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Descrivere le affrancature meccaniche
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Pagina 1 di 2

Autore:  Paolo Morandotti [ 30/11/2018 15:37 ]
Oggetto del messaggio:  Descrivere le affrancature meccaniche

Tra i consigli che la giuria di Italia 2018 mi ha dato, c'è quello di descrivere le affrancatrici meccaniche.
Cercando qua e là, non ho ancora trovato alcuna indicazione standard, ma immagino che gli elementi fondamentali siano:
  • Produttore
  • Tipo di macchina
  • Numero di macchina (se deducibile dall'impronta: non ho nessuna intenzione di spulciare i documenti ufficiali per ricavare quelle che mancano :D )

Quali altri elementi vanno indicati? Se è ad affrancatura singola o a valori multipli, presenza del numero progressivo di stampe effettuate quando è opzionale, altro...?

Qui sotto allego una mia prova, nella quale ho tradotto il testo e spiegato l'immagine, ma non la tariffa perché comune.
Voi come vi regolate?

:ciao: :ciao:

Allegati:
Commento file: Prova di descrizione AM
ProvaDescrizioneAM.jpg
ProvaDescrizioneAM.jpg [ 61.08 KiB | Osservato 16828 volte ]

Autore:  debene [ 30/11/2018 17:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Ciao Paolo,

noi tematici ovviamente mettiamo in collezione le A.M. ai fini del loro logo figurato
per collegarlo ad un passo della narrazione. Molti dei tematici sono anche collezionisti di affrancature
meccaniche quasi da creare una sovrapposizione tra i soci CIFT e AICAM.

Ma come ci insegnava Nino Barberis in un suo opuscolo, con le "rosse" si può fare anche Storia Postale.
Ecco perchè fin da subito, interessandomi di A.M., mi sono chiesto come mai anche negli articoli prettamente meccanofili
le impronte erano solo utilizzate per il loro logo figurato e mai si faceva cenno ai dati postali e delle macchine affrancatrici
che le avevano prodotte. E ho quindi iniziato a documentarmi volendo anch'io inserire in collezione tematica sotto le impronte
alcuni dati tecnici. La cosa non è facile perchè la documentazione è scarsa.
Per quanto riguarda le informazioni sulle affrancatrici utilizzate in Italia ci sono i testi pubblicati dall'AICAM.

Affrancature Meccaniche Come nascono dal 1927 al 1993 di Voltaire Bugnoli, che è un volume molto tecnico e di non facile lettura
e le pubblicazioni di Roberto Di Casola che una volta erano liberamente scaricabili dal suo sito, ora chiuso, ma richiedibili all'AICAM

In aiuto ci viene il WEB con un ricco sito che spazia sulle impronte di tutto il mondo e dove puoi reperire le informazioni tecniche che ti servono

https://en.wikibooks.org/wiki/International_Postage_Meter_Stamp_Catalog

infatti la tua è questa immagine presa da lì.
Direi che le informazioni sono quelle che hai inserito, potresti mettere la data di entrata in funzione della macchina e la tipologia di apparteneza al punzone con i due corni di posta laterali. Ma non stai facendo una collezione di affrancature meccaniche per cui macchina e tipo e data inizio uso penso che siano più che sufficienti.

Spero di esserti stato utile.

un abbraccio
sergio

Allegati:
Immagine.jpg
Immagine.jpg [ 91.37 KiB | Osservato 16824 volte ]

Autore:  Pietro Mariani [ 30/11/2018 18:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Mah...
capisco per A.M. di un certo pregio o particolari,
ma per Affrancature Meccaniche recenti, io, tutta questa pappardella la eviterei ...
Altrimenti mi chiedo:
perché non indicare per ogni francobollo tipo di stampa, tiratura,dentellatura ecc.
Non è che cosi facendo, si rischia di "appesantire" inutilmente le didascalie della collezione ?
In sostanza, secondo me, la didascalia dovrebbe servire per descrivere qualche particolarità del pezzo e non per "catalogarlo" ...

Sia chiaro : parere personale... :oops:

Che ne pensate voi ?

:ciao: pietro

Autore:  Carlo Doria [ 30/11/2018 18:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

E' indubbio che la filatelia tematica è in continua evoluzione e che il collezionista con velleità espositive debba avere una certa cultura filatelica, ma è pur vero che siamo dei tematici.
A volte nelle nostre (incasinate) pagine non troviamo neppure il posto per scrivere un rigo di didascalia sotto i documenti presentati. Pertanto io direi di mettere solo
il modello di macchina affrancatrice con al massimo l'indicazione (fra parentesi) dell'anno in cui ha preso l'avvio il suo utilizzo.
Solo in caso di particolari affrancature (specimen, prove pubblicitarie dimostrative, ecc.) possiamo dare una spiegazione un po' più tecnica per dimostrare il "nostro grado di conoscenze filateliche" (sic!).
Penso che nessuno abbia da obiettare se nell'arco di una collezione di alcune decine di pagine vi sia qualche "rossa" senza nessuna didascalia esplicativa della macchina affrancatrice.

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Pietro Mariani [ 30/11/2018 18:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Carlo Doria ha scritto:
E' indubbio che la filatelia tematica è in continua evoluzione e che il collezionista con velleità espositive debba avere una certa cultura filatelica, ma è pur vero che siamo dei tematici.
A volte nelle nostre (incasinate) pagine non troviamo neppure il posto per scrivere un rigo di didascalia sotto i documenti presentati. Pertanto io direi di mettere solo
il modello di macchina affrancatrice con al massimo l'indicazione (fra parentesi) dell'anno in cui ha preso l'avvio il suo utilizzo.
Solo in caso di particolari affrancature (specimen, prove pubblicitarie dimostrative, ecc.) possiamo dare una spiegazione un po' più tecnica per dimostrare il "nostro grado di conoscenze filateliche" (sic!).
Penso che nessuno abbia da obiettare se nell'arco di una collezione di alcune decine di pagine vi sia qualche "rossa" senza nessuna didascalia esplicativa della macchina affrancatrice.

:ciao: :ciao: :ciao:


:clap: concordo 100% !

:ciao: pietro

Autore:  Carlo Doria [ 30/11/2018 18:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Posto due esempi di cui parlavo sopra:

Allegato:
AFM francese a.jpg
AFM francese a.jpg [ 49.73 KiB | Osservato 16815 volte ]


Allegato:
AFM tedesca a.jpg
AFM tedesca a.jpg [ 55.08 KiB | Osservato 16815 volte ]


:ciao: :ciao:

Autore:  Paolo Morandotti [ 01/12/2018 13:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Grazie a tutti per i suggerimenti, che condivido. In effetti non avrei mai pensato di descrivere le AM, anche perché non ho affrancature particolarmente rare, anzi: la parte interessante è solo quella tematica. La rossa che ho portato ad esempio, pur essendo di una macchina comunissima, è l'unico pezzo che ho trovato fino ad oggi che parla delle radio pirate degli anni '60 e '70: se va a fuoco quello, devo togliere il passaggio tematico :roll: .

Mi limiterò a marca, modello e anno di entrata in servizio, compatibilmente con lo spazio.

Sergio, grazie per aver inserito il link, me ne ero completamente dimenticato :oops:
E' una eccellente base di partenza dalla quale poi approfondire la conoscenza delle affrancature attraverso le pubblicazioni degli amici dell'AICAM.


:ciao: :ciao:

Autore:  Carlo Doria [ 08/12/2018 12:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Paolo Morandotti ha scritto:
Grazie a tutti per i suggerimenti, che condivido. In effetti non avrei mai pensato di descrivere le AM, anche perché non ho affrancature particolarmente rare, anzi: la parte interessante è solo quella tematica. La rossa che ho portato ad esempio, pur essendo di una macchina comunissima, è l'unico pezzo che ho trovato fino ad oggi che parla delle radio pirate degli anni '60 e '70: se va a fuoco quello, devo togliere il passaggio tematico :roll: .

Mi limiterò a marca, modello e anno di entrata in servizio, compatibilmente con lo spazio.

Sergio, grazie per aver inserito il link, me ne ero completamente dimenticato :oops:
E' una eccellente base di partenza dalla quale poi approfondire la conoscenza delle affrancature attraverso le pubblicazioni degli amici dell'AICAM.


:ciao: :ciao:


E' quello che ho fatto io, ma in questo caso vorrei sentire anche il parere di un "esperto" per poi non sentirsi dire "....va bene, ma io aggiungerei anche ......." :( :( :(
Sembra che a nessuno interessi questo argomento, visto il latitare degli interventi di "peso" :evil: :evil: :evil:
Ho constatato, correggetemi se sbaglio, che il Forum sia abbastanza dormiente in tutti i topic di interesse generale o siamo rimasti
in pochi ad avere a cuore la filatelia "tematica di base"? :oops: :oops:

:ciao: :ciao: alla prossima puntata..........

Autore:  alguer [ 09/12/2018 21:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Salve,
do ragione a Carlo.
Anch'io vorrei delle delucidazioni riguardante questo argomento, in quanto nelle tematiche si inseriscono anche le AM.

Una precisa descrizione dell'oggetto nel complesso arricchisce la collezione.
:ciao: :ciao: :ciao: Giuseppe

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 09/12/2018 22:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Si tratta di un suggerimento, non di una regola, per collezioni che ormai hanno raggiunto un livello notevole di ricerca tematica e filatelica.

In una collezione da 85 / 90 o più punti, in cui i pezzi significativi (tariffe particolari, interi, prove...) sono tutti descritti, si ritiene ragionevole un po' di approfondimento anche sulle affrancature meccaniche, che di norma in raccolte del genere sono prevalentemente o esclusivamente pezzi con un po' di anni sulle spalle.
Indicare fabbricante e tipo di macchina è sufficiente, a meno che elementi particolari non giustifichino più informazioni (esempio quando si sa che quel tipo di macchina è stato fornito a pochissime ditte).

Quando si raggiungono certi livelli non ci sono errori da sistemare, ma solo aree di perfezionamento.
E' importante che il collezionista comprenda che è in questo spirito che il girato dà delle indicazioni.

Autore:  Carlo Doria [ 10/12/2018 9:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Paolo Guglielminetti ha scritto:
........Indicare fabbricante e tipo di macchina è sufficiente, a meno che elementi particolari non giustifichino più informazioni (esempio quando si sa che quel tipo di macchina è stato fornito a pochissime ditte)..............


:clap: :clap: Paolo, però chiariamo quanto sopra citato:

Cosa si intende per fabbricante? Il paese dove è stata costruita (Italia, Germania, Francia, ecc....) o altro?
Per tipo di macchina si intende Postalia, Postitalia, Hasler, Astro, Havas, ecc...., seguiti anche dalle varianti che sono tra virgolette (es. - Postalia "D2 / D3" o Havas "Tiranty")?

Qualcuno penserà "Come rompe questo Carlo...", ma siccome so di essere un rompiglioni non me ne ho a male ;) ;) ;)
Non tutti "nascono imparati" (si dice dalle mie parti), per cui se vogliamo crescere, tematicamente e filatelicamente parlando, i "maestri" devono aiutare affinchè anche la "classe operaia"
vada in Paradiso :D :D :D

:ciao: :ciao: :ciao: alla prossima

Autore:  debene [ 10/12/2018 10:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

:ciao: Carlo,

per quel pò che posso dire la materia sta in questi termini

la A.M. può essere apposta da una ditta privata o ente pubblico di una ben determinata nazione o dalla
stessa amministrazione postale di quella nazione, e questa è una prima indicazione, direi abbastanza semplice da evincere

il soggetto utilizzatore ha ottenuto una autorizzazione all'utilizzo che non necessariamente coincide con una "prima data d'uso"
e può avere una data fine utilizzo, informazione più ostica da reperire

la macchina affrancatrice ha una sua ben precisa casa costruttrice e un suo specifico modello e anche un suo periodo di utilizzo
che può esser differente da nazione a nazione, informazione che direi ha una difficoltà media di reperimento ( facile nel caso
sia stampigliato sulla stessa impronta, più difficile in caso contrario)

poi ci sono utilizzi particolari non di affrancatura: tassazione, specimen e anche utilizzi al posto di marche da bollo, etc.

All'inizio non l'ho voluto dire, ma visto che si è espresso Paolo in tal senso, penso che in una collezione che ha raggiunto il top
dovendo comunque il giurato dirti qualcosa, deve gioco forza entrare in campi un pò più inesplorati e ostici per un tematico.

Lascerei ad un giusto equilibrio che sicuramente un tematico al top possiede, per decidere quanto, di tutto quello evidenziato sopra, inserire all'interno dela didascalia.

Questa interssante discussiome mi porta a proporre quanto segue:

perchè non far di tutto questo un prossimo Quaderno CIFT?

:ciao: :ciao:

sergio

Autore:  Carlo Doria [ 10/12/2018 16:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

debene ha scritto:
:ciao: Carlo,

per quel pò che posso dire la materia sta in questi termini

la A.M. può essere apposta da una ditta privata o ente pubblico di una ben determinata nazione o dalla
stessa amministrazione postale di quella nazione, e questa è una prima indicazione, direi abbastanza semplice da evincere

il soggetto utilizzatore ha ottenuto una autorizzazione all'utilizzo che non necessariamente coincide con una "prima data d'uso"
e può avere una data fine utilizzo, informazione più ostica da reperire

la macchina affrancatrice ha una sua ben precisa casa costruttrice e un suo specifico modello e anche un suo periodo di utilizzo
che può esser differente da nazione a nazione, informazione che direi ha una difficoltà media di reperimento ( facile nel caso
sia stampigliato sulla stessa impronta, più difficile in caso contrario)

poi ci sono utilizzi particolari non di affrancatura: tassazione, specimen e anche utilizzi al posto di marche da bollo, etc.

All'inizio non l'ho voluto dire, ma visto che si è espresso Paolo in tal senso, penso che in una collezione che ha raggiunto il top
dovendo comunque il giurato dirti qualcosa, deve gioco forza entrare in campi un pò più inesplorati e ostici per un tematico.

Lascerei ad un giusto equilibrio che sicuramente un tematico al top possiede, per decidere quanto, di tutto quello evidenziato sopra, inserire all'interno dela didascalia.

Questa interssante discussiome mi porta a proporre quanto segue:

perchè non far di tutto questo un prossimo Quaderno CIFT?

:ciao: :ciao:

sergio


Sergio, di questo passo le collezioni tematiche diventeranno dei trattati scientifico/postali, lasciando più posto allo scritto che al materiale filatelico.
Tornando al mio precedente intervento vorrei sapere, forse non solo io, cosa si intende per FABBRICANTE e cosa per TIPO DI MACCHINA.
La ditta, l'ente pubblico o qualsiasi altro soggetto che compare nella A.M. fa parte del tema che ogni collezionista affronta, per cui, personalmente, metto in risalto solo
quello che al suo interno "pubblicitario" è inerente all'argomento che in quel momento sto trattando (vedi pagina allegata). Io penso che più di così non andrebbe fatto.
Se ci sono suggerimenti per migliorare ben vengano.
Per quanto riguarda un Quaderno CIFT inerente questa trattazione spero ...... di essere ancora "vivo" per poterlo leggere.

Allegato:
Il porto - pg.page1 b.jpg
Il porto - pg.page1 b.jpg [ 106.53 KiB | Osservato 16725 volte ]


:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  debene [ 10/12/2018 16:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Ciao Carlo,

io ho semplicemente elencato tutte o quasi le informazioni che riesco ad evincere da una A.M.
ma sono perfettamente in accordo che non ha senso riportarle in una collezione tematica.
Tra l'altro non le vedo nemmeno riportate nella stragrande delle collezioni prettamente meccanofile! :D

Le tue descrizioni mi sembrano sufficienti. Riporto nuovamente il link
di cui sopra dove è possibile secondo me reperire tutto ciò che ci serve per rendere
complete le nostre didascalie:

https://en.wikibooks.org/wiki/International_Postage_Meter_Stamp_Catalog

Poi mi sembra chiaro che il fabbricante sia la ditta che ha costruito materialmente la macchina affrancatrice,
per esempio la Pitney Bowes mentre il modello è la sigla che differenzia le varie macchine.
Abbiamo poi l'utilizzatore che è chi compra o noleggia la macchina dal produttore per utilizzarla
per le proprie affrancature e che personalizza o meno l'impronta con un proprio logo.
Ma anche se per noi tematici forse il logo è la cosa più importante, non lo è affatto dal punto di vista meccanofilo
che, come vedi sulle pagine del link, considera solo datario e punzone per una classificazione.

In definitiva, per me, credo sia più che sufficiente indicare fabbricante, modello e periodo d'uso.

:ciao:

sergio

Autore:  Carlo Doria [ 10/12/2018 18:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

debene ha scritto:
Ciao Carlo,................
.........In definitiva, per me, credo sia più che sufficiente indicare fabbricante, modello e periodo d'uso.

:ciao:

sergio


Sergio, sono più che convnto che quanto indicato nell'ultimo rigo del tuo lungo scritto vada più che bene, anche se il periodo d'uso proprio non riesco a vederlo
e non sempre è riportato l'anno di messa in servizio, almeno su Wikibooks....

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Maurizio Amato [ 12/12/2018 8:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Carlo Doria ha scritto:
Paolo Guglielminetti ha scritto:
........Indicare fabbricante e tipo di macchina è sufficiente, a meno che elementi particolari non giustifichino più informazioni (esempio quando si sa che quel tipo di macchina è stato fornito a pochissime ditte)..............


:clap: :clap: Paolo, però chiariamo quanto sopra citato:

Cosa si intende per fabbricante? Il paese dove è stata costruita (Italia, Germania, Francia, ecc....) o altro?
Per tipo di macchina si intende Postalia, Postitalia, Hasler, Astro, Havas, ecc...., seguiti anche dalle varianti che sono tra virgolette (es. - Postalia "D2 / D3" o Havas "Tiranty")?

Qualcuno penserà "Come rompe questo Carlo...", ma siccome so di essere un rompiglioni non me ne ho a male ;) ;) ;)
Non tutti "nascono imparati" (si dice dalle mie parti), per cui se vogliamo crescere, tematicamente e filatelicamente parlando, i "maestri" devono aiutare affinchè anche la "classe operaia"
vada in Paradiso :D :D :D

:ciao: :ciao: :ciao: alla prossima


Però Caro Carletto, devi pensare che in generale, i giurati non possono svelarci tutti i "trucchi" del mestiere, perche' altrimenti noi poveri mortali, se avessimo la chiave di tutto, partiremmo sin dalla prima esposizione da 100 punti!
Eppoi, ragiona un pò: anche gli stessi giurati, quando espongono, a volte non riescono ad esprimersi al meglio ed hanno risultati meritevoli, ma non eccezionali - a parte qualchuno che ha preso 98!!! punti -. Che cosa ci fa pensare questo?

n.b. comunque, che tu fossi un rompic....... lo avevamo già capito da tempo, non c'era bisogno di fare outing :)) :))

Autore:  Carlo Doria [ 12/12/2018 10:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Maurizio Amato ha scritto:
Però Caro Carletto, devi pensare che in generale, i giurati non possono svelarci tutti i "trucchi" del mestiere, perche' altrimenti noi poveri mortali, se avessimo la chiave di tutto, partiremmo sin dalla prima esposizione da 100 punti!
Eppoi, ragiona un pò: anche gli stessi giurati, quando espongono, a volte non riescono ad esprimersi al meglio ed hanno risultati meritevoli, ma non eccezionali - a parte qualchuno che ha preso 98!!! punti -. Che cosa ci fa pensare questo?

n.b. comunque, che tu fossi un rompic....... lo avevamo già capito da tempo, non c'era bisogno di fare outing :)) :))


Nessun "outing" riconoscere i propri "difetti", anzi .... è sinonimo di trasparenza e correttezza ;) ;)
Mio padre mi ha sempre detto "....se non trovi la strada giusta ricordati che a son di domande si arriva sempre alla meta prefissata. Se l'interlocutore del momento non ti considera, chiedi al prossimo
e poi al prossimo ancora, prima o poi trovi sempre un'anima "bona" che ti indicherà la via giusta".
Ho seguito il consiglio e ......con gli annessi ed i connessi sono andato ben oltre le mie aspettative. Cosa voglio dalla vita? Amicizia....quella con la A maiuscola, che ho sempre dispensato senza alcun
interesse personale e credo di essere riuscito in ciò. E' vero o no?

"...a parte qualcuno che ha preso 98"....mi sono perso qualche notizia?

Un caro :ciao: :ciao: all'amico scapigliato (il barbiere costa soldi!!!!) :D :D :D

Autore:  Maurizio Amato [ 12/12/2018 13:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Carlo Doria ha scritto:
Maurizio Amato ha scritto:
Però Caro Carletto, devi pensare che in generale, i giurati non possono svelarci tutti i "trucchi" del mestiere, perche' altrimenti noi poveri mortali, se avessimo la chiave di tutto, partiremmo sin dalla prima esposizione da 100 punti!
Eppoi, ragiona un pò: anche gli stessi giurati, quando espongono, a volte non riescono ad esprimersi al meglio ed hanno risultati meritevoli, ma non eccezionali - a parte qualchuno che ha preso 98!!! punti -. Che cosa ci fa pensare questo?

n.b. comunque, che tu fossi un rompic....... lo avevamo già capito da tempo, non c'era bisogno di fare outing :)) :))



"...a parte qualcuno che ha preso 98"....mi sono perso qualche notizia?

) :D :D :D


Chiedi a ns Presidente Emerito Luciano......lui sa'...e non si rende ancora conto dove sono stati persi i 2 punti!!!

Autore:  Carlo Doria [ 12/12/2018 14:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Maurizio Amato ha scritto:
Chiedi a ns Presidente Emerito Luciano......lui sa'...e non si rende ancora conto dove sono stati persi i 2 punti!!!


Luciano, soddisfa la mia curiosita. Rendimi edotto su ciò di cui sta parlando lo scapigliato genovese :oops: :oops: :oops:

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Luciano Calenda [ 15/12/2018 11:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Rispondo con un po' di ritardo perchè devo centellinare il tempo davanti al PC per motivi di vista (temporanei...).
Allora il riferimento di Maurizo è a Damian Laege che ha ottenuto 98 PUNTI ad Essen con la sua collezione sugli uccelli (ne avevamo parlato nel NT 197 di giugno 2016). Da quel giorno in poi ho cercato di sapere, naturalmente per mera curiosità, DOVE avesse perso i rimanenti 2 punti ma NESSUNO è stato in grado di dirmelo. Forse potrebbe riuscirci Maurizio che è suo buon amico o mi deciderò a chirderglielo io, pur essendo un semplice conoscente.
Comunque mi viene lo sfizio di ipotizzare dove Damian debba migliorare le sua collezione (!!!) per poter giungere almeno a 99 (penso che 100 non lo si possa dare MAI).
In teoria 1 punto potrebbe mancare dalla voce 'rarità' per il semplice motivo che in Tematica non esiste la completezza e potrebbe sempre venir fiuori qualcosa di più raro delle rarità che già sono in collezione (questo però è un po' un controsenso perchè si dice che bisogna sempre giudicare le collezioni per il materiale che c'è ma non per quello che manca... Ma sappiamo tutti che non è così...).
Il secondo punto è un vero busillis. Vado per tentativi.
1. Se la collezione è già stata presentata altre volte (non lo so...) potrebbe venire dalla voce innovazione
2. Se è relativamente recente allora il punto mancante è in una delle due rimanenti voci: "Titolo e Piano" o "Sviluppo" dando per scontato che le altre voci (Conoscenze tematiche e filateliche, condizione, presentazione) siano già al top.
Io ho detto la mia; diivertitevi a dire la vostra....
Luciano
NB = Ci potrebbe essre una terza ipotesi: che Damian sia antipatico a qualche pezzo della Giuria più importante di lui...Ma questa è una pura malignità gratuita...

Autore:  Carlo Doria [ 16/12/2018 16:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Luciano Calenda ha scritto:
Rispondo con un po' di ritardo perchè devo centellinare il tempo davanti al PC per motivi di vista (temporanei...).
Allora il riferimento di Maurizo è a Damian Laege che ha ottenuto 98 PUNTI ad Essen con la sua collezione sugli uccelli (ne avevamo parlato nel NT 197 di giugno 2016). Da quel giorno in poi ho cercato di sapere, naturalmente per mera curiosità, DOVE avesse perso i rimanenti 2 punti ma NESSUNO è stato in grado di dirmelo. Forse potrebbe riuscirci Maurizio che è suo buon amico o mi deciderò a chirderglielo io, pur essendo un semplice conoscente.
Comunque mi viene lo sfizio di ipotizzare dove Damian debba migliorare le sua collezione (!!!) per poter giungere almeno a 99 (penso che 100 non lo si possa dare MAI).
In teoria 1 punto potrebbe mancare dalla voce 'rarità' per il semplice motivo che in Tematica non esiste la completezza e potrebbe sempre venir fiuori qualcosa di più raro delle rarità che già sono in collezione (questo però è un po' un controsenso perchè si dice che bisogna sempre giudicare le collezioni per il materiale che c'è ma non per quello che manca... Ma sappiamo tutti che non è così...).
Il secondo punto è un vero busillis. Vado per tentativi.
1. Se la collezione è già stata presentata altre volte (non lo so...) potrebbe venire dalla voce innovazione
2. Se è relativamente recente allora il punto mancante è in una delle due rimanenti voci: "Titolo e Piano" o "Sviluppo" dando per scontato che le altre voci (Conoscenze tematiche e filateliche, condizione, presentazione) siano già al top.
Io ho detto la mia; diivertitevi a dire la vostra....
Luciano
NB = Ci potrebbe essre una terza ipotesi: che Damian sia antipatico a qualche pezzo della Giuria più importante di lui...Ma questa è una pura malignità gratuita...


Mi piacerebbe dire la mia............ma non ho mai visto la collezione di questo "decantato" tematico :oops: :oops: :oops:
Qualcuno può aiutarmi ad ovviare a questa mancanza :?: :?: :?:

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Vincent De Luca [ 16/12/2018 21:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

M'intrufolo anch'io in questa vicenda (Io ho visto questa collezione due volte).

1- Nel 1998, a "Italia '98", la collezione era intitolata Australasian Birdlife cioe':
Vita degli uccelli dell'Asia Australe. Piu tardi, credo per Essen, il titolo fu cambiato in
Fascinated in Feathers-How Birds Inspire People, cioe' Affascinato ai Pennuti-
Come gli uccelli ispirano persone. La collezione (eccezionale!) ottenne l'oro grande
con 95 punti (fra i giurati tematici: Giancarlo Morolli e Gianni Bertolini, forse loro potrebbero
opinare meglio di me al rispetto).

2- Nel 2006, a " Washington 2006", esibi' nella Champion Class e fu in corsa per il
"Gran Prix d' honneur", ma non l'ottenne, credo; nel Palmares non risultano i punti ottenuti,
ma io sono quasi sicuro: 98 punti.
Per la cronaca, l'unico giurato italiano: Mario Mentaschi.

A proposito di questa collezione, Damian Lage scrisse una Synopsis (Sintesi), per Essen, di ben 7
pagine: piu che una sintesi, sembra un trattato di ornitologia, ma MOLTO interessante.

Questa sintesi e' stata riprodotta in inglese dalla FEDERATION INTERAMERICANA DE FILATELIA/
Comision Tematica Serie Documentos-01/14-Fascinated In Feathers-How Birds Inspire People Damian Lage.
Se la trovate in rete, suggerisco di leggerla con attenzione, forse troverete le risposte a tutte
le vostre domande, e molto di piu.

TANTI SALUTI e BUONE FESTE a TUTTI VOI!

Enzo

Autore:  Giuseppe Galasso [ 17/12/2018 9:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Ecco, in attesa del mio intervento, che sarà fatto prima di Natale... per rovinare la festa ai GIURATI!!!!
godetevi quello di cui parla Vincent... e fin dalla prima videata dovreste capire da soli perché 98 punti... e non più...
e il non più lo ha esplicato molto chiaramente Luciano...
:ciao:

Allegato:
image.jpg
image.jpg [ 257.3 KiB | Osservato 16628 volte ]

Allegato:
FASCINATED_IN_FEATHERS_HOW_BIRDS_INSPIRE_PEOPLE.pdf [223.74 KiB]
Scaricato 291 volte

Autore:  Carlo Doria [ 17/12/2018 11:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Giuseppe Galasso ha scritto:
Ecco, in attesa del mio intervento, che sarà fatto prima di Natale... per rovinare la festa ai GIURATI!!!!
godetevi quello di cui parla Vincent... e fin dalla prima videata dovreste capire da soli perché 98 punti... e non più...
e il non più lo ha esplicato molto chiaramente Luciano...
:ciao:


E' proprio il caso di dire "chi si accontenta gode" :( :( :( visto che non si vede un "tubo"!!!!! (scusate il gioco di parole).
Arri...visto che sei stato bravo a "scovare" un foglio della collezione di Damian procuraci il resto, magari ben leggibile. Io sono riuscito a trovare le prime
cinque pagina della sua più datata collezione "Australasian Birdlife" e già con quelle mi sono girate le palle...degli occhi, figuriamoci se vedo il resto :D :D :D
Speriamo che Babbo Natale ci faccia un regalino ;) ;) ;)

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Giuseppe Galasso [ 17/12/2018 16:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

A Carlé...
volevo solo farti notare che basta uno sguardo agli "oggetti" buttati in queste prime pagine per darti l'idea di come si fa a raggiungere 98 punti... ogni mille euro spesi prendi un punto in più su: Conoscenze filateliche, piano, descrizione, resoconto, racconto,... e naturalmente rarità...
Solo nel titolo bisogna stare un po' attenti a non farsi trascinare dall'entusiasmo e non inserire... il valore della collezione...
:lol: ;) ;) ;) ;)

Autore:  Carlo Doria [ 17/12/2018 19:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Giuseppe Galasso ha scritto:
A Carlé...
volevo solo farti notare che basta uno sguardo agli "oggetti" buttati in queste prime pagine per darti l'idea di come si fa a raggiungere 98 punti... ogni mille euro spesi prendi un punto in più su: Conoscenze filateliche, piano, descrizione, resoconto, racconto,... e naturalmente rarità...
Solo nel titolo bisogna stare un po' attenti a non farsi trascinare dall'entusiasmo e non inserire... il valore della collezione...
:lol: ;) ;) ;) ;)


Scusami ma, in un allegato così piccolo, vedo solo un grande pot-pourri di francobolli, documenti, ecc, ecc. :oops: :oops:
Sicuramente tu hai un immagine più grande e nitida o forse è solo colpa della mia cataratta che mi sta offuscando la vista :( :( :(

:ciao: :ciao:

Autore:  Pietro Mariani [ 17/12/2018 22:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Effettivamente non si vede nulla ...

Aspettiamo ansiosi uno zoom ...

:ciao: :ciao: :ciao: pietro

Autore:  Pietro Mariani [ 17/12/2018 22:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Trovato questo in rete :

http://tematicafiaf.blogspot.com/2015/05/la-filatelia-tematica-tambien-presente.html

http://tematicafiaf.blogspot.com/2014/08/damian-lage-la-victoriosa-trayectoria.html

:ciao: pietro

Autore:  Giuseppe Galasso [ 19/12/2018 9:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

Cita:
A Carlé...
volevo solo farti notare che basta uno sguardo agli "oggetti" buttati in queste prime pagine per darti l'idea di come si fa a raggiungere 98 punti... ogni mille euro spesi prendi un punto in più su: Conoscenze filateliche, piano, descrizione, resoconto, racconto,... e naturalmente rarità...
Solo nel titolo bisogna stare un po' attenti a non farsi trascinare dall'entusiasmo e non inserire... il valore della collezione...


Del resto questo mio sguardo veloce al contenuto delle prime pagine è confermato anche nel testo del suo "autoreferenziale discorso dal balcone...." FASCINATED IN FEATHERS – HOW BIRDS INSPIRE PEOPLE
Mi sono divertito a tradurre la prima pagina e a mettervi in risalto alcuni concetti da lui sviluppati e non dico altro sulla filatelia, sui filatelisti da 98 punti , sui giudici, etc.
:ciao:

Allegato:
Senza titolo-1.pdf

Autore:  Carlo Doria [ 19/12/2018 9:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Descrivere le affrancature meccaniche

A Peppe,

ce la vuoi mostrare questa pagina tradotta o te la tieni per te?

:ciao: :ciao:

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