Ho atteso la sera, con calma, per rispondere all'interessante messaggio di Paolo, e spero di apportare più contributi alla discussione.
Paolo Guglielminetti ha scritto:
- DIFFICOLTA A RIPETERSI CON FREQUENZA: nelle altre classi collezionisti già medagliati escono ogni 1-2 anni con nuove collezioni, nella tematica questo è difficile perché tutto è più lungo in quanto il collezionista è molto più "libero" nelle sue scelte: come articolare il tema, il montaggio ecc. e quindi non ha binari pre-fissati da percorrere; trovare la starda richiede inevitabilmente più tempo;
Concordo che questo è uno dei "problemi", e penso che sia il "problema" meno risolvibile: è inevitabile, creare ex novo una collezione tematica è certamente più lungo, difficile e complesso che creare una collezione di storia postale.
Paolo Guglielminetti ha scritto:
- MANCANZA DI CONTINUITA': gli espositori "tipo" di Storia Postale e Tradizionale, ma persino alcuni di quelli di Maximafilia ed Aerofilatelia, tendono ad esporre tutti gli anni fino a che non arrivano all'oro, modificando pezzettino per pezzettino le cose suggerite dai giurati; i tematici no, se va bene partecipano ogni 3 anni salvo qualche eccezione;
Questo può essere un "problema" risolvibile, instillando l'entusiasmo ad esporre che vedo in alcuni espositori tematici ma che vedo mancare nella maggior parte.
A questo si somma il "problema" degli anziani. Chi si è fatto un nome ha paura ad esporsi sino a quando ha la convinzione che la sua nuova collezione è da oro o oro grande. Hanno paura di fare fiasco. Potremo anche parlarne, riceveremmo anche assicurazioni che non è così, ma poi è così. E questo lo vedo un problema meno risolvibile, perchè è difficile far cambiare le proprie convinzioni.
Però, allo stesso tempo, mi chiedo: come mai, certi collezionisti di altre classi espositive che si sono fatti un nome, anche più di certi tematici, non hanno queste remore ed espongono tutti gli anni?? Eh???!!!
Paolo Guglielminetti ha scritto:
- DISTACCO: i tematici vedono con più distanza il mondo delle mostre a concorso, e la cosa forse si è acuita (ma c'era già prima) da quando il CIFT è uscito dalla federazione; ma ci sono anche altre cause: l'affermarsi del collezionismo non competitivo come occasione più "piacevole" di stare assieme (modello "AICAM" per intenderci), la paura che non ci siano giurati tematici sufficienti a sostenere le ragioni delle relative collezioni, la sensazione che la tematica sia considerata la parente povera delle altre specializzazioni;
Anni fa questo distacco non c'era, per cui perchè c'è adesso? Qualche barlume si intravede (abbiamo detto delle 20 partecipazioni tematiche a Milanofil 2009), ma la situazione peggiora drasticamente se guardiamo le partecipazioni alle mostre internazionali: anche i grandi nomi tematici, a parte i soliti 3/4, ultimamente all'estero non si vedono. E' tempo di catarsi? Si sono rammolliti tutti?? Svegliaaaaaa!!!!!!!! Che tocca a noi giovani fare l'elenco dei cattivi o l'appello come a scuola??? Incominciamo a fare nome e cognome e chiediamo: che stai a combina'???
Paolo Guglielminetti ha scritto:
- CARENZA DI SPINTE DAI COMMERCIANTI: vi è la mancanza di un settore commerciale filatelico in Italia che spinga i tematici a cercare pezzi migliori per competere ai massimi livelli, mentre, soprattutto nel settore della Filatelia Tradizionale e Storia postale classica, i commercianti sono spesso attivi nello stimolare i loro clienti a caccia di medaglie, in quanto questo genera la spasmodica ricerca di nuovi pezzi ecc.
Questo è un bel "problema", ma è quello che forse potrebbe essere la chiave di volta. Oggi i commercianti, a parte pochissimi, nemmeno ci pensano ad osservare l'aspetto tematico del pezzo: pensano solo all'aspetto tariffario o storico-postale, per "mollare" il pezzo al postalista di turno. Eppure non sanno che potrebbero incrementare le vendite non di poco che solo fossero più attenti. Più offerta, maggiori acquisti, più voglia a creare collezioni: la trovo un'equazione che non fa una grinza.
P.S. per Salvatore: credo che Paolo intendesse di inviare prima, ai giurati, le due versioni, per aver un raffronto comparato su ciò che era prima la collezione e ciò che sta per diventare se segui il nuovo piano.