26 aprile 1986: Il disastro di Chernobyl
Uno dei disastri più preoccupanti della storia dovuto ad una serie di reazioni chimiche che ebbero luogo a causa della violazione dei protocolli di sicurezza ma anche della mala gestione e della cattiva progettazione della centrale: parliamo di Cernobyl, il cui reattore n°4 esplose tra l'1:23 e l'1:45 del 26 aprile 1986. L'esplosione generò una nube radioattiva che interessò Chernobyl, Ucraina, Bielorussia e Russia e che in breve tempo e in base alla direzione del vento investì anche l'Europa e l'America del Nord. Nel suolo si depositarono livelli allarmanti di Cesio-37: ad esempio a Pripyat, città ormai fantasma, i livelli di radioattività sono così alti che non ci si potrà vivere almeno per 25.000 anni. Gli effetti del disastro furono (e sono) molteplici: morti dirette, tumori, malformazioni. Il governo sovietico cercò di tenere nascosta la notizia ma tutta l'Europa venne a conoscenza di ciò che era accaduto grazie agli svedesi. In Svezia, infatti, i rilevatori avevano segnalato un'anomalo incremento dell'attività radioattiva e vennero fatti controlli minuziosi ai reattori, che risultarono perfettamente in sicurezza. A quel punto, dopo aver cercato la verità, la trovarono e -ovviamente- diffusero la grave notizia.
Il francobollo ucraino che vi mostro fu emesso nel 2016 per il trentesimo anniversario della tragedia di Chernobyl.
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