Dico anch'io la mia (e, a quanto ho capito, quando è stata proposta la domanda sul Notiziario Tematico, ero stato l'unico a rispondere così).
Ho votato A, e spiego perchè.
E' pacifico che in una collezione si inseriscano francobolli o tutti nuovi o tutti usati, privilegiando senza dubbio alcuno i francobolli nuovi in modo che non ci siano elementi di disturbo (annullo postale).
L'intero postale cos'è se non una carta valore? E' un oggetto indivisibile, venduto così com'è dalle amministrazioni postali... non posso mica ritagliare (anche se in passato si faceva) la vignetta che riproduce il valore ed incollarla su una busta e spedirla (oddio, oggi con le nostre Poste passerebbe anche questa, lo so, ma non è questo il punto

).. l'intero postale è quello, così com'è.
Allora, se inserisco francobolli tutti nuovi, perchè l'intero dovrei inserirlo usato?
E quando l'intero viaggiato ha più valore di quello nuovo? Ma allora lo stesso ragionamento dovrei farlo anche per i francobolli... mi prendo il catalogo, ed inserisco francobolli nuovi quando "valgono" più di quelli usati, e viceversa.. e non mi pare che si faccia così.
L'unica ragione per cui inserirei (sempre a patto che abbia tutti e tre gli interi, altrimenti inserisco quello che ho) l'intero viaggiato è quando questo, per la tariffa (e su questo mi spiego dopo) o la destinazione riveste una particolare importanza storico-postale... e difatti, nelle nostre collezioni inseriamo dei francobolli viaggiati su busta quando questa è particolarmente interessante (tripli porti, raccomandate, assicurate, etc...); ma allora, tra i due interi viaggiati, che senso avrebbe inserire quello viaggiato per l'interno? E' come se inserissi un francobollo di San Marino da 0.60 Euro del 2006 viaggiato su busta, isolato: che senso avrebbe questo inserimento? Allora, inevitabilmente, inserirei l'intero viaggiato (sempre potendo scegliere) qualora quello in mio possesso abbia integrazioni o caratteristiche postali particolari.
