Luciano Calenda ha scritto:
(Uno che è fermo, coi ricordi, al Prof. Ruggiero, a Carlo Ravel ed al mercatino della domenica mattina di Via Foria...)
Il professor Ruggiero non l'ho conosciuto, ma Carlo Ravel e il mercatino di Foria fanno parte anche dei miei ricordi. C'era anche un altro posto che frequentavo perché si trovavano cose che negli altri negozi non c'erano, come grandi pacchi di lettere con annulli numerali, tondo-riquadrati, collettorie e così via: non riesco a ricordarne il nome ma forse tu o qualche altro amico con trascorsi napoletani lo identifica. Era al primo piano del palazzo che fa angolo tra Toledo e via Simonelli, praticamente in piazza Carità, nell'androne del portone aveva una vetrina che precedeva una stretta scala quasi a chiocciola da cui si saliva nel negozio. Il proprietario era una persona molto affabile e si poteva passare ore a spulciare il materiale e andarsene senza aver comprato niente (ero uno studente universitario con budget stringatissimo) senza che la cosa lo scomponesse più che tanto.
Michele