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Francobollo nuovo o su busta ?
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Autore:  Vudienne [ 24/05/2010 10:56 ]
Oggetto del messaggio:  Francobollo nuovo o su busta ?

Ciao a tutti, Veronafil come al solito mi ha stuzzicato la passione per la mia collezione... vengo al dunque:

Ho un passaggio (secondo me importante) della mia raccolta in cui ho bisogno di inserire il CASTELLO DI WINDSOR. Si tratta di un documento "fuori soggetto" ma "in tema" in quanto la mia collezione parla di corse di cavalli, e nel parco del castello di Windsor fu costruito il primo ippodromo inglese.

Fino ad ora ho inserito questo pezzo inglese da 5 sterline (FOTO 1).
Allegato:
Commento file: FOTO 1
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Poi girando su internet mi sono imbattuto nelle serie delle colonie (FOTO 2)
Allegato:
Commento file: FOTO 2
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delle quali ho trovato una busta viaggiata (FOTO 3)
Allegato:
Commento file: FOTO 3
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Ha senso secodo voi inserire la busta? Perche l'annullo non ha nulla in tema e non aggiunge nulla a quello che già racconta il francobollo. Però vedo che le collezioni in esposizione sono piene di questi francobolli su busta

Autore:  Patrizia [ 24/05/2010 11:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Secondo me ( non esperta) ha sensissimo, sembrerebbe un tantino filatelica e mi accerterei che sia in tariffa ( magari lo è ) ma al posto di un francobollo io rischierei :ciao:
Vediamo che dicono gli esperti :ciao:

Autore:  Ezio B. Gorretta [ 24/05/2010 12:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

La busta proposta è senz'altro carina, non saprei se sia in tariffa, ma è un pezzo d'epoca e viaggiato in raccomandata, quindi potrebbe essere inserito al posto di un francobollo nuovo, dipende dallo spazio che hai a disposizione.
Ricorda che altri pezzi con il castello di Windsor sono gli alti valori inglesi emessi tra il 1955 e il 1967, il valore con il castello è quello da 1 sterlina, si tratta di pezzi difficilissimi se non impossibili da trovare su lettera in tariffa, capita di trovarli su telegramma o su etichetta per pacchi, in quanto all'epoca il valore facciale era molto alto. Tieni presente che le prime tre serie sono buone anche allo stato di nuovi, ci sono cinque tirature che differiscono per la filigrana o per la stamperia (puoi vedere un catalogo Staley Gibbons per i dati precisi).

:ciao:

Autore:  Marco Occhipinti [ 24/05/2010 12:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

A cosa serve un francobollo se non ad assolvere la tassa per spedire una corrispondenza? E' per questa ragione che in moltissime collezioni tematiche da esposizione trovi pezzi viaggiati, in quanto (secondo me) sono i pezzi più nobili e genuini attraverso cui parlare di filatelia.
Ciò non è sempre vero perchè, come ha già fatto rilevare Patrizia, a volte i pezzi viaggiati sono "filatelici", ovvero presentano una serie completa, con eventuale integrazione di tariffa al verso o in eccesso di tariffa.
Nel caso della lettera mostrata, personalmente non avrei alcun dubbio ad inserirla in collezione, e di certo sarebbe molto utile conoscere la tariffa dell'epoca per capire (e quindi inserire in didascalia) se la lettera in questione ha viaggiato in tariffa, in eccesso di tariffa (di quanto), o con integrazione di tariffa al verso (e di quanto).
La si potrebbe inserire anche senza indicazioni in merito, non sarebbe un errore che porta ad una penalizzazione, ma di certo il pezzo così non sarebbe ben descritto, quando invece una sua corretta descrizione farebbe comprendere al giurato che il collezionista ha studiato e compreso il pezzo, contribuendo così alle sue "conoscenze filateliche" (si chiama così il relativo parametro di valutazione nella scala dei punteggi).

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Vudienne [ 24/05/2010 13:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Chiarissimi... grazie a tutti.

Una cosa: avete idea di come muoversi per capire se una lettera è o meno in tariffa? Cioè esistono risorse in rete, oppure libri cataloghi, oppure contattare qualche collezionista straniero?
Voi come fate?

Autore:  Luciano Calenda [ 24/05/2010 13:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Non entro nel merito postal/filatelico dei tuoi quesiti.
Conosci già Paolo Padova? Ha una collezione sul 'cavallo' da medaglia d'oro (Corri, cavallo, corri) ed uno scambio di vedute ed opinioni con lui potrebbe tornarti utile.
Ciao.
Luciano Calenda

Autore:  Ezio B. Gorretta [ 24/05/2010 13:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Non è mai facile studiare le tariffe di paesi esteri, specie di piccole colonie come questa, si può provare in rete, ci sono tanti siti dove qualcosa si trova, io stesso ho alcuni tariffari di importanti paesi europei, ma non si può certo avere tutto....
Un piccolo commento del giurato: è certo che aggiungere ad una lettera lo studio della tariffa è un punto importante per la valutazione delle conoscenze filateliche, ma il buon senso quando giudico una collezione mi dice che se è giusto aspettarmi, e anche pretendere, che lo studio ci sia quando è un pezzo italiano, sarebbe troppo aspettarmi che ci sia per pezzi di piccoli paesi lontani, per cui non dirò mai che la mancanza della nota significhi basse conoscenze filateliche, ovvio che se c'è si tratta di un plus nelle conoscenze che è giusto riconoscere al collezionista. Così la penso io, se qualcuno ha altri commenti mi farebbe piacere leggervi.

:ciao:

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 24/05/2010 14:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Vudienne ha scritto:
Chiarissimi... grazie a tutti.

Una cosa: avete idea di come muoversi per capire se una lettera è o meno in tariffa? Cioè esistono risorse in rete, oppure libri cataloghi, oppure contattare qualche collezionista straniero?
Voi come fate?

Ne abbiamo parlato qui
https://www.cift.it/forum/viewtopic.php?f=18&t=647&hilit=tariffe

Io personalmente ho in caso tariffari di vari paesi ma ... non delle Fiji!
Si può anche ricorrere a qualche Forum filatelico estero (da secgliere in funzione dell'area geografica interessata) postando il pezzo e chiedendo lumi

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 24/05/2010 14:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Potresti provare a scrivere a loro:
http://www.pisc.org.uk/home.html

Autore:  Vudienne [ 24/05/2010 14:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Luciano Calenda ha scritto:
Non entro nel merito postal/filatelico dei tuoi quesiti.
Conosci già Paolo Padova? Ha una collezione sul 'cavallo' da medaglia d'oro (Corri, cavallo, corri) ed uno scambio di vedute ed opinioni con lui potrebbe tornarti utile.
Ciao.
Luciano Calenda


Si, conosco abbastanza bene Paolo Padova, e purtroppo ho anche visto la sua collezione (o per lo meno un estratto) dopo aver montato la mia. Dico "purtroppo" perche mi sono accorto che la prima parte dello schema della collezione e alcuni passaggi in particolare, sono praticamente identici. :|
Addirittura certe frasi del testo (evidentemente avevamo entrambi lo stesso libro di riferimento!!!)

Adesso mi trovo in difficoltà, perche se la espongo così com'è, sarei timbrato come "copione", ma non saprei proprio che altro filo logico dargli.

Autore:  Marco Occhipinti [ 24/05/2010 14:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Ezio B. Gorretta ha scritto:
Un piccolo commento del giurato: è certo che aggiungere ad una lettera lo studio della tariffa è un punto importante per la valutazione delle conoscenze filateliche, ma il buon senso quando giudico una collezione mi dice che se è giusto aspettarmi, e anche pretendere, che lo studio ci sia quando è un pezzo italiano, sarebbe troppo aspettarmi che ci sia per pezzi di piccoli paesi lontani, per cui non dirò mai che la mancanza della nota significhi basse conoscenze filateliche, ovvio che se c'è si tratta di un plus nelle conoscenze che è giusto riconoscere al collezionista. Così la penso io, se qualcuno ha altri commenti mi farebbe piacere leggervi.
Pienamente d'accordo con te, Ezio, come ho lasciato anche intravedere dal mio precedente messaggio. L'assenza delle note postali in merito alle tariffe secondo me non può (soprattutto per lettere di paesi così lontani a noi) portare ad una penalizzazione in Conoscenze filateliche. E' vero il contrario, invece: la loro presenza (proprio perchè sappiamo bene quanto può essere complicato e difficile andare a riscontrare le tariffe di un paese così lontano a noi) è nota di merito per il collezionista, perchè per trovarle ci avrà sicuramente sbattuto la testa.

:ciao: :ciao: :ciao:

Autore:  Luciano Calenda [ 24/05/2010 16:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Capisco il tuo dilemma ma la soluzione ci sarà senz'altro.
Basta un po' di fantasia ed un po' di coraggio.
Io sono stato sempre tacciato di averne troppa, almeno della prima...
Se vuoi, mandami privatamente il piano della tua collezione e vediamo se mi viene qualche idea rivoluzionaria...
Luciano
lcalenda@yahoo.it

Autore:  Vudienne [ 24/05/2010 17:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Luciano Calenda ha scritto:
Se vuoi, mandami privatamente il piano della tua collezione e vediamo se mi viene qualche idea rivoluzionaria...


La/ti ringrazio (non so come funziona sul forum, del tu o del lei?). Stasera lo butto giu, poi lo posto, eventualmente anche qui sul forum... non ho nessun segreto da nascondere, se qualcun'altro degli esperti mi da una mano... beh, ben venga!

Avevo anche pensato una cosa del tipo: ripercorrere la giornata del cavallo che partecipa ad una gara, dalla mattina quando si sveglia con tutto quello che ci va nel mezzo, l'alimentazione, l'allenamento, la nascita del puledro, il fantino, la corsa, gli scommettitori e via dicendo, divagando anche storicamente.

Ma il grosso problema della mia raccolta è che si tratta di TRE sport praticamenti diversi(galoppo, trotto e ostacoli). O meglio qualcosa in comune c'è, tipo l'allevamento e tutto il discorso sul cavallo in genere, ma per il resto credo sia quasi impossibile non fare capitoli separati.

Marco

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 24/05/2010 21:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Marco Occhipinti ha scritto:
Ezio B. Gorretta ha scritto:
Un piccolo commento del giurato: è certo che aggiungere ad una lettera lo studio della tariffa è un punto importante per la valutazione delle conoscenze filateliche, ma il buon senso quando giudico una collezione mi dice che se è giusto aspettarmi, e anche pretendere, che lo studio ci sia quando è un pezzo italiano, sarebbe troppo aspettarmi che ci sia per pezzi di piccoli paesi lontani, per cui non dirò mai che la mancanza della nota significhi basse conoscenze filateliche, ovvio che se c'è si tratta di un plus nelle conoscenze che è giusto riconoscere al collezionista. Così la penso io, se qualcuno ha altri commenti mi farebbe piacere leggervi.
Pienamente d'accordo con te, Ezio, come ho lasciato anche intravedere dal mio precedente messaggio. L'assenza delle note postali in merito alle tariffe secondo me non può (soprattutto per lettere di paesi così lontani a noi) portare ad una penalizzazione in Conoscenze filateliche. E' vero il contrario, invece: la loro presenza (proprio perchè sappiamo bene quanto può essere complicato e difficile andare a riscontrare le tariffe di un paese così lontano a noi) è nota di merito per il collezionista, perchè per trovarle ci avrà sicuramente sbattuto la testa.

:ciao: :ciao: :ciao:


Nella sostanza sono daccordo.
Qualche anno fa Giancarlo Morolli ha introdotto il concetto che una collezione fatta bene prende, per ogni voce di punteggio, l'80% dei punti. Nel caso delle conoscenze filateliche, quindi, 12 punti su 15 sono il livello raggiunto da una collezione che mostra varietà (come tipologia, periodo, area geografica ...) di materiale filatelico, descritto senza errori e con il livello di completezza che serve per classificarlo correttamente.
Per prendere più di 12 punti, bisogna eccellere: studi filatelici, nuove scoperte, pezzi assolutamente inconsueti, descrizioni complete delle tariffe soprattutto dei pezzi più complessi (raccomandate, assicurate, pezzi viaggiate per via aerea) possono essere tra gli elementi che consentono di raggranellare quei 3 punticini in più.

Tuttavia ... ancora troppo spesso collezioni anche di livello sono del tutto prive di queste informazioni, anche quando non sono difficili da trovare. Non solo le tariffe italiane, ma anche quelle dei principali paesi dell'Europa occidentale sono reperibili con non troppa difficoltà (ad esempio consultando un libricino della Michel che costa meno di 20 euro, Internationales Taschenbuch der Postgebühren, si possono trovare le tariffe di Germania, Francia, Svizzera, Austria ed USA).

Autore:  Salvatore [ 24/05/2010 21:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Vudienne ha scritto:

La/ti ringrazio (non so come funziona sul forum, del tu o del lei?). Stasera lo butto giu, poi lo posto, eventualmente anche qui sul forum... non ho nessun segreto da nascondere, se qualcun'altro degli esperti mi da una mano... beh, ben venga!

Avevo anche pensato una cosa del tipo: ripercorrere la giornata del cavallo che partecipa ad una gara, dalla mattina quando si sveglia con tutto quello che ci va nel mezzo, l'alimentazione, l'allenamento, la nascita del puledro, il fantino, la corsa, gli scommettitori e via dicendo, divagando anche storicamente.

Ma il grosso problema della mia raccolta è che si tratta di TRE sport praticamenti diversi(galoppo, trotto e ostacoli). O meglio qualcosa in comune c'è, tipo l'allevamento e tutto il discorso sul cavallo in genere, ma per il resto credo sia quasi impossibile non fare capitoli separati.

Marco


:ciao: Marco, ho letto il tuo problema e penso che l'idea che hai di impostare la collezione in modo diverso da una già affermata sia ottima; in effetti nella scheda di giudizio è prevista anche una voce "Innovazione" che penso dica tutto.
Te lo dico perché anch'io ho avuto lo stesso problema con il calcio, altro argomento molto inflazionato e ho dovuto cercare qualcosa di diverso. Non penso sia un problema trattare di tre sport diversi se riesci a trovare qualcosa in comune fra loro che ti porti a creare un discorso logico. La cosa migliore è vedere almeno una bozza del piano e di come intendi impostare la collezione e penso che un buon consiglio lo riceverai senz'altro.
:ciao: :ciao:

p.s. fra di noi si usa darci tutti quanti del "tu" e quindi puoi tranquillamente adeguarti

Autore:  Paolo Guglielminetti [ 24/05/2010 22:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Francobollo nuovo o su busta ?

Paolo Guglielminetti ha scritto:
Vudienne ha scritto:
Avevo anche pensato una cosa del tipo: ripercorrere la giornata del cavallo che partecipa ad una gara, dalla mattina quando si sveglia con tutto quello che ci va nel mezzo, l'alimentazione, l'allenamento, la nascita del puledro, il fantino, la corsa, gli scommettitori e via dicendo, divagando anche storicamente.


L'idea mi pare buona.
Altri hanno usato lo stratagemma parlando di un atleta, ma con protagonista il cavallo ancora non ho visto nulla!

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