gilberto.gradari ha scritto:
Caro Guglielminetti,
non ho difficoltà a convenire con lei sulla funzione di un annullo e la ringrazio per avermelo ricordato.
Sulla assiomatica conseguenza che lei ne trae, però, non convengo affatto; il mio parere resta quello già espresso e cioè che sia lecito finestrare il francobollo purchè si veda come l'annullo lo colpisce (ovvero che si veda a cosa l'annullo è servito).
Resto inoltre dell'idea che il ricorso a questo sistema debba limitarsi ai casi che ho specificamente indicato in precedenza anche perchè (pure su questo convengo con lei) la finestratura del francobollo, esteticamente, non è un bel vedere.
Anche il suo suggerimento di non finestrare e far vedere nella sua interezza il francobollo pesantemente discordante con l'annullo indicato da una freccia, non mi convince. Anzi, è probabile che si ottenga l'effetto contrario e cioè che il visitatore venga ancor più facilmente distolto dall'attenzione alla tematica.
Le altre soluzioni (salto a piè pari del passo tematico e attesa di trovare un pezzo sostitutivo ad hoc) sono ovvie e non meritano commento.
Caro Gradari, ho ben capito la sua opinione.
La cosa peggiore, per lei, e' la discordanza tra annullo e francobollo, e per risolverla lei pensa di utilizzare la finestratura, pur convenendo che sarebbe meglio trovare un pezzo sostitutivo.
Lei ritiene anche, legittimamente. che cio' non contraddica lo SREV.
Io invece penso che la cosa peggiore sia trattare il nostro materiale (francobolli, annulli e quant'altro) come figurine, mettendo in secondo piano la loro funzione postale.
Questa opinione e' mi pare condivisa da Bertolini.
Ad adiuvandum le cito Picardi ne
Gli elementi filatelici nelle collezioni tematiche, Messina, 1998, pag. 76
Cita:
Il francobollo si deve vedere tutto, anche se si finestra la parte della busta con l'annullo
Alla fine in questi casi ognuno si regola come vuole, accettando pero' che anche i giurati si regolino come credono meglio, al momento della valutazione.
Non e' lo stesso invece per la sua affermazione finale
gilberto.gradari ha scritto:
Concludo, facendole osservare, sempre che non mi sia sfuggito qualcosa , che tra il materiale "appropriato" utilizzabile nelle tematiche, elencato nello SREV, si parla di annulli (di ogni tipo) senza ulteriori precisazioni (mentre ad esempio, due righe più sotto, a proposito di "altri elementi usati nelle operazioni postali" quali etichette di raccomandazione, vignette o segni di vie postali, ecc., si esplicita dove tali elementi dovrebbero trovarsi).
Ne consegue, stando alla lettera del regolamento, che anche l'annullo per così dire "in bianco" avrebbe una sua libera cittadinanza in tematica con tanti saluti alla funzione annullatrice da lei richiamata.
Ricordiamoci che prima che allo SREV noi dobbiamo rifarci ai regolamenti ed ai principi generali di una qualunque collezione filatelica.
Un annullo in bianco, cito ancora Picardi,
Cita:
non puo' essere presentato, e per una questione di logica filatelica prima che regolamentare: infatti, se l'annullo non oblitare un francobollo, il motivo cio' per il quale e' stato creato, che annullo e'?
Fanno ovviamente eccezioni i casi in cui l'annullo e' apposto in arrivo o su corrispondenze in franchigia.
Del resto anche lo SREV va letto tutto in quanto all'articolo 3.3 dice
Cita:
Nella selezione di materiale idoneo per la partecipazione, deve essere data preferenza e maggiore
considerazione a: [...]
documenti effettivamente viaggiati, in tariffa esatta e con annullo tematico pertinente, invece di annulli di favore, spesso con affrancatura insufficiente, o, ancor peggio, apposti in bianco, a meno che questi ultimi non corrispondano ad una spedizione in franchigia;
