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La guerra è finita!
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Autore:  Roberto Petrone [ 02/04/2008 15:51 ]
Oggetto del messaggio:  La guerra è finita!

Si parla di un armistizio, ma non è quello a cui di solito si pensa in Italia. E più che agli aspetti postali si va a vedere il contenuto delle lettere.

Siamo nel gennaio 1871, al termine della guerra franco-prussiana; il governo provvisorio repubblicano firma a Versailles l'armistizio con la Prussia che occupa gran parte dei territori nord orientali della Francia, l'Alsazia e la Lorena ed il territorio di Belfort e soprattutto stringe in un assedio strettissimo la capitale Parigi.

Immagine

Questa lettera, scritta da un riservista della guardia nazionale appartenente alle truppe che difendevano la città, esce dalla città a destinazione della regione della Somme (dove risiedono i suoi genitori), regione occupata dalle truppe prussiane. La lettera è regolarmente affrancata per la tariffa primo porto per la provincia ma è stata tassata per altri 20c. ed il timbro di tassa è accompagnato dal timbro in rosso "TAXE ALLEMANDE". Si tratta semplicemente di una vessazione praticata dagli occupanti prussiani nei confronti delle popolazioni civili; questa tassa viene applicata nella valuta del paese occupato, direttamente negli uffici postali e con gli strumenti (in questo caso il timbro) che appartenevano alla nazione vinta.

Però il contenuto è altrettanto interessante:

Cita:
Porte de Versailles le 31 janvier 1871

Chers Parents et Chère Soeur.

Comme je vous l'ai dit avant-hier, nous sommes rentré à l'intérieur de Paris; l'armistice est signé, on va commencer le ravitaillement de la ville.

Toutes les troupes actives vont déposer les armes, et tout indique que la guerre est finie, pendant la durée de l'armistice, il ne sera possible que de communiquer par lettres non cachetées, écrivez-moi le plus tot possible, car je serais bien heureux d'avoir de vos nouvelles.

En attendant au plaisir
Chers Parents
je vous embrasse bien tendrement
v. dévoué fils et frère
Ernest Plais (il cognome non è chiaro)
sergent à la 7.me Compagnie du 1er Bataillon des mobiles de la Somme,
52me Régiment de mobiles à Paris


Porte de Versailles, 31 gennaio 1871

Cari genitori e cara sorella

Come vi ho detto l'altro ieri, siamo rientrati all'interno di Parigi [la guardia nazionale era la prima linea difensiva della città ed era dislocata nel territorio esterno alla città e nelle fortificazioni che ne costellavano la cinta muraria], l'armistizio è stato firmato e si comincia a rifornire di viveri la città.

Tutte le truppe attive devono deporre le armi, e tutto indica che la guerra è finita. Per tutta la durata dell'armistizio, sarà possibile comunicare solo per lettera non sigillata; scrivetemi il più presto possibile perché sarò ben contento di avere vostre notizie.

In attesa di questo piacere
Cari genitori
vi abbraccio ben teneramente
il vostro devoto figlio e fratelloErnest Plais
sergente della 7a compagnia del 1o battaglione della guardia della Somme
57o reggimento della guardia a Parigi


In realtà la guerra era finita, ma per Parigi comincia un periodo ancora più oscuro e terribile. Nel marzo dello stesso anno la guardia nazionale rifiuta di cedere le armi che avevano difeso la città contro i prussiani e l'episodio scatena la rivolta della Commune. Proprio la guardia nazionale pagherà il maggior tributo di sangue nei combattimenti contro il governo di Versailles, le fucilazioni e le deportazioni successive. E' molto difficile che il sergente Plais sia riuscito a tornare a casa.

Un'altra lettera, di tenore completamente diverso, esce dalla città assediata 12 giorni dopo la precedente:

Immagine

In questo caso è destinata ad una zona non occupata dai prussiani. E' datata 1 febbraio ma l'annullo dell'ufficio della stazione è del 12. Lo scrivente, un commerciante, stila il suo primo ordine di acquisto ad un grossista che si trova in provincia. Ne cito solo l'inizio:

Cita:
Paris, le 1er Février 1871

MM. Frelon frères & Bonvallet
à Villedieu

Nous ne sommes pas morts, et j'espère que nous allons pouvoir recommencer à travailler et vous prions de nous envoyer sitot que possible, si vous avez les articles suivants, contre remboursement

- Ce que vous avez en pots de nuits 2ème et 3ème
- 1 caisse assiettes ....


Parigi, 1 febbraio 1871

Signori Frelon frères & Bonvallet
a Villedieu

Noi non siamo morti e spero che possiamo a ricominciare a lavorare insieme e vi preghiamo di spedirci il più presto possibile, se sono disponibili, gli articoli seguenti, contro pagamento
- Tutto quello che avete in vasi da notte 2a e 3a misura
- una cassa di piatti
....


E' rilevante l'umorismo di questo commerciante (... noi non siamo morti ...) che pone poi il vaso da notte come primo oggetto della lista dei bisogni della città appena liberata.

:ciao: :ciao:

Autore:  Roberto Petrone [ 02/04/2008 16:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: La guerra è finita!

Scusatemi se non apparivano le immagini. Mi sono perso un album intero da una photogallery.

Ora è tutto a posto.
:ciao: :ciao:

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