più di una volta mi è venuta la pelle d'oca a sentir riecheggiare i versi del Sommo Poeta tra volumi e tomi vecchi centinaia e centinaia di anni, in una sala che trasudava scienza, cultura, arti... sapere: un'emozione, ragazzi, senza pari...
2) il secondo aspetto è che in mezzo a un pubblico di circa 80/100 persone (la sala contiene esattamente 100 sedie, e c'era qualche posto vuoto giusto in fondo alla sala), i filatelisti eravamo 4: Luciano Calenda, Sergio Cabras, Bruno Crevato-Selvaggi e il sottoscritto; tutti gli altri erano non-filatelisti; e secondo me proprio questi eventi dobbiamo cercare di organizzare, per portare la filatelia fuori dal nostro orticello (è un concetto che ho espresso apertamente più di una volta, ma che non mi stancherò mai di ritenere vista l'importanza direi primaria che personalmente gli attribuisco). L'evento di ieri è quello che si può definire "evento multimediale", dove si coniugano più aspetti, quali la recitazione, la musica, l'analisi letteraria-filologica, l'analisi storico-artistica, l'iconografia, e la filatelia appunto. E finché riusciamo a far entrare la filatelia in eventi che filatelici non sono, beh, secondo me proprio così facciamo "divulgazione filatelica".
Allora.. alla prossima performance!
Marco
