Ci ha lasciati lo scorso mese il socio Giancarlo Cocito.
Per chi non lo conosceva, come me, riporto un ricordo di Valeriano Genovese,
capogruppo del Gruppo Musica di cui Giancarlo faceva parte, insieme con un suo disegno.
sergio
GRAVE PERDITA PER IL GRUPPO “MUSICA”Dopo una lunga malattia se n’è andato a 78 anni Giancarlo Cocito da Asti come talvolta amava firmarsi con una certa ironia. Ed era quel suo atteggiarsi sempre con un sorriso aperto ma sempre critico che mi aveva colpito quando lo conobbi per la prima volta a Lanciano nel 1986. Da allora i nostri contatti epistolari sono stati molto intensi legati sempre al suo grande amore, la fisarmonica.
Conservo ancora tutte le lettere che mi ha mandato in quasi 40 anni di contatti. Per lo più erano scritte a mano con la sua tipica bella e chiara calligrafia. Nei suoi scritti era evidente una profonda cultura letteraria e musicale.
Era un tematico atipico, un ricercatore infaticabile di materiale filatelico e no intorno alla fisarmonica.
Aveva quasi subito montato una collezione ma non voleva assolutamente sottostare ai regolamenti FIP per cui decise subito di non presentarsi mai ad una mostra a concorso. Era la linea che teneva Nino Barberis con il quale entrò subito in simpatia facendo una esauriente collezione di rosse sulla fisarmonica che ha esposto in molte mostre dell’AICAM.
Fece un’unica eccezione quando nel 2010 presentò a Saluzzo per il Premio Massari, Il mondo della fisarmonica in 12 fogli che risultò la migliore nella classe un quadro con 81 punti e la medaglia di vermeil grande.
Lo incontravo spesso nei convegni di Verona e Milano e nelle sedi delle mostre e nei congressi musicali dove non mancavano mai i suoi contributi critici sul modo di collezionare.
Negli ultimi anni, causa i continui problemi fisici, aveva tirato i remi in barca. Penso che, con il materiale che aveva, avrebbe potuto fare un’ ottima collezione Open.
Però non è mai mancato il suo apporto a Il Podio con articoli di grande respiro, a volte curiosi, a volte enigmatici. Collaborava poi con altre testate giornalistiche.
Mi piace mostrare questa vignetta disegnata da un suo amico che ce lo mostra mentre suona la fisarmonica assistito dal fido cane con il cappello in bocca. Certo, avrebbe meritato qualche riconoscimento ufficiale in più!
A sinistra il francobollo e l’annullo di Castelfidardo. Ed è al Museo della Fisarmonica di Castelfidardo che Giancarlo ha donato tutte le sue collezioni sulla fisarmonica parte delle quali sono esposte nelle bacheche del museo.