Si è svolto ieri a San Gavino Monreale (Su) una conferenza dal titolo "Testimoni della nostra storia: la comunicazione postale fra cronaca, storia e società" nell'ambito degli incontri della locale Università della terza età.
Relatore è stato il presidente dell'Associazione filatelica Garofalo di Cagliari dott. Giuseppe di Bella, conosciuto anche come giurato a livello nazionale, e, per essere una manifestazione in ambito non filatelico, ha avuto un notevole successo, con circa un centinaio di presenze.
E' stato il secondo incontro con i membri dell'Università della terza età, una grande famiglia, come definito dal presidente, ed ha illustrato i segreti della comunicazione postale agli intervenuti, confrontando il rigido protocollo utilizzato per le emissioni filateliche, con quello più blando messo nelle cartoline illustrate, che, a differenza dei libri di storia, raccontano con maggiore veridicità gli avvenimenti del periodo.
Posto ora qualche foto ad iniziare dal relatore, Giuseppe di Bella e dal presidente dell'Università della terza età prof. Salvatore Manno



La piacevole sorpresa è stata che i soci dell'Università, al termine della manifestazione, hanno organizzato in una sala attigua, una mostra di francobolli da loro raccolti e anche di cartoline della cittadina, che è stata la dimostrazione pratica di quanto abbiano apprezzato l'argomento. Posto una foto dell'interesse del pubblico presente e qualche oggetto da collezione, molto semplice, esposto

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Collezioni: San Marino - L'antica terra della libertà - Campioni europei e sudamericani : gioco, storie e curiosità - La civiltà nuragica -Annulli figurati della Sardegna- L'ave Maria cantata in lingua sarda

Ottima divulgazione.
La terza età è ricettiva. A quando la prima età?




sergio

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Sergio De Benedictis

che cosa ci fanno due annulli 49enni in Sardegna?!?

osservandoli meglio apprezzo i particolari del viso di Mazzini ed anche i Navigli.

Erano fra gli oggetti di proprietà dei soci dell'Università della terza età di San Gavino Monreale che sono stati esposti; ce n'erano anche altri, perciò immagino che qualcuno di loro abbia lavorato a Milano o dintorni e quando è andato in pensione è ritornato in Sardegna.

Da noi l'attaccamento alla terra è notevole e succede a parecchi che una volta che finiscono di lavorare tornano...... figurati che molti emigrati in Continente tornano regolarmente nel loro paese d'origine durante le vacanze.

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