Ciao, e grazie a tutti per i pareri ed i consigli.
Devo fare un premessa: la collezione che sto preparando non è sulla radio, ma sul radioascolto; mi serve, quindi, qualcosa che spieghi o faccia capire il modo in cui l'ascoltatore vive o percepisce un certo fenomeno. In quest'ottica, sulle radio nere cerco qualcosa che unisca i concetti di perfetta uguaglianza formale e dell'inganno riuscito (le caratteristiche che ha il francobollo sammarinese gemello di quello italiano annullato a mano in Italia). Qualsiasi pezzo privo di uno di questi fattori, per quanto pregiato, andrebbe bene per illustrare le trasmissioni di propaganda in generale, ma non lo vedo in un passaggio sulle radio nere.
Ecco perché mi piacerebbe qualcosa di diverso dai falsi di guerra: sono facilmente riconoscibili, con deformazioni spesso grottesche che, in ultima analisi, non credo abbiano mai ingannato qualcuno; li userei solo se su busta... e avessi i soldi per permettermeli
. Gli unici che mi avevano convinto, riferendomi alla pagina segnalata da Franco, sono l'Himmler for president, e soprattutto i francobolli dell'operazione Cornflakes, ma non ne ho mai visti in giro.
L'idea di Vincent mi affascina, soprattutto perché mi ha messo in luce un altro aspetto caratteristico che avevo trascurato. Conseguenza dell'inganno riuscito è il dubbio che si insinua nell'ascoltatore. Sto ascoltando la radio che credo? Chi c'è davvero dietro quel microfono? Penso che, se lascerò questo passaggio nella collezione, inserirò senz'altro anche la coppia australiana.
Però l'osservazione di Paolo sulla distanza temporale tra il fatto da illustrare e il pezzo usato resterebbe valida. Ho letto anche alcune forti polemiche su questo punto Ma si tratta di una norma del regolamento o di una consuetudine?
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Radioascolto,
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