Spero che siano migliaia i "Fabio" (e non solo) che amano l'Appia. Non sono io che ho mandato la lettera. Io vado solo a piedi sull'appia la bici ti fa perdere i particolari delle strutture e delle iscrizioni!
Per tornare alla lettera inviata al giornale il problema è molto più complesso di come può sembrare e l' esproprio non sarebbe una soluzione anche perchè c'è da dire che l' inglobamento di alcuni monumenti in proprietà private ha reso, è giusto dirlo, alcuni beni pubblici inaccessibili al pubblico ma li ha salvati dal degrato, dal vandalismo e dai furti che si sono perpetrati in maniera crescente negli ultimi 30 anni.
Il Parco archeologico dell'Appia esiste ed è una realta da anni e tanti altri progetti su miglioramenti e ampliamenti della zona parco sono stati presentati negli ultimi decenni quello che manca sono i fondi per realizzarli!
Il tratto in cui parla il mio omonimo nella lettera è tra l' VIII e XI miglio della via e sarebbe competenza per un tratto del comune Roma per un tratto di Ciampino e per un'altro tratto di Marino. Quanto costa mantenere un parco così vasto per ogni comune? Poi visto che l'accesso all' appia è libero e gratuito i comuni non hanno alcun rientro economico. Quindi si preferisce lasciarlo nel degrato e nell'abbandono piùttosto che recintarlo e far pagare un biglietto d' ingresso. Di tanto in tanto vengono stanziati dei fondi straordinari dalla regione ma sono sempre ben poca cosa rispetto alla necità che avrebbe una strada che ha monumenti antichi di 2300 anni!
fabio
