Nel numero di Giugno di Cronaca Filatelica mi ha particolarmente colpito la parte finale della rubrica Filgiovani curata da Nino Barberis
L'ho scansionata per praticità
Nino affronta in maniera diretta e "tagliente" un argomento delicato che penso sia molto diffuso in tutta Italia.
Ognuno è libero di fare ciò che crede e di collezionare come gli pare ma queste "finte iscrizioni" mi sembrano davvero troppo
Chiedo a voi amici del forum , titolati e non , cosa ne pensate a riguardo
Attilio

Cosa si può dire ..... che se le cose continuano così quel circolo, salvo che qualcuno dei giovani inizi a collezionare, chiuderà i battenti non appena gli anziani passeranno a miglior vita.

Lo penso per esperienza diretta, perché nell'associazione in cui sono stato 30 anni prima di trasferirmi ad Alghero, la mancanza di ricambi ha fatto chiudere il circolo quando la quasi totalità dei membri del direttivo, tutti molto anziani, sono deceduti.

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Non ho idea di quanto sia diffuso il "fenomeno", certo però che c'è da riflettere...

Per farlo in maniera spero obiettiva, cerco di indossare per un attimo i panni del 70enne.
Sono un buon filatelista, ho avuto le mie soddisfazioni, ne so molto della storia postale della mia provincia, ho casa piena zeppa di materiale.
Ho due alternative, visto che ai miei potenziali eredi dei francobolli non interessa un ciufolo:
1) cerco di vendere il più possibile, sfruttare la situazione del mercato, ottenere le mie soddisfazioni personali (ho comprato a 1 e vendo a 10), e con i soldi farmi il giro del mondo;
2) cerco di individuare dei giovani, anche al di fuori della mia provincia, da "mettere sotto braccio", instradarli, condividere con loro la mia cultura filatelica.

Del 70enne n.1 non rimarrà alcuna traccia; del 70enne n.2 se ne continuerà a parlare anche dopo la sua inevitabile scomparsa.
Allora, dove sta la differenza?
Sta nella lungimiranza, secondo me.
Il 70enne n.1 non è lungimirante, ma ancor più non è nemmeno un filatelista, perchè di cultura filatelica non ha, non fa, e non da nulla: pensa solo ad accaparrarsi due foglietti dei diciottenni per "farci i soldi". La filatelia è questa? E' "farci i soldi"? Rispondete a questa semplice domanda, ed avrete la risposta al trafiletto riportato da Attilio.

Naturalmente, solo il mio pensiero.

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Ti posso solo aggiungere che del vecchio circolo di cui parlavo, solo n. 1 settantenne ha seguito la soluzione n. 2, cedendo la sua collezione ad un giovane che possa continuarla.

Gli altri hanno seguito la soluzione n. 3, non prospettata da te:
- non hanno venduto nulla e quando sono morti ritengo che i parenti la collezione se la siano tenuti per ricordo, dato che le collezioni non si sono più viste in giro; con ciò le collezioni non vengono più esposte e il lavoro è stato disperso.
Lo so che non ci posso fare nulla, ma conoscendo le collezioni che venivano esposte, mi dispiace non poco.

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Caro Attilio,
mi chiedi cosa ne penso, la prima cosa che mi viene in mente è che si tratta della solita e ben conosciuta furbata all'italiana, che ovviamente non ha niente a che fare con la promozione della filatelia verso i giovani.
Piacerebbe molto anche a me che ci fossero tanti filatelisti del tipo che Marco chiama "del numero 2", vale a dire che vercassero di incoraggiare i giovani a collezionare facendo loro capire quanto può essere divertente ed appagante. Non mi si venga a dire, per favore, che ai giovani non interessano i francobolli, visto che in paesi molto vicini a noi, primi tra tutti Spagna e Francia, i giovani collezionano, ce ne sono tanti, e fanno anche collezioni da concorso che spesso non hanno molto da invidiare a quelle degli adulti. Solo che lì le federazioni lavorano da anni per lo sviluppo della filatelia tra i giovani, sono supportate con mezzi finanziari notevoli dalle poste e nei circoli gli adulti di solito non si preoccupano di rifilare ai giovani qualche patacca ma fanno un lavoro umile e continuo di monitori, il ruolo più difficile ma anche il più importante per far sì che i giovani, dopo avere iniziato, continuino e siano sempre più motivati e soddisfatti.
Se non lo vogliamo capire, becchiamoci tutti i Montecitorio e Diciottenni futuri e non lamentiamoci, ce li meritiamo!

Caro Ezio, sono d'accordo su tutto, ma soprattutto con questo passaggio del tuo messaggio:

Penso, difatti, che le "istituzioni" possono metterci tutti i mezzi finanziari e la buona volontà che vogliamo, ma se il lavoro non viene svolto alla base non ci sono strumenti che tengano.
Secondo me.
Ad esempio, tanto per fare un nome, Mariagrazia De Ros lavora, con i mezzi che ha, per diffondere la filatelia tra i giovani; si fa promotrice di iniziative e di invii promozionali nelle scuole; eppure, quando i progetti vengono svolti, pochissimi le fanno sapere come è andata, come replicare migliorando una seconda volta, etc...: in che modo Mariagrazia, che in questo caso rappresenta una delle istituzioni, la FSFI, può dare seguito alle iniziative se non vi è un feedback di ritorno?
Non voglio fare l'avvocato di nessuno, però questo semplice esempio mi sembra lapalissiano: non solo le iniziative non vengono promosse dalla base, ma addirittura la base non si preoccupa nemmeno di collaborare quando è l'istituzione che promuove l'iniziativa?

Mumble mumble...

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Verissimo, il grave è che la base non si rende conto che la diffusione della filatelia tra i giovani è l'unico modo per continuare nel tempo il nostro hobby (e se proprio volessimo essere egoisti, anche per avere qualche chance di vendere i nostri francobolli tra qualche decennio..... però io a questo non voglio pensare...).

Prima di tutto un caloroso buongiorno a Marco ed Ezio (e a tutti i visitatori di questo forum.)
Li ringrazio innanzi tutto per avermi permesso di condividere quello che è l' unico "punto nero " della mia attività di promotrice della filatelia tra i giovani .
Io lo faccio soprattutto utilizzando il web perchè lo ritengo, se ben usato, uno strumento validissimo di informazione, ma purtroppo devo confermare che i riscontri del lavoro che caparbiamente viene portato avanti nelle scuole da molti Circoli in giro per l'Italia non sono molto numerosi. Ed è un peccato, perchè nell'epoca della comunicazione globale in cui viviamo, qualcosa di non divulgato è come se non fosse mai esistito.
Io, naturalmente ho cercato di " smuovere un po' le acque"
http://www.fsfi.it/filatelia-scuola/forum.htm
qualcosa si muove per un po', ma poi ...
Ad ogni modo non mi arrendo di certo. Credo troppo in quello che faccio e poi sono ... testanda.
Buona giornata a tutti
Mariagrazia

Scusate il refuso , non sono "testanda" ma " testarda " e non poco !!!!
Di nuovo buona giornata

Mariagrazia

Cara Mariagrazia,

avevo letto la tua lettera aperta ai Delegati regionali che è riportata nel link da te citato, e proprio alla lettura di quella lettera mi riferivo quando riportavo il tuo esempio qualche messaggio più su.

Purtroppo, sul "punto nero" da te citato, non credo ci sia soluzione: sarebbe bello che ad ogni promozione ci fosse un feedback di ritorno, ma essendoci di mezzo l'uomo sappiamo bene che ciò non averrà mai al 100%; e, tuttavia, non credo sia un problema legato al mondo della filatelia o della scuola, credo sia un problema generalizzato italiano (non sono filostraniero, ma le cose vanno dette) con il quale è difficile combattere.

Parlando a ruota libera, e leggendo da anni discorsi sui giovani, a volte mi viene da pensare in maniera brutale, del tipo "se il giovane si vorrà avvicinare alla filatelia, lo farà di sua iniziativa, punto". Tuttavia, inizio ad avere sempre meno pensieri del genere, perchè oggi le cose sono diverse da 10-20 anni fa: oggi non vi è nemmeno il sentore che il francobollo serva a spedire una busta. Senza aprire un nuovo capitolo sul quale ci potremmo sprecare a scrivere, è indubbio che il giovane di oggi, abituato a comunicare con gli altri via Internet (email, chat, forum) e abituato a non avere l'esigenza di spedire una lettera, non potrà mai, nemmeno per sbaglio, avvicinarsi al francobollo.
Allora è giusto che sia la filatelia a "scendere" (io utilizzerei a "salire") sullo stesso piano, utilizzando gli stessi mezzi.
Ecco perchè ritengo fondamentale l'uso di questo e di altri forum, dei siti informativi, con tante immagini e tante informazioni: il giovane, prima o poi, in una sua ricerca su Google, c'andrà a sbattere contro una pagina web che contiene un'immagine di un francobollo.
Solo così, secondo me, c'è la speranza che qualcuno sappia 1) che esistono i francobolli 2) che con essi si racconta una storia.

Spero di non essere stato troppo filosofico

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Carissimo Marco,
non sei stato "filosofico" ma soltanto realista !!!
Grazie del tuo aiuto prezioso

Mariagrazia

Aggiungo, a quanto detto sinora ed a suo supporto, l'elenco di alcune parole chiave che sono state digitate sui motori di ricerca nel mese di giugno 2008: con queste parole, tra i risultati, è venuta fuori una pagina web (sito o forum, non ha importanza) del sito del CIFT, e pertanto abbiamo ricevuto una visita al sito o al forum.

creature fantastiche
idradilerna
vampiro chirottero
la veloce piroscafo postale
lucrezia panciatichi
alea tracta significato
artemetro roma
autore pittogrammi pechino
avatar raffiguranti atletica leggera
barnard christian il primo trapianto cardiaco
bartolomeo lucrezia panciatichi
buffetti raccoglitore a3
busto marmoreo di costanza buonarelli
caducei per farmacia
calamari giganti cospirazione
canaro garbatella
canova danzatrice con cembali
canzone caruso di lucio dalla e analisi testuale
cartone animato mostro marino
centro sul vampirismo america
che dimensioni hanno un foglio a3
come visualizzare foglio a quadretti formato a 4
creature fantastiche nordiche
creature mitologiche
dal piazza bologna al palazzetto dello sport dell'eur roma
esempio di stampa del 5% su una pagina a3
eur palalottomatica piazzale nervi roma da tiburtina metropolitana
figura mitologica metà  uomo metà  donna
figura mitologica norvegese
fogli a3+
foglio a4 normale grammatura
foto pegaso cavallo alato
fraticappuccinimessina
giochi di vampiri che succhia i sangue
idra risorgera' dalle ceneri
il ponte sullo stretto.jpg
il simbolismo e la donna vampiro
il vampiro nella letteratura inglese dell'800
immagini unicorno pegaso fenice
istituti di suore vicino palazzo palalottomatica piazzale nervi
istituto suore eur vicino palalottomatica
la chimera figura mitologica
la storia dell'ogopogo
le cortigiane nell'arte
le tre grazie nell'arte
limiti pagina formato a3
locomotiva a vapore borsig
mastodonte dei giovi
materiale soldi
merano-malles pista ciclabile
metro roma eur palasport
mito della romanità
nomi di vampiri famosi
origini della letteratura vampiresca
palazzo palalottomatica roma zona eur piazzale nervi
palazzo palalottomatica
paolo caliari national gallery
parmigianino ebe
perchè i fogli a4 sono di queste dimensioni
pittogrammi ginnastica
raccoglitori buffetti per fogli a3
racconti di vampiri
rappresentazione grafica sistema solare
rievocazioni saalburg
rimorchiatore polifemo
san rocco protettore dei cani
sassari processione san pietro in silki 1 giugno 2008
scrivere formato a3
septemviri epulonum
sitmar stemma
stampa a4 in a3
terremotate
tesi nastro azzurro
traduzione in italiano della versione greca:l'idra di lerna
ufo fotografie e rappresentazioni antiche
unicorno mitologia
vampiri a venezia
vampiri italiano la testa
vecchio ponte mammolo
versione di latino un serpente mostruoso
vittore carpaccio cerere


Come vedete, si tratta di parole chiave che nulla hanno a che fare con la filatelia, ma avendo in qualche modo trattato, o anche solo accennato, questi argomenti sul sito o sul forum, tra i risultati della ricerca sono uscite fuori anche una o più pagine del CIFT.

Ora... mi piace pensare (e credo di non discostarmi tanto dalla realtà) che queste persone non avessero in alcun modo preventivato di andare a cercare un francobollo sull'argomento della propria ricerca, però l'hanno trovato, l'hanno visto.
Non penso affatto che queste persone rimangano "folgorate sulla via di Damasco" e diventino quindi dei filatelisti: però mi è ampiamente sufficiente pensare che, tramite le nostre pagine, abbiamo diffuso il concetto di filatelia come approfondimento, storico, scientifico, o quel che più vi aggrada.

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