Mi sono trovato in un gruppo di lettere viaggiate per via aerea prima della 2ª GM, tre lettere dal Mozambico alla Gran Bretagna con una, per me inconsueta, etichetta di posta aerea:

L'etichetta, che ha un identificativo M/13, oltre alle indicazioni sul modo di trasporto, ha l'indicazione in francese "Taxe perçue" e un importo annotato a mano in spazi predisposti per Fr. e c.
Questa lettera, del 18 luglio 1937, è affrancata per 1,75 escudos e ha l'indicazione manoscritta di 3,40 franchi (almeno così leggo). Le altre due, entrambe del 1936, sono invece :
una affrancata con 1,75 escudos, una tassa riscossa in etichetta di 42 centesimi e una indicazione manoscritta sulla busta 4g.
l'altra affrancata con 1,80 escudos, tassa riscossa di 84 cenntesimi e indicazione manoscritta sulla busta 10g.
Da un'analisi grossolana di questi tre pezzi sembrerebbe che i francobolli pagassero il porto di superficie (che probabilmente era di 1,75, con una affrancatura in eccesso di 5 centavos per la terza lettera) e che la sovrattassa di posta aerea fosse pagata in contanti e annotata sull'etichetta. Ma restano questi dubbi:
- mentre è evidente che 42 centesimi erano la sovrattassa fino a 5 grammi e che questa raddoppiava fino a 10, quello che leggo 3,40 non è un multiplo di 42 centesimi.
- perchè la sovrattassa per via aerea non era pagata con francobolli ed era indicata in franchi? Il trasporto era forse fatto da una compagnia francese e l'importo era pagato direttamente a loro?
So che non è un argomento tematico, ma spero ugualmente che qualcuno possa darmi qualche lume.
Michele Caso