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 Oggetto del messaggio: Le collezioni visibili nel sito ***
MessaggioInviato: 04/12/2011 9:57 
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Forse, sarebbe opportuno che le collezioni visibili sul sito, fossero accompagnate da alcuni elementi chiarificatori, del tipo :

° la collezione è stata esposta a concorso ( o se non lo e' stata );

° quale punteggio ha ottenuto;

° in che cosa si è aggiustata, da un livello di competizione all'altro, rispetto alle indicazioni
precedenti dei giurati.

Chiedo questi elementi chiarificatori perchè io costruisco la mia collezione ( competitiva)
facendo (spesso) riferimento agli elementi che compongono queste collezioni, ed a volte resto
perplesso sulle impostazioni che, non sempre, seguono un filo conduttore omogeneo sotto il
profilo regolamentare, sebbene quest'ultimo lasci diverse discrezionalità all'espositore.

A presto. :ciao:


Ultima modifica di Giulio Gallo Gallo il 04/12/2011 17:38, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/12/2011 13:01 
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Ciao Giulio,

hai certamente ragione, ma considera alcuni aspetti (che abbiamo considerato noi nel non inserire questi dati quando abbiamo iniziato a pubblicare le collezioni online):

- non è bello inserire il punteggio perchè poi sembra ci sia un discorso di "vetrina", di chi ha "preso" di più e di chi ha "preso" di meno; insomma, vorremmo evitare il confronto;

- le collezioni "storiche" sono ben distinte dalle altre perchè seguono dei canoni costruttivi/realizzativi e dei regolamenti che oggi sono ampiamente superati (per cronaca, entro oggi pubblicherò un'altra collezione "storica": se la vedi, per i pezzi che ci sono dentro e per la prolissità di alcune pagine quasi inorridisci); queste collezioni, però, le pubblichiamo primo per una "memoria storica" (fondamentale, presso qualsiasi società e civiltà), e secondo perchè, al di là dei tanti passaggi che oggi definiremmo errori, hanno uno sviluppo che, a volte, risulta interessantissimo e che può fornire tanti spunti per chi oggi sviluppa una tematica sullo stesso argomento

- le collezioni straniere vengono valutate da giurie decisamente diverse dalle nostre, e spesso anche (quando si tratta di esposizioni nazionali o confederate) con regolamenti diversi da quelli FIP; ne consegue che mai e poi mai potresti mettere a confronto una collezione esposta (esempio) in Uruguay con una collezione esposta a concorso in Italia; per la mia breve e ridotta esperienza, tra l'altro, posso anche dire con una certa obiettività che in Italia collezioniamo, esponiamo e valutiamo con criteri molto precisi, corretti e a volte anche rigidi e ristretti; questo per dire che, in linea assolutamente generale ed esemplificativa, una collezione che in Italia prende un Vermeil, altrove potrebbe prendere anche un Oro; se ciò che ho detto è vero, però, devo anche applaudire all'elevato livello qualitativo che c'è in Italia, con punte d'eccellenza come abbiamo anche visto alla recente Romafil

- in alcuni casi è proprio impossibile reperire certe informazioni (magari il collezionista, purtroppo, non c'è più e non abbiamo dati storici da consultare); rari casi, certo, ma è possibile

- può darsi che stia dimenticando ancora qualche altro aspetto

In conclusione, le collezioni online sono uno spunto, un invogliare al collezionismo da esposizione, un invito, ma non devono essere considerate "il verbo". Quando si ha un dubbio, meglio chiarirselo qui sul forum.
D'altronde, trascura un attimo il discorso delle collezioni online. Se tu vai ad un'esposizione dal vivo, e vedi una collezione tematica, la impari a memoria e riproduci a casa, sulla tua collezione, ciò che hai visto? Oppure non ne fai una tua elaborazione? E metti che poi quella collezione che tu hai visto dal vivo e che hai preso a modello va a prendere il diploma di partecipazione, tu hai realizzato la tua collezione prendendo a modello una collezione che ha preso 50 punti? Come vedi, lo stesso "rischio" c'è anche al di fuori delle collezioni online...

Buona domenica.
:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 04/12/2011 13:27 
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...Marco, ciao.

Mi basterebbe sapere quali collezioni hanno esposto a concorso da cui stralciare
le collezioni storiche (per ovvi motivi), perchè di certo qui è esposto il "fiore". e quindi mi basterebbe
per comprendere in linea di massima cosa è apprezzato, o cosa è tollerato.
Potrebbe non essere difficile da realizzarsi, e sarebbe di grande aiuto a me ed ai silenti che leggono come un teorico raffronto.

Basterebbe un asterisco.

Tieni conto che nelle conferenze filateliche che facciamo al circolo, in occasione di quella sulla tematica, al consiglio del conferenziere di vedere - vedere - vedere tante collezioni per capire
ho fatto un intervento ( con la testa a chi non puo' seguire il il circo itinerante delle esposizioni) che...c'è ne sono tante nel forum del CIFT


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MessaggioInviato: 04/12/2011 17:48 
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Devo dire sinceramente che non so quanto possa essere utile sapere che la collezione sia stata esposta a concorso o meno, dal momento che, non inserendo il punteggio o il livello di medaglia raggiunto (per i motivi sopra esposti), potrebbe benissimo accadere che una buona collezione non esposta a concorso sia migliore di una mediocre collezione esposta a concorso.
Comunque, vediamo se sia fattibile o meno.
Io vorrei sottolineare ancora una volta che, come è anche indicato nella premessa della sezione, che tutto ciò che è mostrato non è da prendere per "oro colato": tutti, ma proprio tutti, possono commettere degli errori, compreso (lo tiro dentro nel discorso perchè è un amico) Paolo Guglielminetti quando, al penultimo rigo dalla sua Introduzione a pag. 1, scrive "Questa collezione, attraverso utilizza francobolli..." (cosa avrà voluto dire? :D :lol: ).
:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 04/12/2011 21:22 
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Marco Occhipinti ha scritto:
Io vorrei sottolineare ancora una volta che, come è anche indicato nella premessa della sezione, che tutto ciò che è mostrato non è da prendere per "oro colato": tutti, ma proprio tutti, possono commettere degli errori, compreso (lo tiro dentro nel discorso perchè è un amico) Paolo Guglielminetti quando, al penultimo rigo dalla sua Introduzione a pag. 1, scrive "Questa collezione, attraverso utilizza francobolli..." (cosa avrà voluto dire? :D :lol: ).
:ciao: :ciao: :ciao:

:(
La pagina 1 la faccio sempre per ultima, questa volta nella notte prima di dover consegnare il CD ... la lucidità era scarsa

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MessaggioInviato: 04/12/2011 22:42 
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Grazie al pronto aiuto di Paolo, più veloci della luce, abbiamo inserito una colonna a destra in cui è indicato se quella collezione ha raggiunto una valutazione di medaglia almeno d'Oro in un'esposizione Nazionale a concorso. Ciò naturalmente solo per le collezioni italiane e solo per le collezioni recenti (non ha senso indicarlo per quelle "storiche", per i motivi già spiegati).

http://www.cift.it/modules.php?name=Gallery

:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 04/12/2011 23:39 
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Marco Occhipinti ha scritto:
Grazie al pronto aiuto di Paolo, più veloci della luce, abbiamo inserito una colonna a destra in cui è indicato se quella collezione ha raggiunto una valutazione di medaglia almeno d'Oro in un'esposizione Nazionale a concorso. Ciò naturalmente solo per le collezioni italiane e solo per le collezioni recenti (non ha senso indicarlo per quelle "storiche", per i motivi già spiegati).

http://www.cift.it/modules.php?name=Gallery

:ciao: :ciao: :ciao:


:clap: :clap: :clap:

Mi sembra proprio una buona idea che può sicuramente aiutare a prendere da esempio le collezioni esposte sul forum, specialmente per chi non ha occasione di partecipare direttamente alle esposizioni.

Aggiungo, a titolo personale, che per me vale solo per alcune collezioni, dato che per le esposizioni a cui ho partecipato chi ha raggiunto la medaglia d'oro lo sapevo già

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 05/12/2011 12:15 
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Grazie all'intervento di Salvatore che certifica la buona idea.

Infatti, chi per una ragione o per l'altra, non puo' seguire da vicino le varie
esposizioni, puo' avere questo punto di riferimento (utile) nel forum dedicato
alle collezioni.
In fondo, siamo nell'era della globalità, che si attua in pieno con questa
indicazione assolutamente tempestiva, grazie a Marco e Paolo.

E' pur vero che il giudizio della giuria "x" puo' discostarsi da quella "Y" ma,
cio' è relativamente importante, considerato che in una esposizione a
concorso "ognuno deve essere consapevole che sono diversi le variabili
di giudizio".

Al riguardo, pongo una (prima) perplessità : che senso ha la descrizione noiosa
-in una collezione tematica- di un pezzo assolutamente chiaro nella sua descrizione filatelica,
quale descrivere una prefilatelica partita da...(bollo chiarissimo) segnata con
segno di tassa di...(espresso in chiaro dall'ufficiale postale, sul verso)!?
Considerato che le descrizioni filateliche sono (spesso) una mera operazione di copiato,
rispetto al valore assoluto della costruzione tematica di una storia mentre è
utile la descrizione della tariffa, proprio ed anche perchè un pezzo in tariffa
ha la sua importanza rispetto ad un pezzo che non lo è...( o lo è con un di
fetto tarifarrio tassato, o con un eccesso tollerato (penso al 20 imperiale
sugli atti giudiziari nel 46, la cui tariffa era 19 lire, e per motivi "pratici"
l'ufficiale giudiziaro usava, appunto il 20 lire)

Ma altri punti "relativi alle conoscenze filateliche" vi sembrano o no obsoleti?

Tranne che, per uno sparuto gruppo di pezzi, in cui la necessarietà sia chiara è
obiettiva ( potrei stilarne l'elenco).

Dico cio' perchè a me è stato scritto sul referto :) della giuria : " descrivere
i pezzi filatelici quando occorre."...
E quando occorre ??

Saluti.


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MessaggioInviato: 05/12/2011 18:26 
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Cita:
Al riguardo, pongo una (prima) perplessità : che senso ha la descrizione noiosa
-in una collezione tematica-

Non sono una grande esperta ma quando faccio le mie tematiche mi metto, o almeno ci provo, nell'ottica di chi non ne capisce niente, sia per quanto riguarda l'argomento tematico, sia per la parte filatelica, così penso che il pezzo debba essere spiegato quando non è proprio esplicito, e una prefilatelica non è per forza capita da chi non ne ha mai vista una.
Secondo me comunque non fa male una spiegazione in più, magari minima e discreta, anche se poi qualcuno ti dirà che non serviva.
E sempre secondo me è giusto imparare, guardare, prendere d'esempio ma non esageriamo, il bello della tematica è proprio la nostra fantasia e libertà di espressione entro le regole del gioco.
Solo la mia opinione :ciao:


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MessaggioInviato: 05/12/2011 23:02 
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Giulio Gallo Gallo ha scritto:
Dico cio' perchè a me è stato scritto sul referto :) della giuria : " descrivere
i pezzi filatelici quando occorre."...
E quando occorre ??

Saluti.

Impossibile farne un elenco completo, ma la corretta indicazione è quella di Patrizia, le diciture filateliche servono per i pezzi per cui quando chi vede la collezione può non avere immediata comprensione, ad esempio tipicamente:
- tariffe particolari (ad eccezione cioè della lettera 1° porto e della cartolina)
- prove e saggi (distinguendole in modo appropriato)
- servizi postali particolari attestati da relativi annulli o bolli (es. posta militare, posta viaggiata su treni o piroscafi ecc.)
- interi postali illustrati lato veduta
- interi di franchigia militare
- franchigie, esenzioni, tariffe ridotte
ecc. ecc.

Non c'è nulla di particolarmente noioso, ma solo la necessità (il piacere) di fare un po' di ricerca. A volte, tra l'altro, grazie a questo si scopre che il pezzo non è in tariffa, o addirittura "costruito". O, lato positivo, che è una delle prime o ultime date di un certo annullo, ad esempio ...

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MessaggioInviato: 05/12/2011 23:31 
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Paolo Guglielminetti ha scritto:
...O, lato positivo, che è una delle prime o ultime date di un certo annullo, ad esempio ...
Assolutamente vero, come quando scoprii quasi per caso che l'ambulante che ho a pag.74 della mia collezione e che pagai la ridicola cifra di 6 Euro è al momento la prima data nota di quell'importante bollo.
:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 06/12/2011 6:50 
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Impossibile farne un elenco completo, ma la corretta indicazione è quella di Patrizia, le diciture filateliche servono per i pezzi per cui quando chi vede la collezione può non avere immediata comprensione,

si, certo, d'accordissimo col tuo specificare i pezzi da descrivere (non dimenticare che ho la cultura dello storico postale) è proprio questo l'elenco che avrei potuto stilare per pronto accomodo

Non c'è nulla di particolarmente noioso, ma solo la necessità (il piacere) di fare un po' di ricerca. ...

Non ho mai scritto che queste ricerche siano noiose, ma ho citato il caso di una prefilatelica
con timbro di partenza e segno di tassa, perchè la prefilatelica è assimilabile al primo porto di una lettera il cui costo tariffario, per lo piu', era pagato a destino e quindi questa è una mera
operazione di copiato (non dico mai a mio parere, perchè sarebbe umiltà pelosa, visto che
scrivo -parlo- a titolo personale).

Visto che ci sei, ma in qusto caso per mia curiosità: quando nelle collezioni
esposte nel sito alla data, vedo il campo nella forma ... gg/mm/aaaa...a che serve?
Non basterebbe citare il solo anno? considerato che il periodo tariffario era quasi sempre
piuttosto esteso e, semmai quella forma di data potrebbe essere citata nel caso di primo
o ultimo giorno tariffario?


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MessaggioInviato: 06/12/2011 7:17 
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Iscritto il: 08/07/2011 15:15
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Località: Palermo
In sostanza trattandosi di collezioni tematiche, le descrizioni filateliche dovrebbero avere
una minore importanza ed una assai piu' lieve descrizione perchè essa - anche esteticamente -
impegna righi, spesso piu' corposi, in nome di conoscenze filateliche che mi appaiono più appropriate per una categoria diversa da quella tematica.

Il racconto della storia è la parte nobile della collezione, ed il visitatore è piu' interessato
a questa, mantre al giurato il compito di penalizzare l'introduzione di pezzi filatelici, o fuori tariffa, o inappropriati dal punto di vista regolamentare per questa sezione.

Il dibattito in questa sede, se così vogliamo chiamarlo, dovrebbe essere un contradditorio
volto a tendere - laddove sia possibile - a modificare le regole e non a giustificarne l'esistenza,
inconsiderazione che, anche nel settore filatelico, il cambiamento di approccio è progresso e cambiamento.


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MessaggioInviato: 06/12/2011 17:24 
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Iscritto il: 02/03/2008 19:32
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Hola

Il testo filatelico è molto importante nella mia collezione The Scouting Adventure. I collezionisti e le giurie non conosciamo tutti gli aspetti della filatelia. Specialmente le giurie straniere. [color=#0040FF]Son i testi in azzurro.[/ color]Por tanto, il collezionista deve indicare le caratteristiche principali del pezzo. Il testo descrive unicamente queste caratteristiche speciali. Per esempio, la franchigia della Parrocchia di Cassalbuttano.
Allegato:
3.11 2.jpg
3.11 2.jpg [ 42.01 KiB | Osservato 9106 volte ]

Ma il testo può mostrare un'investigazione particolare del collezionista. Per esempio, le interessanti variazioni delle differenti tariffe francesi di 1947. Tutti i collezionisti e giurie francesi conoscono queste tariffe di 1947? Non lo credo. In conseguenza, il collezionista deve spiegarlo correttamente.
Allegato:
6.09.jpg
6.09.jpg [ 51.42 KiB | Osservato 9106 volte ]


Credo che le collezioni tematiche devono spiegare bene i suoi aspetti filatelico.

Mi scuso per l'uso di un traduttore automatico :roll: :roll:

:ciao: :ciao:


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MessaggioInviato: 06/12/2011 23:06 
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Concordo con le osservazioni Tanis.
Convengo con Giulio che le descrizioni tematiche debbano essere il cuore della parte scritta, del resto si usa un caratterer più grande e sono in genere preponderanti come estensione.
Sulla osservazione specifica, è vero che l'indicazione della data completa non è indispensabile, a meno che non si debba indicare la durata del trasporto tra partenza ed arrivo, o che si tratti una prima / ultima data nota. Il fatto che non sia indispensabile non indica che sia da cassare, visto che lo spazio occupato in più è minimo.

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MessaggioInviato: 07/12/2011 7:27 
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Iscritto il: 08/07/2011 15:15
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Paolo Guglielminetti ha scritto:
Concordo con le osservazioni Tanis.
Convengo con Giulio che le descrizioni tematiche debbano essere il cuore della parte scritta, del resto si usa un caratterer più grande e sono in genere preponderanti come estensione.
Sulla osservazione specifica, è vero che l'indicazione della data completa non è indispensabile, a meno che non si debba indicare la durata del trasporto tra partenza ed arrivo, o che si tratti una prima / ultima data nota. Il fatto che non sia indispensabile non indica che sia da cassare, visto che lo spazio occupato in più è minimo.


Premesso che, grazie a questo forum, sto crescendo per competenza aggiungo che
il metodo dei caratteri piu' grandi per descrivere la parte tematica puo' essere sostituito
dal carattere corsivo, in luogo di una maggiore dimensione del carattere e ne guadagna
in termini estetici proprio perchè siamo in tematica (chiamata la storia) e come
racconto raccontato filatelicamente, l'uso del corsivo in letteratura è metodo obbligato
giacchè in un libro narrante non esistono i caratteri più grandi ma, semmai, il corsivo o
il tondo con la stessa dimensione di carattere.

Anche le date, se riportate non in maniera essenziale, sono superflue e se cassate nella
forma gg/mm/aaaa, dimostrano un'essenzialità che favorisce la fluidità di letteratura
(non è forse il piano della collezione l'asse portante di una collezione?) e la sintesi
è l'arte del sapere che si fa essenziale e semplice.

Continuo a insistere che la consistenza di 20 punti al riguardo delle conoscenze filateliche
dovrebbe essere la sommatoria della varietà dei pezzi presentati nel loro supporto, limitata
all'essenziale e/o al necessario nella descrizione del pezzo.

Si dice che certi confrati delle confraternite laiche, siano dei preti mancati, non vorrei che
un tematico si senta incosciamente un mancato espositore storico postale o di filatelia
tradizionale. :D

Saluto Tanis, per il suo bell'intervento, e ringrazio Paolo per la sua replica.


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MessaggioInviato: 07/12/2011 7:39 
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Giulio Gallo Gallo ha scritto:
Paolo Guglielminetti ha scritto:
Continuo a insistere che la consistenza di 20 punti al riguardo delle conoscenze filateliche
dovrebbe essere la sommatoria della varietà dei pezzi presentati nel loro supporto, limitata
all'essenziale e/o al necessario nella descrizione del pezzo.

Per avere un riferimento armonizzato dobbiamo rifarci al regolamento, che ricorda come vari elementi contano: la varietà e l'equilibrio dei pezzi presentati (purché pertinenti) inclusa la presenza di pezzi inconsueti, la genunità postale (privilegiando ad es. i pezzi viaggiati e in tariffa, ed evitando "invenzioni" filateliche com rosse usate per annullare francobolli, annulli speciali apposti su cartoncini non affrancati ecc.), e le descrizioni (il regolamento dice "la pertinenza e la correttezza dei commenti filatelici, ove necessari"). A ciò si aggiunge la presenza o meno di "studi filatelici".

Cita:
Si dice che certi confrati delle confraternite laiche, siano dei preti mancati, non vorrei che
un tematico si senta incosciamente un mancato espositore storico postale o di filatelia
tradizionale. :D

L'importante è restare espositori di filatelia.

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Cita:
Si dice che certi confrati delle confraternite laiche, siano dei preti mancati, non vorrei che
un tematico si senta incosciamente un mancato espositore storico postale o di filatelia
tradizionale. :D
[/quote]
L'importante è restare espositori di filatelia.[/quote]

......o per dirla in altro modo, l'importante e' che i tematici diventino un po' di più storico postali e gli storico postali un po' piu' tematici!

:ciao:


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