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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Partecipazioni tematiche a concorso
MessaggioInviato: 31/03/2009 8:19 
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Messaggio dall'Amministratore:
Discussione originata inizialmente sul topic di Milanofil 2009.


Marco Occhipinti ha scritto

Cita:
non posso che registrare un'ottima affermazione dei tematici


Mah!!

Marco, dà un'occhiatina a questo riepilogo-palmares di Milano 09

(escluse partecipazioni 1 quadro)

AEROFILATELIA, assegnati 5 ori su 8 partecipanti = 62%
MAXIMAFILIA, assegnati 2 ori su 10 partecipanti = 20%
FIL. TRAD. CLASSICA, asseegnati 6 ori su 7 partecipanti = 86%
FIL. TRAD. CONTEMP., assegnato 1 oro su 1 partecipante = 100%
FIL. TRAD. DIACRONIUCA, assegnato 1 oro su 1 partecipante = 100%
STORIA POSTALE CLASSICA, assegnati ori su 15 partecipanti = 87%
STORIA POST. CONTEMP., 0 ori su 1 partecipante = 0%
STORIA POST. DIACRO, assegnati 4 ori su 6 partecipanti = 67%
STORIA POSTALE MODERNA, assegnati 3 ori su 5 parteciopanti = 60%
TEMATICA, assegnati 0 ori su 13 partecipanti = 0%

Sembra che il partecipante a Storia postale contemporanea stia meditando il suicidio.

Scherzi a parte, prendiamola come viene, ma credo che ci sia ancora molto da lavorare (anche se non so bene su quale fronte) per arrivare ai risultati delle altre classi espositive (maximofili compresi).

:ciao: :ciao: :ciao:

Gilberto


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MessaggioInviato: 31/03/2009 8:21 
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Errata orrige

STORIA POSTALE CLASSICA , assegnati 13 ori su 15 partecipanti


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MessaggioInviato: 31/03/2009 11:17 
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Si Gilberto, in competizione è andata come hai detto.
I tematici hanno però preso 3 ori grandi in classe campioni (2) ed 1 quadro.

Inoltre la partecipazione tematica per la prima volta da anni non è stata esigua, con 20 collezioni nelle varie sezioni. Era da 6 anni (Sestri 2003) che non si toccavano queste quote.
Bisogna ricomiciare a partecipare con regolarità, seguire le indicazioni dei giurati (se si vuole andare a concorso è necessario) e gli ori arriveranno.

Purtroppo alcune collezioni (non è il tuo caso) non sono state modificate dopo le mostre del 2008 e non sarebbe stato corretto alzarne il punteggio dopo pochi mesi a fogli invariati. Altre sono alla prima esperienza a livello di nazionale. Altre per loro impostazione e scelta del materiale non posso superare la soglia del vermeil / vermeil grande senza interventi "radicali", anche se sono collezioni piacevoli da guardare.

Segnalo però che chi è intervenuto sulla sua collezione ha migliorato in pochi mesi
Gradari: da 80 (Romafil 2008) ad 83 (Milanofil) +3
De Zanche: da 78 (Romafil 2008-cadetti) ad 80 (Milanofil) +2

Tra i partecipanti, la tua collezione mi sembra quella in fase di crescita maggiore e penso / spero che sia scelta nella "squadra" italiana ad Italia 2009 dove potrà certamente farsi onore!

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MessaggioInviato: 31/03/2009 12:01 
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Petr chi ama le statistiche ecco un confronto su quanto avvenuto quantitativamente e qualitativamente a livello di partecipazioni tematiche negli ultimi anni

Allegato:
PARTECIP TEM IN EN.jpg
PARTECIP TEM IN EN.jpg [ 77.77 KiB | Osservato 10228 volte ]


Perché le tematiche arrivano meno facilmente all'oro?
Molti espositori diranno che ciò è dovuto alla maggiore rigidità dei giurati.

Io vedo altre ragioni:

- DIFFICOLTA A RIPETERSI CON FREQUENZA: nelle altre classi collezionisti già medagliati escono ogni 1-2 anni con nuove collezioni, nella tematica questo è difficile perché tutto è più lungo in quanto il collezionista è molto più "libero" nelle sue scelte: come articolare il tema, il montaggio ecc. e quindi non ha binari pre-fissati da percorrere; trovare la starda richiede inevitabilmente più tempo;

- MANCANZA DI CONTINUITA': gli espositori "tipo" di Storia Postale e Tradizionale, ma persino alcuni di quelli di Maximafilia ed Aerofilatelia, tendono ad esporre tutti gli anni fino a che non arrivano all'oro, modificando pezzettino per pezzettino le cose suggerite dai giurati; i tematici no, se va bene partecipano ogni 3 anni salvo qualche eccezione;

- DISTACCO: i tematici vedono con più distanza il mondo delle mostre a concorso, e la cosa forse si è acuita (ma c'era già prima) da quando il CIFT è uscito dalla federazione; ma ci sono anche altre cause: l'affermarsi del collezionismo non competitivo come occasione più "piacevole" di stare assieme (modello "AICAM" per intenderci), la paura che non ci siano giurati tematici sufficienti a sostenere le ragioni delle relative collezioni, la sensazione che la tematica sia considerata la parente povera delle altre specializzazioni;

- CARENZA DI SPINTE DAI COMMERCIANTI: vi è la mancanza di un settore commerciale filatelico in Italia che spinga i tematici a cercare pezzi migliori per competere ai massimi livelli, mentre, soprattutto nel settore della Filatelia Tradizionale e Storia postale classica, i commercianti sono spesso attivi nello stimolare i loro clienti a caccia di medaglie, in quanto questo genera la spasmodica ricerca di nuovi pezzi ecc.

Mi piacerebbe aprire un bel dibattito sull'argomento, spesso ne parliamo con il ns presidente e con Marco, ma vale la pena di allargare la discussione ...

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MessaggioInviato: 31/03/2009 12:37 
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Sono d' accordo con quanto scritto da Paolo, anche se devo dire che talvolta pur portando sostanziali modifiche alla collezione (ampliamento ad un maggior numero di fogli, rifare completamente la grafica, aggiungere pezzi di maggior peso ecc) non comporta alcun miglioramento nel punteggio. In ogni caso sono perfettamente in sintonia che si devono seguire le indicazioni riportate sulla scheda di valutazione. A quando la prossima Nazionale ?
Vedrò di compattare la parte iniziale, elimare "tutte" le rosse (AM) che danno tanto fastidio e chiudere con un finale più armonico. Bisogna ripartire sempre con lo stesso entusiasmo e con il gusto ed il piacere del nostro meraviglioso hobby.Adesso devo finire il XXVIII canto e poi si riparte di gran lena. Direi in ogni caso che la classe tematica è andata molto bene nel complesso. Rivolgo i miei complimenti a tutti quanti (compreso chi scrive) e sono stato molto contento di incontrare e conoscere tutti coloro che conoscevo solo via "forum".
Indipendentemente se sarò a Roma o no come espositore (non credo) verrò a visitare la mostra e spero di aver modo di conoscere altri amici.


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MessaggioInviato: 31/03/2009 14:48 
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Nel caso di passaggio da qualificazione a nazionale e' possibile dire che ci sia una maggior rigidita' del giurato?
Parliamo anche delle collezioni ad un quadro...non e' possibile creare una categoria a parte?
Non trovo giusto dover per forza ampliare la collezione per raggiungere un miglior punteggio. :ciao:


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MessaggioInviato: 31/03/2009 15:12 
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Patrizia ha scritto:
Nel caso di passaggio da qualificazione a nazionale e' possibile dire che ci sia una maggior rigidita' del giurato?
Rigidità no, ma in Nazionale ci si attende che la collezione, essendo già passata da un Campionato Cadetti o da una EQ, abbia già superato lo scoglio iniziale del debutto ed il collezionista abbia apportato le modifiche in precedenza suggerite (nei limiti del possibile, ovviamente). Inoltre, il parterre di una Nazionale è già di collezioni di buon livello, e mantenere il buon livello è certamente più difficile che esporre la collezione per la prima volta in una EQ.

Patrizia ha scritto:
Parliamo anche delle collezioni ad un quadro...non e' possibile creare una categoria a parte?
Non trovo giusto dover per forza ampliare la collezione per raggiungere un miglior punteggio. :ciao:
Esiste già la Sezione Un Quadro, separata dalla Competizione di collezioni "normali".
Il suggerimento, nel tuo caso, non è di ampliare la collezione da 12 a 60 fogli: sarebbe folle anche solo pensarlo. Semmai, è quello di migliorare il "peso" dei pezzi esposti, sebbene sappiamo benissimo che proprio nel tuo caso non è affatto semplice, anzi.

:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 31/03/2009 15:57 
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Hai ragione 8-) la categoria un quadro esiste gia', me ne sono dimenticata probabilmente perche' ho la netta sensazione che sia sottovalutata :D
:ciao:


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MessaggioInviato: 31/03/2009 21:46 
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Non mi pare che sia nessuna sotto-valutazione.
Del resto nella "1 Quadro", sia tematica che delle altre classi, si sono cimentati negli anni recenti i maggiori collezionisti italiani. Cito ad esempio Ermanno Musso e Giorgio Sini tra i tematici, Emanuele Gabbini, Saverio Imperato, Lorenzo Carra, Carlo Sopracordevole tra i non tematici.

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MessaggioInviato: 31/03/2009 22:27 
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:ciao: :ciao:

In effetti leggendo i risultati numerici mi sono accorto che la mia impressione avuta al palmares, cioé che non fosse stata assegnata nessuna medaglia d'oro alle collezioni non da 1 quadro partecipanti alla nazionale di tematica, è effettivamente stata confermata.

Comunque ho letto le spiegazioni che ha dato Paolo e mi sembrano abbastanza plausibili, anche se da parte mia ho l'impressione di agire così:
DIFFICOLTA' A RIPETERSI CON FREQUENZA (da ottobre 2006 ho esposto 6 volte fra Eq, campionato cadetti e Nazionale), e penso perciò di non avere questo problema.
MANCANZA DI CONTINUITA' (non penso di aver mai finito di provare a mettere in pratica le soluzioni propostemi dai giurati, ma forse mi manca quel pizzico di esperienza che mi consente di eliminare quei pezzi che svalutano la collezione e fanno notare di meno i pezzi buoni che sicuramente vi sono, e che forse mi costano qualche punto in più o in meno sulla rarità)
DISTACCO, mi fa piacere partecipare a concorso ed altrettanto non a concorso, ma devo ammettere che nelle esposizioni a concorso la soddisfazione è sicuramente maggiore.
CARENZA DI SPINTE DAI COMMERCIANTI - Questo mi appare il problema più serio, perché trovi molto più facilmente pezzi più adatti ad una storia postale che ad una tematica, o è solo una mia impressione?

In ogni caso, visto che ognuno sta esternando le proprie impressioni sul risultato che ha ottenuto alla manifestazione, vorrei farvi conoscere anche la mia.
A casa con calma ho potuto analizzare tutti i giudizi delle ultime cinque esposizioni precedenti, e ho preferito scomporre il giudizio sulla mia collezione di San Marino sulle varie voci.

:)) :)) Innanzitutto ho notato che per la prima volta ho meritato il punteggio di 13 sia in conoscenza, studio e ricerca tematica e anche nella ricerca filatelica (finora avevo raggiunto 12 e 10 punti e quindi penso sia questo il riconoscimento per il lavoro fatto).

:( :( Le due piccole note stonate (che sono poi quelle che mi hanno fatto perdere 1 punto rispetto a Roma) sono nel titolo e piano (-2 rispetto a Roma ed Empoli e di pari punteggio della Milanofil dello scorso anno) e nella rarità scesa da 16 a 15 punti (anche in questo caso rispetto a Roma perché alla Milanofil dello scorso anno avevo avuto lo stesso punteggio).

Questo mi ha dato da una parte una piccola delusione,perché onestamente mi è sembrato di aver cambiato parecchi pezzi filatelici rispetto allo scorso anno (probabilmente ho pagato molto il fatto che nell'ultimo quadro non potevo che inserire pezzi moderni che non hanno nessun pregio, anche se ho cercato di migliorarlo un po') e anche un po' i due punti in meno sul "titolo e piano", perché a mio parere, suddividendo la collezione in un capitolo per ogni quadro, mi sembrava di averlo migliorato e la collezione non è rimasta statica rispetto all'ultima presentazione (probabilmente ho pagato un po' la mancanza di esperienza, dato che era la mia prima "nazionale" vera, dopo tre finali dei cadetti).

In ogni caso, con luci ed ombre, l'esperienza la giudico sicuramente positiva (d'altronde, lapalissianamente, tre vermeil grandi consecutivi sono meglio di due ........) e penso che la prossima volta, dopo i discorsi che ho potuto fare in loco, potrò sicuramente presentare una collezione migliore, dato che spero di aver sempre esternato la mia passione e quello che è il mio desiderio di far bene.

Spero di non avervi annoiato troppo, ma avevo il piacere di farmi conoscere il mio parere

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 31/03/2009 22:44 
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Molto interessante confrontare i dati.
Un punto in più o in meno su una singola voce di punteggio possono dipendere dalla diversa composizione della giuria, un minimo di soggettività va concesso ... I miglioramenti dei pezzi hanno premiato la ricerca filatelica, ma non la rarità, perché per andare oltre 15-16 punti bisogna avere pezzi davvero rari.

Riprendo quanto detto da Giancarlo Morolli ad un seminario a Singapore nel 2004 sul giudizio della rarità in quanto mi sembra molto chiaro
Cita:
- common material only (8 points)
- at least 2 uncommon or scarce items per frame (9 / 10 points)
- uncommon / scarce items throughout the exhibit (11 / 12 points)
- uncommon / scarce items throughout the exhibit plus a number of rare pieces (13 - 15 points)
- uncommon to rare items throughout the exhibit, but no “top rarities” (16 points)
- uncommon to rare items throughout the exhibit plus a few “top rarities” (17 points)
- uncommon to rare items throughout the exhibit plus several “top rarities” (18/19 points)
- rare items and “top rarities” throughout the exhibit (20 points)


Sul "titolo e piano" invece vale la pena a mio avviso di inviare a alcuni giurati la vecchia e la nuova versione per avere un avviso comparato, e scegliere l'approccio migliore. E' abbastanza un classico che il collezionista, cambiando la struttura di capitoli e sotto-capitoli, si aspetti invece di migliorare ed ottenga il risultato opposto.

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MessaggioInviato: 31/03/2009 22:55 
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Ti ringrazio Paolo per avermi dato un elemento in più per capire meglio il giudizio sulla rarità.

In effetti quello di allegare la versione precedente al Cd mi sembra un'ottima idea. Forse la sola relazione di cui al punto 4.2 del regolamento rende sicuramente meno di un file PDF con la vecchia versione (è una cosa fattibilissima dato che nel Cd lo spazio c'è) e forse un giurato può apprezzare maggiormente i miglioramenti apportati.

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 31/03/2009 23:03 
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Ho atteso la sera, con calma, per rispondere all'interessante messaggio di Paolo, e spero di apportare più contributi alla discussione.

Paolo Guglielminetti ha scritto:
- DIFFICOLTA A RIPETERSI CON FREQUENZA: nelle altre classi collezionisti già medagliati escono ogni 1-2 anni con nuove collezioni, nella tematica questo è difficile perché tutto è più lungo in quanto il collezionista è molto più "libero" nelle sue scelte: come articolare il tema, il montaggio ecc. e quindi non ha binari pre-fissati da percorrere; trovare la starda richiede inevitabilmente più tempo;
Concordo che questo è uno dei "problemi", e penso che sia il "problema" meno risolvibile: è inevitabile, creare ex novo una collezione tematica è certamente più lungo, difficile e complesso che creare una collezione di storia postale.

Paolo Guglielminetti ha scritto:
- MANCANZA DI CONTINUITA': gli espositori "tipo" di Storia Postale e Tradizionale, ma persino alcuni di quelli di Maximafilia ed Aerofilatelia, tendono ad esporre tutti gli anni fino a che non arrivano all'oro, modificando pezzettino per pezzettino le cose suggerite dai giurati; i tematici no, se va bene partecipano ogni 3 anni salvo qualche eccezione;
Questo può essere un "problema" risolvibile, instillando l'entusiasmo ad esporre che vedo in alcuni espositori tematici ma che vedo mancare nella maggior parte.
A questo si somma il "problema" degli anziani. Chi si è fatto un nome ha paura ad esporsi sino a quando ha la convinzione che la sua nuova collezione è da oro o oro grande. Hanno paura di fare fiasco. Potremo anche parlarne, riceveremmo anche assicurazioni che non è così, ma poi è così. E questo lo vedo un problema meno risolvibile, perchè è difficile far cambiare le proprie convinzioni.
Però, allo stesso tempo, mi chiedo: come mai, certi collezionisti di altre classi espositive che si sono fatti un nome, anche più di certi tematici, non hanno queste remore ed espongono tutti gli anni?? Eh???!!!

Paolo Guglielminetti ha scritto:
- DISTACCO: i tematici vedono con più distanza il mondo delle mostre a concorso, e la cosa forse si è acuita (ma c'era già prima) da quando il CIFT è uscito dalla federazione; ma ci sono anche altre cause: l'affermarsi del collezionismo non competitivo come occasione più "piacevole" di stare assieme (modello "AICAM" per intenderci), la paura che non ci siano giurati tematici sufficienti a sostenere le ragioni delle relative collezioni, la sensazione che la tematica sia considerata la parente povera delle altre specializzazioni;
Anni fa questo distacco non c'era, per cui perchè c'è adesso? Qualche barlume si intravede (abbiamo detto delle 20 partecipazioni tematiche a Milanofil 2009), ma la situazione peggiora drasticamente se guardiamo le partecipazioni alle mostre internazionali: anche i grandi nomi tematici, a parte i soliti 3/4, ultimamente all'estero non si vedono. E' tempo di catarsi? Si sono rammolliti tutti?? Svegliaaaaaa!!!!!!!! Che tocca a noi giovani fare l'elenco dei cattivi o l'appello come a scuola??? Incominciamo a fare nome e cognome e chiediamo: che stai a combina'???

Paolo Guglielminetti ha scritto:
- CARENZA DI SPINTE DAI COMMERCIANTI: vi è la mancanza di un settore commerciale filatelico in Italia che spinga i tematici a cercare pezzi migliori per competere ai massimi livelli, mentre, soprattutto nel settore della Filatelia Tradizionale e Storia postale classica, i commercianti sono spesso attivi nello stimolare i loro clienti a caccia di medaglie, in quanto questo genera la spasmodica ricerca di nuovi pezzi ecc.
Questo è un bel "problema", ma è quello che forse potrebbe essere la chiave di volta. Oggi i commercianti, a parte pochissimi, nemmeno ci pensano ad osservare l'aspetto tematico del pezzo: pensano solo all'aspetto tariffario o storico-postale, per "mollare" il pezzo al postalista di turno. Eppure non sanno che potrebbero incrementare le vendite non di poco che solo fossero più attenti. Più offerta, maggiori acquisti, più voglia a creare collezioni: la trovo un'equazione che non fa una grinza.

:ciao: :ciao: :ciao:

P.S. per Salvatore: credo che Paolo intendesse di inviare prima, ai giurati, le due versioni, per aver un raffronto comparato su ciò che era prima la collezione e ciò che sta per diventare se segui il nuovo piano.

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Infatti quello che ti suggerivo è di far circolare "titolo e piano" vecchia e nuova versiona un po' prima della mostra, prima del montaggio definitivo.

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Sono d'accordo con Paolo e Marco per quanto riguarda "CARENZA DI SPINTA DEI COMMERCIANTI". Spesso,anzi sempre, i cataloghi d' asta che arrivano a casa (Zuccari,Santachiara,Gazzi e chi più ne ha più ne metta) sono concentrati su materiale che interessano classi non certamente tematiche.Mi sono spesso chiesto se non è possibile da parte di questi signori, non dico sempre, ma ogni tanto inserire anche del materiale che possa soddisfare le nostre esigenze. Voglio dire, non possono anche loro mettere insieme un' asta, seppure modesta, come riesce a fare (in modo superlativo) il CIFT grazie a Giorgio Sini ? O forse non si fa perchè il gioco non vale la candela ?
E visto che sono qui, chiedendo scusa per la mia ignoranza, cosa significa il termine Voillemer posto alla fine della descrizione di documenti filatelici non certo di recente data?


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CALANI ha scritto:
Sono d'accordo con Paolo e Marco per quanto riguarda "CARENZA DI SPINTA DEI COMMERCIANTI". Spesso,anzi sempre, i cataloghi d' asta che arrivano a casa (Zuccari,Santachiara,Gazzi e chi più ne ha più ne metta) sono concentrati su materiale che interessano classi non certamente tematiche.Mi sono spesso chiesto se non è possibile da parte di questi signori, non dico sempre, ma ogni tanto inserire anche del materiale che possa soddisfare le nostre esigenze. Voglio dire, non possono anche loro mettere insieme un' asta, seppure modesta, come riesce a fare (in modo superlativo) il CIFT grazie a Giorgio Sini ? O forse non si fa perchè il gioco non vale la candela ?


Le ragioni sono tante. Inizio a citarne un paio:
- i collezionisti tematici sono noti (a torto o a ragione) per pagare poco e fare un sacco di storie (per esempio io che faccio ferrovie: ma se mi fanno vedere un bel IP argentino del 1930 dico "questa locomotiva ce l'ho già", oppure "lo volevo usato", oppure "non ce l'hai invece quello uscito l'altro ieri dell'Australia che la locomotiva si vede meglio", o ancora: "non ho spazio nel foglio per un intero postale") mentre è più facile sapere cosa cerca un collezionista di storia postale / tradizionale e se gli manca una buona % di questa tipologia di collezionista cerca di comprarlo senza troppo fiatare;
- anche in conseguenza al punto precedente, ma soprattutto per la grande eterogeneità dei temi, per soddisfare i tematici serve uno stock assai ampio che resta in gran parte fermo per anni ... un po' come la cantina dei vini in un grande ristorante ... non è un caso che i temi più diffusi (tipo olimpiadi) sono gli unici che generano un qualche movimento commerciale significativo.

CALANI ha scritto:
E visto che sono qui, chiedendo scusa per la mia ignoranza, cosa significa il termine Voillemer posto alla fine della descrizione di documenti filatelici non certo di recente data?

Paolo Vollmeier, perito e massimo esperto italiano di prefilatelia, autore di numerosi "testi sacri" sull'argomento.

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Avevo scritto quasi un libro, ci ho messo mezz'ora e il login e' caduto, morale della favola vi siete salvati tutti.
Cita:
Non mi pare che sia nessuna sotto-valutazione.

Dico solo che non sono d'accordo con questa affermazione e che se e' vero, come tu stesso scrivi, che per alcuni la tematica e' la parente povera delle altre specializzazioni, per un tematico che fa 60 fogli, la 1 quadro e' la cenerentola della parente povera...Questa e' logica.
Riguardo ai commercianti il motivo potrebbe essere collegato proprio al discorso parenti.
Per gli altri punti non mi metto a riscrivere tutto ma valutare la collezione di un tematico non e' semplice per il giurato, basta un consiglio sbagliato per far capire al collezionista che la sua collezione non e' stata capita e allontanarlo dalle esposizioni...Non so se mi spiego.

Ciao


Ultima modifica di Patrizia il 17/05/2009 13:02, modificato 1 volta in totale.

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Mi permetto di aggiungere qualche riflessione su quest'appassionante discussione scaturita dall'affermazione di Marco Occhipinti (OKKIO), secondo la quale nell'ultima Milanofil si sia registrata "un'ottima affermazione dei tematici"(!)

Tante sono le considerazioni, ma vorrei soffermarmi su due in particolare: la difficoltà di reperimento del materiale tematico e la soggettività delle collezioni tematiche.

* LA DIFFICOLTA' DI REPERIMENTO DEL MATERIALE TEMATICO.

E' chiaro per i commercianti è molto più semplice accontentare un collezionista di filatelia tradizionale, o ricercare una determinata tariffa o un servizio particolare. La busta da mille € si troverà senz'altro più facilmente dell'annullo da 2 €!
Il collezionista tematico è chiaramente più difficile da accontentare, per via della soggettività che permea le proprie scelte.

* LA SOGGETTIVITA' DELLE COLLEZIONI TEMATICHE.

Le altre classi a concorso beneficiano di una maggiore oggettività nella valutazione; la classicità di alcuni pezzi è nota a tutti non ammette discussioni!
Teniamo conto, invece, che lo SREV, il regolamento speciale per la valutazione delle partecipazioni tematiche, ha introdotto il concetto di "innovazione" che, unitamente a quello del "titolo e piano", "sviluppo del tema", "innovazione" e "conoscenza studio e ricerca tematica" incide per circa 50 punti su 100: ben il 50%!
E' chiaro che una minima soggettività e' nella natura delle cose, ma in campo tematico risulta più accentuato rispetto alle altre classi.

Spero di non aver annoiato quei pochi che mi han seguito sin qui, ma il tema è molto vasto e complesso!


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Mi permetto, banalmente e stupidamente, di avanzare una proposta che potrebbe essere inoltrata a tutte le case d'asta e commercianti di un certo rilievo.

Tali commercianti/case d'asta, ogni tot, editano un catalogo: che sia d'asta o a prezzi netti poco importa, non cambia per il ragionamento che vado a fare.
Bene. In questo catalogo ci stanno tutti i lotti, numerati da 1 a XXX, e suddivisi secondo "catalogo", ovvero (nella maggior parte dei casi) Prefilateliche, i vari Antichi Stati, Regno, Luogotenenza, Repubblica, etc...
Ora. Cosa costerebbe inserire in fondo al catalogo una decina di pagine, di solo testo, in cui alcuni dei lotti categorizzati secondo la suddivisione classica di cui sopra vengono categorizzati invece per suddivisione tematica?
Faccio un esempio a caso.
Prendiamo un catalogo che nel capitolo del Regno presenta il lotto:
"451 - Traforo Moncenisio, collettoria, etc.etc.."
e poi nel capitolo di Repubblica presenta il lotto:
"678 - Franchigia 1952 alluvione del Polesine etc.etc...".
In fondo al catalogo mi troverei le varie categorie tematiche, e quindi andrei a scorrere fino a trovarmi:
Geologia
Lotti: 451 - 678 - ...

Individuato il numero del lotto di mio interesse, me lo andrei a cercare nel catalogo.
Difficile??

Naturalmente, non tutti i lotti non si potrebbero categorizzare tematicamente, ma alcuni si.

:ciao: :ciao: :ciao:

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Patrizia ha scritto:
Cita:
Non mi pare che sia nessuna sotto-valutazione.
Dico solo che non sono d'accordo con questa affermazione e che se e' vero, come tu stesso scrivi, che per alcuni la tematica e' la parente povera delle altre specializzazioni, per un tematico che fa 60 quadri, la 1 quadro e' la cenerentola della parente povera...Questa e' logica.
Patty, se fosse vero ciò che dici, non dovremmo vedere medaglie di Oro grande in Tematica Un Quadro. E invece ci stanno, l'ultima pochi giorni fa.

;) :ciao: :ciao: :ciao:

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Patrizia ha scritto:
Per gli altri punti non mi metto a riscrivere tutto ma valutare la collezione di un tematico non e' semplice per il giurato, basta un consiglio sbagliato per far capire al collezionista che la sua collezione non e' stata capita e allontanarlo dalle esposizioni...Non so se mi spiego.


Patrizia, anche i collezionisti storico-postali e tradizionali si inc ... da quando mi occupo di nazionali, dopo ogni "verdetto" (è così anche in questi gg) ci sono un 20% di insoddisfatti palesi (cioè che manifestano apertamente ed in modo più o meno "urbano" la loro delusione) in tutte le classi.
I suddetti si suddividono equamente tra quelli che "il giurato non ha capito la collezione" e quelli che "i giurati sono ignoranti e non hanno capito che grandi rarità ho".
Purtroppo i primi aumentano da quando ci sono schede di valutazione e colloqui; strumenti nati per migliorare i rapporti giurati - espositori, si trasformano troppo spesso in "giurato ... tutto ciò che dirai sarà usato contro di te".

Il fatto è che a volte è assolutamente vero che i giurati non hanno "capito" la collezione, ma quasi sempre è perché l'espositore non è stato in grado di farla capire. Ogni giurato tra fotocopie e visione in mostra guarda ciascuna collezione per al massimo alcune ore; l'espositore per giorni ... mesi ... anni. Così comincia a sembrargli tutto chiaro ed evidente anche quando non lo è, o lo è solo dopo approfondita e ripetuta lettura

Se poi la collezione prende un vermeil o un oro, non c'è un problema di comprensione generale, ma solo di margini di miglioramento più o meno ampi e di norma circoscritti ad 1 o 2 aspetti della collezione.

Per Maurizio: il tuo ragionamento personalmente lo condivido (dalla pratica) soprattutto se ci riferiamo alle piccole differenze (1 punto in più o in meno sulle singole voci, che tutti assieme magari diventa 1 livello di medaglia), ma ricordati che gli "altri" (storico-postali, tradizionali ecc.) sono sicuri che i tematici siano più rigorosi ed oggettivi di loro. Su questo tornerò poi.

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MessaggioInviato: 01/04/2009 22:30 
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Anche se non ho mai esposto vorrei dare ugualmente il mio contributo esponendo i problemi
che ho e che mi stanno impedendo ancora di esporre (pur volendolo fare).
Proprio il 01/04/2008 è nata l'idea per la mia collezione e da quel giorno ho iniziato a cercare e a comprare i pezzi che mi servivano e a distanza di un anno ancora non ho finito e non l’ho montata! (Se avessi continuato la mia collezione di storia postale sull' AMG-VG o su Frascati a quest'ota l'avrei finite da un pezzo!)
Un anno può sembrare tanto, ma passa in fretta! tra scrivere il piano, poi modificarlo, cercare i pezzi giusti con calma senza comprare il primo pezzo che capita documentarsi storicamente e “filatelicamente” ecc.. il tempo passa e ora sono convinto che iniziare una collezione tematica sia più laborioso di una di storia postale: ve lo assicuro!
Ma il punto non è solo questo perché i miei problemi sono soprattutto altri: credo che il primo “giurato” cioè il primo “giudice” della mia collezione sia io e fin quando la collezione non mi soddisfa da un punto di vista estetico e di armonia non la monto!
Ho visto fogli montati da alcuni collezionisti che sembrano nati così e non assemblati in un secondo momento io questo effetto non riesco ad averlo la mia collezione non colpisce ancora e quindi pur avendo dei buoni pezzi stento a proporli al pubblico (competizione o no). Sbaglio?
Un altro problema che ho riscontrato (e che all’inizio non avrei mai immaginato) è la facilità nel trovare pezzi per passaggi difficili e la difficoltà nel reperimento di bei pezzi (non dico rari) per passaggi relativamente “facili” ad esempio come per la località “Ciampino” trovo solo pezzi che commemorano qualche “primo volo” oppure piloti o imprese aeree con grandi annulli di aerei, dirigibili o anche elicotteri oppure delle bruttissime rosse (ma, purtroppo, la mia collezione parla di una strada costruita nel IV secolo a.C.!) come posso risolvere questo problema?
Per quanto riguarda invece la funzione dei commercianti nella ricerca di materiale tematico in parte sono d’accordo con voi ed in parte no perché potrebbe essere pericoloso per le nostre tasche…..
Faccio alcuni esempi io sono riuscito a comprare un francobollo delle colonie italiane stampato su carta ricongiunta ad un prezzo a me accessibile solo perché ho pagato la varietà e non la varietà di un pezzo che può essere venduto ad un tematico… per esempio se fosse stata su Colombo o sulle Olimpiadi quella varietà avrebbe avuto una quotazione di mercato molto più alta! (non parlo di catalogo che neanche le guardo!)
Secondo esempio l’amico Marco ha fatto ricerche sulla Funicolare Vesuviana, ha scritto su riviste specializzate, su forum ecc. ha
trovato notizie inedite ed ha fatto interessanti ipotesi sull’utilizzo dei diversi annulli ed ha fatto, recentemente, anche una conferenza a Prato (vedi Cronaca Filatelica di Aprile 2009) (ormai sei abbonato ad apparire su cronaca!). Queste ricerche, secondo il mio personalissimo parere, hanno fatto registrare un aumento delle quotazioni di questi oggetti (che fino a poco tempo fa pochi cercavano) a tal proposito vedete le 2 aste “VESUVIO” proposte sotto la voce “collettorie” da una nota casa d’aste di San Marino . Il primo lotto con base d’asta 80,00 euro e il secondo con base 60,00.
In altre aste almeno il primo l’ho visto a molto meno e considerate che viene anche definito “difettoso”
Ancora un esempio al quale forse Luciano può rispondermi, qualcuno di voi sa dirmi perché il francobollo italiano sul basket con il colore del fondo “diverso” spesso viene messo anche in copertina sui cataloghi d’asta e proposto con certificato “oro” e con partenza d’asta di 7.000 euro? (vado a memoria)
Con questi esempi potrei continuare per ore ma ho pietà di voi!
Tutto questo per dire che se si chiede ad un commerciante di cercare/ acquistare un determinato tema lui lo farà ma nel momento in cui c’è richiesta per un tema o per alcune tematiche il prezzo aumenta. (Parlo da commerciante e non da collezionista)
Vogliamo vedere se succederà la stessa cosa con Dante? Io ho già notato abbondanza di materiale pregiato come varietà e non emessi su molti cataloghi d’asta.
Ciao Fabio
:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 01/04/2009 23:20 
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:ciao: :ciao:

In un giorno ho visto che sono stati portati numerosissimi argomenti e ciò mi fa indubbiamente piacere.
Forse, istintivamente nel mio precedente intervento ho un po' personalizzato il discorso, ma, dopo aver riletto tutto quanto trattato, vorrei parlarne anch'io a livello più generale.

Da quello che ho letto mi trovo perfettamente d'accordo con Maurizio Amato riguardo la difficoltà di reperimento di materiale tematico; in effetti mi sembra che i commercianti tendano a vendere più facilmente pezzi di "storia postale", per una semplice legge di mercato: poiché i collezionisti che espongono sono in numero maggiore rispetto ai tematici, è chiaro che ad una maggiore domanda corrisponde una maggiore offerta.

:?: L'idea di Marco Occhipinti di aggiungere ad ogni catalogo la citazione tematica nell'indice mi sembra un pochino irrealizzabile per la maggior parte dei grossi commercianti, che per anni hanno tenuto una mentalità che privilegia la vendita di francobolli singoli o di pezzi di storia postale; per quello che ho visto molti commercianti confondono la tematica con una "collezione a soggetto", in cui ti spacciano per tali una serie di francobolli sui fiori, farfalle, etc.; anche sui siti d'asta on line se leggi attentamente le descrizioni ti rendi conto che chi vende incorre facilmente in questo errore.
La soluzione migliore è che aumentando il numero dei tematici che espongono potremo avere un maggior peso nei confronti dei commercianti, e comunque dell'offerta, anche se purtroppo non mi sembra praticabile in tempi brevi.
:idea: :idea: O un'altra piccola idea potrebbe essere, se già non viene fatto, di agire come nelle cooperative di consumo, che riescono a spuntare prezzi più bassi di un singolo consumatore; non so se nel nostro catalogo delle vendite del Cift ci sono offerte di commercianti, ma nel caso non vi fossero si potrebbe provare a far inserire per la vendita dei pezzi a prezzi più bassi rispetto a quelli a cui vendono normalmente (magari inserendo nel catalogo una pagina pubblicitaria del commerciante offerente, come mi sembra venga già fatto sul sito di "filatelia e francobolli" per la storia postale).
In effetti ciò potrebbe aiutare molti più collezionisti a raggiungere quella magica parolina inglese ("throughout" - interamente composta) e non lasciare qualche buco scoperto con pezzi di minor valore che purtroppo svalutano la collezione.

Per quanto riguarda la soggettività nel giudizio delle collezioni tematiche, son curiosissimo di leggere il proseguimento del discorso di Paolo, che sicuramente è fatto con una "cognizione di causa" diversa dalla mia

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 02/04/2009 14:44 
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E allora perche' i tematici espongono poco?
Non e' forse vero che nelle collezioni di storia postale o filatelia classica o altro, quello che parla e' il pezzo filatelico, mentre nella tematica e' l'argomento la cosa principale ed essendo una cosa piu' personale, soggettiva, si ha piu' timore che l'argomento non interessi o che non sia capito?
Forse e' proprio la mentalita' del tematico che e' diversa da chi espone altre categorie, forse chi deve far capire al giurato, o anche a chi guarda la collezione, una cosa piu' personale ha meno interesse di un collezionista che deve solo dire o spiegare una cosa che principalmente filatelica.
Prendiamo il mio argomento, non e' stato facile portarlo perche' e' un argomento che porta facilmente allo scherno, poi i fogli neri non ne parliamo, forse qualcun'altro ci avrebbe pensato due volte prima di proporlo, anche la difficolta' di reperire i pezzi adatti ad alcuni argomenti tematici frena un po il collezionista.
Sono tanti i motivi che possono portare il tematico a non esporre, per le altre categorie, male che vada, devi far capire quello che la storia gia' dice.
O no?
:ciao:


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MessaggioInviato: 02/04/2009 14:49 
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Patty, hai assolutamente ragione su tutto.
Ma è proprio quello il bello.. la sfida: riuscire dove altri non riuscirebbero. Puoi star certa che la maggior parte dei postalisti o dei cultori di filatelia tradizionale non saprebbero nemmeno da dove cominciare, con una Tematica.
:ciao: :ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 02/04/2009 22:50 
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Maurizio Amato ha scritto:
* LA SOGGETTIVITA' DELLE COLLEZIONI TEMATICHE.

Le altre classi a concorso beneficiano di una maggiore oggettività nella valutazione; la classicità di alcuni pezzi è nota a tutti non ammette discussioni!
Teniamo conto, invece, che lo SREV, il regolamento speciale per la valutazione delle partecipazioni tematiche, ha introdotto il concetto di "innovazione" che, unitamente a quello del "titolo e piano", "sviluppo del tema", "innovazione" e "conoscenza studio e ricerca tematica" incide per circa 50 punti su 100: ben il 50%!
E' chiaro che una minima soggettività e' nella natura delle cose, ma in campo tematico risulta più accentuato rispetto alle altre classi.

Spero di non aver annoiato quei pochi che mi han seguito sin qui, ma il tema è molto vasto e complesso!


A quello che ha detto Maurizio volevo aggiungere una piccola considerazione.
Sia la filatelia tradizionale, che la storia postale sono divise (e secondo me giustamente) in quattro sottoclassi (vedi punto 2.3.1 del regolamento esposizioni e giurie)
http://www.fsfi.it/federazione/Regolame ... e_2008.pdf.
La filatelia tematica non prevede sottoclassi e perciò una collezione tematica a tema religioso viene valutata nella stessa classe di una di sport; questo fatto non avviene in filatelia tradizionale (o storia postale) perché una collezione "moderna" (con pezzi dal 1900 al 1945) non viene valutata al pari di una collezione "classica" (con pezzi che sono anteriori al 1900).
Ciò penso crei una maggiore facilità per il giurato di valutare due collezioni simili.
:idea: Si potrebbe applicare lo stesso criterio delle sottoclassi anche nelle esposizioni nazionali di tematica, raggruppando le sottoclassi per tema (es. religione, sport, trasporti etc.) come già avviene nell'esposizione europea di Essen o come anche il nostro Cift ha creato, facendo dei gruppi tematici al nostro interno :?:
So che non ho esperienza di giuria, ma forse un'idea del genere potrebbe mettere il giurato in condizione di valutare meglio le collezioni e ridurre quel fattore "rischio valutazione" per cui molti tematici rinunciano o sono perlomeno riottosi ad esporre a concorso.

Non so se sia un'idea buona, ma penso che si debba puntare sia sulla qualità delle collezioni esposte che sulla quantità, per evitare il rischio (e mi auguro che non succeda mai) di trovare sempre gli stessi espositori alle mostre per mancanza di ricambi.

Questa è solo una piccola proposta, ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 02/04/2009 23:42 
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Salvatore ha scritto:
La filatelia tematica non prevede sottoclassi e perciò una collezione tematica a tema religioso viene valutata nella stessa classe di una di sport; questo fatto non avviene in filatelia tradizionale (o storia postale) perché una collezione "moderna" (con pezzi dal 1900 al 1945) non viene valutata al pari di una collezione "classica" (con pezzi che sono anteriori al 1900).
Ciò penso crei una maggiore facilità per il giurato di valutare due collezioni simili.
:idea: Si potrebbe applicare lo stesso criterio delle sottoclassi anche nelle esposizioni nazionali di tematica, raggruppando le sottoclassi per tema (es. religione, sport, trasporti etc.) come già avviene nell'esposizione europea di Essen o come anche il nostro Cift ha creato, facendo dei gruppi tematici al nostro interno :?:
So che non ho esperienza di giuria, ma forse un'idea del genere potrebbe mettere il giurato in condizione di valutare meglio le collezioni e ridurre quel fattore "rischio valutazione" per cui molti tematici rinunciano o sono perlomeno riottosi ad esporre a concorso.


Francamente non vedo grossi vantaggi ai fini della valutazione.
Per la storia postale e la tradizionale la divisione è stata fatta per evitare di confrontare (specie per le voci "IMPORTANZA" e "RARITA'") le collezioni classiche con quelle di materiale moderno o contemporaneo. Mantenendo tutto assieme queste ultime finivano per perdere molti punti anche se molto importanti (nell'ambito del periodo) o con tutte le rarità dell'ambito scientifico prescelto.
Ma in tematica, se guardi i palmarès delle internazionali, medaglie d'oro sono state raggiunte un po' in tutti i settori, dai temi storici a quelli sportivi, dai mezzi di trasporto agli animali, dalle scienze alla religione. In tematica non c'è una voce "Importanza" e per la "Rarità", nulla dimostra che sia più concentrata in un certo tema.
Ad ESSEN la distizione in macro-gruppi è finalizzata ad avere dei "campioni" tematici per settore, non per avere una distinta valutazione relativa su una o più voci.

La soggettività in tematica è legata alla mancanza di una impostazione e struttura pre-definibile con certezza ed in modo univoco per la collezione, mentre essa esiste nel 100% dei casi (o quasi) in tradizionale, e per buona parte delle collezioni storico-postali (specie quelle per tariffa).
Il collezionista sceglie e determina la struttura (da cui discende il piano) tra molte alternative possibili, e decide di cosa parlare e di cosa no, cosa che a sua volta impatta sulla scelta dei pezzi. A volte sono questi ultimi che "generano" il fatto di parlare o meno di un certo aspetto, o di dilungarsi di più o di meno.
Tutto ciò genera centinaia di modi di trattare uno stesso tema, mentre il modo è 1 solo in tradizionale (estremizzo) e magari ce ne possono essere 2 o 3 in storia postale.
Il giurato, anche in base alla sua esperienza (ha visto di norma centinaia o migliaia di collezioni), non può che rapportarsi in modo critico alla scelta fatta dal collezionista rispetto al tema (così come espresso dal titolo): sono stati trattati tutti gli aspetti del tema? in modo equilibrato? in modo innovativo? ha enfatizzato dettagli insignificanti o trascurato aspetti cruciali? ha approfondito bene il tema in ogni aspetto o ha copiato da wikipedia?
Il collezionista si rapporta solo alla sua collezione e pensa di aver trattato tutto, equilibratamente ed approfonditamente, soprattutto se è alla terza o quarta stesura. Spesso non tocca la struttura di base che ha concepito all'inizio ma interviene sulla "presentazione", inserisce nuovo materiale e toglie quello più comune o filatelico o non in buono stato (--> "condizione", "rarità", "conoscenze filateliche"), migliora le didascalie filateliche (--> "conoscenze filateliche"). Interviene cioè sugli elementi "oggettivi" sui quali è più disponibile ad accogliere le indicazioni dei giurati.
Oppure cambia la struttura ma non migliorando i punti di cui sopra, sempre convinto, soggettivamente, di far bene.

Al momento di discutere della valutazione, chiede al giurato che non ha stra-premiato nei punteggi la raccolta nelle voci più "soggettive" (come detto da Maurizio: "titolo e piano", "sviluppo", "innovazione", "conoscenze tematiche") non solo di esprimere una critica ma di dirgli in che direzione deve cambiare. Ma, inevitabilmente, è meno disponibile ad accogliere i suggerimenti su questi aspetti perché vorrebbe dire rendere la collezione meno "sua"; e qui nascono rabbie ed incomprensioni. La volta successiva il giurato è frustrato perché su quegli aspetti non ci sono modifiche, mentre il collezionista che ha migliorato gli aspetti "oggettivi" si aspetta un "traino" ed un premio anche sulle altre voci.

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MessaggioInviato: 03/04/2009 20:47 
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:clap: :clap:
Ti ringrazio Paolo per la risposta molto esauriente su cui dovrò sicuramente riflettere, e farne tesoro.
In effetti mi trovo proprio nella condizione che hai detto tu (dopo aver rifatto la collezione 3-4 volte) e, fra punteggi che salgono leggermente e punteggi che scendono leggermente, stavo effettivamente pensando in che modo migliorare le cose per le prossime esposizioni, anche se avevo le idee un po' confuse.
Forse qualcuno che ci legge sul forum ha già superato questa situazione o qualcun altro potrà arrivare presto al 3° - 4° montaggio della collezione e potrebbe avere lo stesso problema. Per questo penso sia stato meglio mettere un post su questo mio dubbio, in modo che la risposta possa servire di chiarimento a tutti.

:ciao: :ciao:

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Ultima modifica di Salvatore il 04/04/2009 21:21, modificato 1 volta in totale.

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Ringrazio anch'io Paolo e tutti per questo interessantissimo argomento trattato che fa pensare...
Io dovrò decidere come procedere al mio 3° montaggio di collezione e credo che, udite, udite, metterò la collezione in candeggina 8-)
:ciao:


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