Gli idrocarburi si formano per la lenta decomposizione, soprattutto in ambienti anossici, di materia organica.
Naturalmente, tutta la materia organica può contribuire alla formazione di idrocarburi liquidi e gassosi, ma principalmente sono i microrganismi a farla da padrone. Perchè? Semplicemente perchè nei sedimenti si riscontrano miliardi di microfossili e molto meno altri organismi più grandi.
Non a caso, infatti, la "Micropaleontologia" (mia materia di tesi) è la disciplina più richiesta dalle società petrolifere quando vanno a selezionare un geologo per il proprio personale.
Di conseguenza, un buon annullo (sebbene molto recente) per questo passaggio è il seguente:
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Si tratta di un Foraminifero di ambiente bentonico appartenente alla famiglie delle Fusuline. Quella rappresentata nel francobollo e nell'annullo, la
Schwagerina carniolica, è una specie del Permiano inferiore, ma si conosce sin dal Carbonifero.
Conosco altri pezzi che rappresentano microfossili, ma si tratta di francobolli, per cui li trascuro per il momento.
In una ideale scala gerarchica, dopo i microrganismi, a contribuire maggiormente alla creazione di idrocarburi sono i vegetali, e in particolare quelli del Carbonifero (periodo che prende il nome proprio dalla enorme quantità di sedimenti contenenti carboni fossili). I vegetali riscontrabili sotto forma di fossili sono in gran quantità anche nei successivi periodi del Permiano, Triassico e Giurassico. Molto diffuso, in particolare, è il genere Ginkgo, del Giurassico:
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Infine, particolare attenzione occorre porre agli ambienti che, per loro conformazione, potevano essere adatti ad accogliere i resti organici che, morendo, cadevano sul fondo per poi essere ricoperti da nuovo sedimento.
Molto noto, in paleontologia e stratigrafia, è il giacimento di Messel, in Germania. Era un bacino fortemente depresso (come si vede dal sottostante annullo), derivante da una ravvicinata sequenza di fratture e faglie che gli avevano conferito quella conformazione. Tale ambiente chiuso era pressochè privo di ossigeno, e costituiva una vera trappola per tutti gli organismi che vi si approssimavano. Si ritiene che molti organismi siano morti in prossimità del lago in quanto sopraffatti da velenose esalazioni che si levavano nell'aria dalle acque. In tale ambiente così inospitale è evidente che la sostanza organica venisse subito attaccata dai batteri anaerobi tipici degli ambienti anossici, e che poteva non essere necessaria nemmeno la copertura di nuovo sedimento per avviare i processi di decomposizione organica. Comunque, di tutto ciò sono certo che trovi molto materiale in giro su Internet.
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