Cos'è un
QR Code?
Da Wikipedia:
Cita:
Un codice QR (in inglese QR Code, abbreviazione di Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici. Genericamente il formato matriciale è di 29x29 quadratini.
I QR Code, quindi, a differenza dei classici codici a barre presenti sui prodotti che acquistiamo ogni giorno e che possono contenere solo una sequenza di numeri, possono immagazzinare grandi quantità sia di lettere che di numeri. Le potenzialità sono pertanto enormi.
Per leggere un QR Code dobbiamo installare sul nostro smartphone una delle tante app gratuite disponibili nello store sia di Apple che di Android (giusto per ulteriore informazione, quella che ho io si chiama
Qr Barcode Scanner). Lanceremo quindi l'app e inquadraremo il QR Code. L'app, una volta decodificate le informazioni lette nel QR Code, ci reindirizzerà verso una pagina web classica o un video su YouTube o qualsiasi altro elemento testuale o multimediale presente su Internet e raggiungibile tramite un URL. Ad esempio: se inquadriamo un QR Code presente sulla pubblicità delle scarpe Paperinia pubblicata sulla rivista Topolinia, il nostro smartphone verrà reindirizzato sul sito web della Paperinia.
I QR Code già da qualche anno sono stati utilizzati sui francobolli per invogliare l'utenza ad approfondire certe tematiche. Ad esempio, l'Italia nel 2015 ha emesso un francobollo con QR Code per celebrare lo scudetto della Juventus. Inquadrando con l'app quel codice si veniva reindirizzati verso un video di approfondimento che mostrava i gol più belli e i momenti più importanti della stagione.
Quindi, se le aziende commerciali utilizzano i QR Code per invitare l'utente ad approfondire un certo argomento, perchè non farlo noi collezionisti nelle nostre collezioni?
L'idea che mi girava già da diversi mesi per la testa si è concretizzata nella nuova stesura della mia collezione sui Terremoti, in esposizione a Italiafil 2016 a Bologna da 21 al 22 ottobre. Ecco una pagina d'esempio.
Allegato:
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Come si può vedere, il QR Code occupa uno spazio di 3 x 3 cm, quindi talmente ridotto rispetto alla pagina da non poterlo considerare uno "spreco di spazio". Inquadrando il QR Code (potete farlo anche adesso, inquadrando lo schermo del vostro computer) in questione si viene reindirizzati verso un video su YouTube che consente di ascoltare l'audio dei terribili momenti del terremoto dell'Irpinia.
Chi legge non è obbligato a utilizzare il QR Code. Il codice è lì, disponibile, se si vuole approfondire l'argomento lo si inquadra con il proprio smartphone altrimenti no.
Però, il codice consente un approfondimento (filatelico o meno) che non si sarebbe potuto comunque inserire nel foglio della collezione se:
1) si tratta di un testo molto lungo, magari anche con immagini
2) si tratta di un elemento multimediale (audio o video)
Altri esempi? Immaginiamo di inserire un francobollo emesso per una speciale occasione; con il QR Code possiamo rimandare il lettore su Internet a leggere l'intero decreto di emissione. Oppure, immaginiamo di inserire un pezzo per un cambio di tariffa, o per il cambio di denominazione di un ufficio; il QR Code in questo caso ci rimanderà alla scansione del tariffario o del cambio di denominazione dell'ufficio riportato sul Regio Bullettino. E così via. E se il contenuto testuale, con immagini o con elementi multimediali non è presente su Internet, ce lo potremmo anche creare noi: con uno dei tanti strumenti gratuiti di creazione di pagine web e con uno dei tanti servizi che forniscono spazio web gratuito!
Le potenzialità sono infinite!
Filatelia 2.0? Molto probabilmente sì.
Ma in che modo possiamo crearci i nostri codici QR? E' davvero molto semplice. Sul web sono diversi gli strumenti che consentono la creazione di QR Code. Io uso questo:
http://www.the-qrcode-generator.comE' sufficiente incollare l'URL della pagina o del video che si vuole trasformare in QR Code e sulla destra, automaticamente, verrà generato il codice. Quindi, si salva l'immagine (io uso il formato PNG, molto versatile), e una volta salvata l'immagine la richiamiamo all'interno del nostro programma che utilizziamo per creare i fogli della nostra collezione. Davvero niente di più semplice!
Per sfatare qualche perplessità, posso ancora dire che il codice funziona anche dietro il vetro della vetrina espositiva (ho provato!) e vi invito a provare anche voi visitando l'esposizione a Bologna!
Infine, un invito alla moderazione. Come vedrete nella collezione esposta a Bologna, ho usato QR COde ogni tanto. Avrei potuto, se avessi voluto, inserire un QR Code ogni pagina, in alcuni casi anche più QR Code per pagina. La collezione a quel punto si sarebbe inflazionata eccessivamente, e questo va ovviamente evitato. Il QR Code, a mio avviso, va utilizzato solo quando serve, solo quando ritenete di voler condividere un approfondimento davvero importante per la storia che state raccontando nella vostra collezione.
Questo contributo verrà pubblicato anche sul prossimo Notiziario Tematico del CIFT.
Buon QR Code a tutti!
Marco Occhipinti