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L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione
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Autore:  Marco Occhipinti [ 16/10/2016 11:20 ]
Oggetto del messaggio:  L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Cos'è un QR Code?
Da Wikipedia:
Cita:
Un codice QR (in inglese QR Code, abbreviazione di Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici. Genericamente il formato matriciale è di 29x29 quadratini.

I QR Code, quindi, a differenza dei classici codici a barre presenti sui prodotti che acquistiamo ogni giorno e che possono contenere solo una sequenza di numeri, possono immagazzinare grandi quantità sia di lettere che di numeri. Le potenzialità sono pertanto enormi.

Per leggere un QR Code dobbiamo installare sul nostro smartphone una delle tante app gratuite disponibili nello store sia di Apple che di Android (giusto per ulteriore informazione, quella che ho io si chiama Qr Barcode Scanner). Lanceremo quindi l'app e inquadraremo il QR Code. L'app, una volta decodificate le informazioni lette nel QR Code, ci reindirizzerà verso una pagina web classica o un video su YouTube o qualsiasi altro elemento testuale o multimediale presente su Internet e raggiungibile tramite un URL. Ad esempio: se inquadriamo un QR Code presente sulla pubblicità delle scarpe Paperinia pubblicata sulla rivista Topolinia, il nostro smartphone verrà reindirizzato sul sito web della Paperinia.

I QR Code già da qualche anno sono stati utilizzati sui francobolli per invogliare l'utenza ad approfondire certe tematiche. Ad esempio, l'Italia nel 2015 ha emesso un francobollo con QR Code per celebrare lo scudetto della Juventus. Inquadrando con l'app quel codice si veniva reindirizzati verso un video di approfondimento che mostrava i gol più belli e i momenti più importanti della stagione.

Quindi, se le aziende commerciali utilizzano i QR Code per invitare l'utente ad approfondire un certo argomento, perchè non farlo noi collezionisti nelle nostre collezioni?
L'idea che mi girava già da diversi mesi per la testa si è concretizzata nella nuova stesura della mia collezione sui Terremoti, in esposizione a Italiafil 2016 a Bologna da 21 al 22 ottobre. Ecco una pagina d'esempio.
Allegato:
31.jpg
31.jpg [ 934.8 KiB | Osservato 6669 volte ]


Come si può vedere, il QR Code occupa uno spazio di 3 x 3 cm, quindi talmente ridotto rispetto alla pagina da non poterlo considerare uno "spreco di spazio". Inquadrando il QR Code (potete farlo anche adesso, inquadrando lo schermo del vostro computer) in questione si viene reindirizzati verso un video su YouTube che consente di ascoltare l'audio dei terribili momenti del terremoto dell'Irpinia.
Chi legge non è obbligato a utilizzare il QR Code. Il codice è lì, disponibile, se si vuole approfondire l'argomento lo si inquadra con il proprio smartphone altrimenti no.
Però, il codice consente un approfondimento (filatelico o meno) che non si sarebbe potuto comunque inserire nel foglio della collezione se:
1) si tratta di un testo molto lungo, magari anche con immagini
2) si tratta di un elemento multimediale (audio o video)
Altri esempi? Immaginiamo di inserire un francobollo emesso per una speciale occasione; con il QR Code possiamo rimandare il lettore su Internet a leggere l'intero decreto di emissione. Oppure, immaginiamo di inserire un pezzo per un cambio di tariffa, o per il cambio di denominazione di un ufficio; il QR Code in questo caso ci rimanderà alla scansione del tariffario o del cambio di denominazione dell'ufficio riportato sul Regio Bullettino. E così via. E se il contenuto testuale, con immagini o con elementi multimediali non è presente su Internet, ce lo potremmo anche creare noi: con uno dei tanti strumenti gratuiti di creazione di pagine web e con uno dei tanti servizi che forniscono spazio web gratuito!
Le potenzialità sono infinite!

Filatelia 2.0? Molto probabilmente sì.

Ma in che modo possiamo crearci i nostri codici QR? E' davvero molto semplice. Sul web sono diversi gli strumenti che consentono la creazione di QR Code. Io uso questo:
http://www.the-qrcode-generator.com
E' sufficiente incollare l'URL della pagina o del video che si vuole trasformare in QR Code e sulla destra, automaticamente, verrà generato il codice. Quindi, si salva l'immagine (io uso il formato PNG, molto versatile), e una volta salvata l'immagine la richiamiamo all'interno del nostro programma che utilizziamo per creare i fogli della nostra collezione. Davvero niente di più semplice!

Per sfatare qualche perplessità, posso ancora dire che il codice funziona anche dietro il vetro della vetrina espositiva (ho provato!) e vi invito a provare anche voi visitando l'esposizione a Bologna!

Infine, un invito alla moderazione. Come vedrete nella collezione esposta a Bologna, ho usato QR COde ogni tanto. Avrei potuto, se avessi voluto, inserire un QR Code ogni pagina, in alcuni casi anche più QR Code per pagina. La collezione a quel punto si sarebbe inflazionata eccessivamente, e questo va ovviamente evitato. Il QR Code, a mio avviso, va utilizzato solo quando serve, solo quando ritenete di voler condividere un approfondimento davvero importante per la storia che state raccontando nella vostra collezione.

Questo contributo verrà pubblicato anche sul prossimo Notiziario Tematico del CIFT.

Buon QR Code a tutti!
Marco Occhipinti

Autore:  debene [ 16/10/2016 12:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

:ciao: Marco,
ho letto con interesse il tuo intervento. Da par tuo come informatico hai fatto la pensata giusta.
Io personalmente sono favorevole ad ogni innovazione che possa portare una ventata fresca in questo
nostro mondo filatelico spesso ancora ancorato a vecchi schemi e vecchie direttive su come una collezione deve
essere composta.

Del resto come hai giustamento spiegato il QRCode è a tutti gli effetti parte integrante della didascalia ma al suo interno
può contenere molte più informazioni.

Tu sei giurato per cui penso ti sia già confrontato con altri tuoi colleghi sull'opportunità di inserirlo in collezione e sul fatto che venga accettato.

E' secondo me un mezzo che dato in pasto alla fantasia di noi tematici non può che dare un plus alla collezione.
Non dovrebbe però secondo me aggiungere o togliere niente al punteggio e deve poi secondo me essere aggiunto avendo
in mente che il giurato lo può tranquillamente ignorare.

Il limite è veramente dato dalla nostra fantasia: penso a collezioni di tematica sportiva, storica o geografica.
Tutto ovviamente con moderazione, ma a questo ci siamo abituati anche per tanti altre tipologie di oggetti che possiamo
inserire. Poi penso alle open dove ancor più ci azzecca.

Bellissima idea, complimenti ma soprattutto grazie di averla condivisa con noi e averci dato tutti gli strumenti per realizzarla.

:clap: :clap: :clap:

:ciao:

sergio

Autore:  Marco Occhipinti [ 16/10/2016 12:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Ciao Sergio, grazie dei commenti.
Intervengo subito per chiarire che il regolamento impone ai giurati di valutare solo ciò che è esposto nei quadri. Il QR Code è un approfondimento al di fuori della collezione per cui va a mio avviso totalmente ignorato ai fini della valutazione.
Personalmente lo vedo esclusivamente con un elemento divulgativo atto ad attirare l'attenzione del lettore e rendere più accattivante la collezione. Si tratta, secondo la logica che mi ha portato a utilizzarlo in collezione e a condividere i miei pensieri con il precedente intervento, di un modo per innovare un po' le nostre collezioni, rimanendo rispettosi delle regole ma fornendo nuovi spunti e motivi di approfondimento.
Al contrario, come ben sappiamo e come abbiamo ripetuto più volte, al di fuori delle esposizioni a concorso si può fare davvero ciò che si vuole.
:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  debene [ 16/10/2016 14:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Siamo sintonizzati!

:ciao:

sergio

Autore:  Maurizio Amato [ 16/10/2016 14:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Bravo Marco, :clap:
anch'io concordo con la necessita' di inserire un qualche innovazione nelle esposizioni.
Con le dovute limitazioni, il QR Code mi pare un quid pluris che possa arricchire l'attrattivita' delle collezioni,a concorso e non.
Maurizio

Autore:  Luciano Calenda [ 16/10/2016 15:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Naturalmente sono d'accordo su tutta la linea. Innovazione nel rispetto dei regolamenti (per le esposizioni a concorso) e innovazione spinta per tutto il resto.
Una cosa è certa: ci vuole moderazione e buon senso.
Bravo Marco. Grande idea.
Luciano
PS = Poi il quid pluris di Maurizio mi conforta perchè dovrebbe significare che sta lavorando alle strade romane...!

Autore:  Paolo Morandotti [ 16/10/2016 16:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Marco, complimenti: un'idea veramente interessante. Non pensavo che questo tipo di approfondimenti potessero essere ammessi già in collezione, ma se è così proverò a inserirne qualcuno nella mia collezione sul radioascolto: ho tonnellate di registrazioni audio e di informazioni accessorie che potrebbero essere collegate ai fogli.

Grazie per aver condiviso questa idea. :beer:

:ciao: :ciao:

Paolo

Autore:  Salvatore [ 16/10/2016 16:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

:clap: :clap: :clap:

Bravo Marco, è veramente un'idea innovativa, che potrebbe essere valorizzata specialmente fra i ragazzi che sono più bravi di noi ad utilizzare le ultime tecnologie.

Sarebbe bello se all'inizio della mostra venga pubblicizzato se ci sono collezioni con QR code per incuriosire i visitatori più giovani.

E' chiaro, come è stato già più volte citato, che per far accettare a concorso tale innovazione ci vuole una modifica dei regolamenti, ma penso che per questo ci vorrà più tempo.

Intanto quando vengo a Bologna, potrò fare anche io l'esperimento sulla collezione capostipite.

:ciao: :ciao:

Autore:  debene [ 16/10/2016 17:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

:ciao: Marco,
ho provato ad intercettare il code dallo schermo del PC con lo smartphone e direi che funziona. Mi rimanda al link di un file audio che una volta aperto presenta in primo piano una musichetta presumo della trasmissione radiofonica che dicevi tu e poi in sottofondo l'audio del terremoto.

Un bel risultato!

grazie

:ciao:

sergio

Autore:  Marco Occhipinti [ 17/10/2016 12:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Grazie a tutti per gli interventi e i commenti.

Non è necessario modificare alcun regolamento, Salvatore.
Come già specificato nei precedenti interventi, infatti, sottolineo ancora una volta che occorre usare molto buon senso e moderazione. Questo significa che (faccio un esempio, per chiarirci) in una collezione di 60 fogli non mi aspetto di vedere più di 2-3 QR Code, utilizzati solo se necessario e solo se davvero sono un reale approfondimento di qualcosa che nel foglio non può essere inserito. Se li inseriamo tanto per inserirli, tanto per far vedere che siamo bravi anche noi a usare la tecnologia, allora non va bene. Se non è chiaro, preferisco tornarci ancora un volta su questo concetto perché mai e poi mai deve passare l'idea che le collezioni adesso devono essere riempite di QR Code: mi raccomando!

Premesso ciò, quindi, non è necessaria alcuna modifica al regolamento, anzi, ciò sarebbe dannoso in quanto si "istituzionalizzerebbe" una pratica che con la filatelia poco o nulla c'entra.
Come dicevo, un giurato che si trova davanti 2-3 QR Code in una collezione da 60 fogli, semplicemente li ignorerà ai fini della valutazione. Così come il giurato di storia postale ignora il tariffario o il decreto o l'orario ferroviario che il collezionista inserisce nel proprio elaborato.
Al contrario, se il giurato si troverà davanti 20 QR Code in 60 fogli, allora penalizzerà il collezionista perché ha davvero sprecato troppo spazio che poteva invece essere utilizzato per mostrare francobolli, buste, interi e quant'altro. E quelle che esponiamo a concorso sono collezioni filateliche anzitutto, non perdiamo mai di vista questo.

Lo scopo dei QR Code è, per come la vedo io, solo ed esclusivamente quello di stare al passo con i tempi e di attirare persone davanti ai quadri, null'altro.
Quindi... molta, molta, moltissima moderazione!

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Marco Fagioli [ 17/10/2016 23:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Quasi quasi sfrutto la tua idea per una prossima esposizione (non a concorso) a cui parteciperò!!!! :D :D :D :D
Vi terrò aggiornati sulle impressioni del pubblico..!! ;) ;)
:ciao: :ciao:

Autore:  Pietro Mariani [ 05/11/2016 12:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Bella idea Marco ! :clap: :clap: :clap:

Per la tua idea mi viene in mente che si potrebbe mettere un QR Code sul primo o sull'ultimo foglio che indirizzi ad un sito (es. quello della Federazione o del CIFT ) dove trovare online la collezione esposta...
Che ne dici Marco ?


P.S.
Anch'io da un po' di tempo ho in mente una cosina (che è ancora tutta da impostare) ma,
non sapendo se riuscirò a realizzarla (occorre anche qui della tecnologia) al momento non vi svelo l'idea
(forse troppo futuristica...) .



:ciao: Pietro

Autore:  Luciano Calenda [ 06/11/2016 13:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Non ti preoccupare e vai Avanti: noi del CIFT siamo tutti un po' 'visionari'...
Luciano

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 15/11/2016 0:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

A Bologna abbiamo parlato di un'idea analoga sviluppata in Francia
Se ne parla nella riunione della Commissione Tematica Nazionale francese del 2014 (da pag. 3)
http://themafpt.online.fr/galerie/pdf/COMTHEM2014.pdf
citando la collezione sulla pubblicità di Francois Krol che ha già raggiunto Oro Grande internazionale ed ha ben 16 QR code su 128 fogli

Autore:  Marco Occhipinti [ 15/11/2016 10:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'uso dei QR Code nelle collezioni da esposizione

Giuro che non ne sapevo nulla, ma sono contento che l'argomento sia stato già affrontato e dibattuto oltralpe, segno che è valido.
:ciao: :ciao: :ciao:

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