Ho seguito anche io quell'asta, questa settimana: ce l'ho avuta in osservazione non con lo scopo di fare un'offerta ma giusto per curiosità.
Secondo me, la risposta alla domanda di Pietro è duplice, ed è: si, ha fatto un affare; no, non ha fatto un affare. Mi spiego.
Ha fatto un affare se vedi l'asta sotto l'ottica che ha già ben espresso Luciano: difficilmente capita di avere per le mani una collezione d'annata, per cui il piacere di sfogliare le pagine d'album con il lavoro di un collezionista fatto 50 anni fa deve avere senz'altro il suo fascino. Ai fini didattici, poi, ha già detto Luciano, per cui non ribadisco oltre.
Non ha fatto un affare se il collezionista che l'ha acquistata ha una collezione sul petrolio già in stadio medio/avanzato. Forse, lì in mezzo, c'è qualche rarità, non lo so, ma il rischio di ritrovarsi materiale noto e comune è alto. Sfogliando, poi, le immagini, noto una ripetizione di annulli primo giorno non figurati che, secondo i regolamenti attuali, non sono inseribili... insomma, voglio dire, screma di qua e screma di la, ho paura che alla fine rimanga ben poco. Credo che per il collezionista medio/avanzato quei soldi potrebbero essere spesi meglio con acquisti mirati al miglioramento della propria collezione, evitando di accumulare materiale inutile che, sa già, non inserirà mai in collezione.
Un sotto-caso è quello del collezionista principiante o che sta iniziando adesso a raccogliere materiale sull'argomento. Beh, credo che questo collezionista non spenderebbe, al buio, tutti quei soldi, ma si limiterebbe ad acquistare materiale più a buon mercato sebbene comune.
Tirando le somme, e sapendo a spanne il materiale in possesso di Pietro, secondo me Pietro ha fatto più che bene (anche se avesse potuto/voluto) a non partecipare all'asta. Almeno... io, al posto di Pietro, non avrei partecipato.