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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 29/11/2008 9:28 
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Località: MESSINA
MESSINA. Ore 5,21 di lunedì 28 dicembre 1908. Da poche ore si sono spenti i riflettori sulla rappresentazione domenicale dell’”Aida” al Teatro Vittorio Emanuele. La città dorme. Silenzio. La terra trema. Il mare si gonfia e investe la linea costiera. E’ il terremoto, violentissimo. E’ il maremoto, devastante. Trentasette secondi che segneranno una linea di demarcazione netta nella storia di Messina. La città è rasa al suolo mentre scoppiano violenti incendi. Circa centomila sono le vittime registrate complessivamente sulle due sponde dello Stretto. Sangue. Pianti. Dolore. Macerie. Morti ovunque.
Sono passati cento anni dal tragico evento. La città è risorta da quelle rovine bagnate dalle lacrime e dal sudore della ricostruzione.
Per ricordare la “città che fu” e chi perse la vita in quella tragica alba invernale, nel centenario del sisma, il “Circolo Filatelico Peloritano” organizzerà alla Camera di commercio, dal 18 al 21 dicembre, la “Messina com’era”, mostra di cartoline d’epoca che saranno affiancate da collezioni di filatelia tematica e “open class” del “Gruppo Scienza e Tecnica” del “Cift” (“Centro Italiano Filatelia Tematica”). Un evento di grande rilevanza culturale, questo, voluto dall’Associazione presieduta da Giuseppe Fonseca che, nell’occasione, celebrerà il 30° della sua fondazione. Le raccolte di cartoline, tutte originali, rappresenteranno, in particolare, tre momenti della storia della Città dello Stretto: Messina prima del terremoto, la catastrofe e la ricostruzione. Attraverso le prime sarà possibile ammirare molti edifici e monumenti che oggi, purtroppo, non esistono più. E’ il caso, ad esempio, della Palazzata, superba costruzione che si estendeva per oltre un chilometro parallelamente alla banchina portuale. E poi il Corso Vittorio Emanuele con i suoi carretti carichi di mercanzie e con le botti contenenti essenze agrumarie allineate e pronte per essere esportate. Quindi la fontana del Nettuno che sorgeva di fronte al Palazzo del Municipio, il Duomo in stile normanno con le carrozze trainate da cavalli ferme sulla piazza. La via Primo Settembre con le caratteristiche “Quattro fontane”, la chiesa dell’Annunziata, quella di San Gregorio con il campanile a spirale, quella di S. Maria La Scala. E ancora il Monte di Pietà, lo Chalet e il “Giardino a mare”, gli antichi ferryboat, i treni a vapore fermi alla stazione. Il vecchio tram. Quella Messina, insomma, che non c’è più. Rimangono le cartoline, con i loro “saluti” spensierati sul retro. “Messaggi” diversi, drammatici, invece, quelli riportati sul frontespizio o dietro le cartoline raffiguranti le macerie con i primi soccorsi ai superstiti: tra i primi a rendersi operativi, i marinai russi sbarcati dall’incrociatore “Makharoff” (nuovo di zecca e con a bordo anche personale civile del cantiere che lo aveva costruito) entrato in porto nonostante i numerosi relitti in mare. A Messina, sede della Prima squadriglia torpediniere della Regia Marina, si trovavano ancorate nel porto le navi “Serpente”, “Scorpione”, “Spica”, “Saffo” e l'incrociatore “Piemonte"; gli uomini delle ultime due navi sbarcarono subito, per prestare assistenza ai feriti. Numerose le foto che ritraggono i loro aiuti, così come quelle in cui figura il Re Vittorio Emanuele III, giunto successivamente a Messina. Singolarissime, infine, le vedute che ci riportano ai primi accampamenti, quindi alla ricostruzione, con numerose strutture in legno (baracche per civili abitazioni, uffici, il Duomo), accompagnate da frasi di speranza. Proprio per ripercorrere questa fase della “rinascita” della città (anche attraverso le direttive del piano predisposte da Luigi Borzì, ingegnere capo dell’Ufficio tecnico comunale), venerdì 19 dicembre, a partire dalle ore 18, sarà possibile partecipare, negli stessi locali della mostra, ad una conferenza della prof.ssa Maria Giuffrè, della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, sul tema: “Antonio Zanca a Messina”.
Tre gli annulli postali che saranno utilizzati in occasione dell’esposizione: il primo raffigurerà il prospetto della Camera di Commercio, il cui palazzo fu edificato dal 1880 al 1888 nell’area della chiesa e convento di San Camillo dei Crociferi. Gli altri due bolli postali riprodurranno i resti del Duomo e la mitica figura di Colapesce, giovane pescatore che, secondo una leggenda, tuffatosi in mare, decise di restare sott’acqua per sorreggere una delle tre colonne, ormai corrosa, sulle quali poggiava la Sicilia. Nella sede della manifestazione sarà possibile affrancare e far timbrare cartoline speciali con il nuovo francobollo emesso il 3 novembre 2008 proprio per il Centenario del terremoto del 1908. A ricordo della “Messina com’era”, il Comitato organizzatore ha realizzato un numero unico contenente interessanti articoli sul terremoto di Messina elaborati da studiosi e appassionati di storia della Città dello Stretto
CESARE GIORGIANNI
:ciao:


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MessaggioInviato: 29/11/2008 9:53 
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Località: Messina
complimenti per l' articolo


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MessaggioInviato: 17/12/2008 19:53 
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17.12.2008 - [NEWS]
“MESSINA COM’ERA”, MOSTRA DI CARTOLINE D’EPOCA PER IL CENTENARIO DEL TERREMOTO


Il Circolo filatelico “Peloritano” presieduto da Giuseppe Fonseca, che quest’anno taglia il traguardo dei 30 anni dalla sua fondazione, è stato promotore del francobollo emesso lo scorso 3 novembre per ricordare le vittime del sisma del 28 dicembre 1908.


Per commemorare il Centenario del terremoto, il Circolo filatelico “Peloritano” organizza alla Camera di Commercio, dal 18 al 21 dicembre, la “Messina com’era”, esposizione di cartoline d’epoca e filatelia. Quest’ultimo settore, in particolare, farà registrare la presenza del Gruppo “Scienza e tecnica” del “Centro italiano filatelia tematica”.

Il Circolo filatelico “Peloritano” presieduto da Giuseppe Fonseca, che quest’anno taglia il traguardo dei 30 anni dalla sua fondazione, è stato promotore del francobollo emesso lo scorso 3 novembre per ricordare le vittime del sisma del 28 dicembre 1908. Proprio questo rettangolino dentellato potrà essere applicato su apposite cartoline speciali per essere obliterato grazie a tre annulli concessi dalle Poste Italiane. I timbri raffigureranno il prospetto principale della Camera di Commercio, i resti del Duomo dopo il terremoto e la mitica figura di Colapesce.

Per quanto concerne invece la sezione dedicata alle cartoline in “vetrina”, tutte originali, queste saranno suddivise in tre fasce: Messina prima della tragedia, le macerie con i primi soccorritori e la ricostruzione della città con le baracche di legno.
La cerimonia di inaugurazione della mostra si svolgerà alle ore 17 di giovedì 18 dicembre. Tra i momenti storico-culturali più importanti della “Messina com’era” si inserisce la conferenza che sarà tenuta alle 18 di venerdì 19 dicembre dalla prof.ssa Maria Giuffrè, della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, sul tema “Antonio Zanca a Messina”.

In occasione della manifestazione, il Circolo filatelico “Peloritano” ha predisposto un Numero unico contenente articoli sul terremoto del 1908 redatti da studiosi specialisti del settore.

dal sito normanno continuo una piccola rassegna stampa

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MessaggioInviato: 17/12/2008 23:03 
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:clap: :clap: :clap:

Attendiamo notizie su come sta andando la mostra. Per ora, complimenti per l'organizzazione

:ciao: :ciao:

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MessaggioInviato: 18/12/2008 7:32 
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si certo spero di scrivere almeno un messaggio a sera :D
intanto inizio con le condizioni climatiche qui piove sob

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MessaggioInviato: 18/12/2008 7:44 
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mah spero che la giornata si sviluppi meglio:
Terremoti: forte scossa tra Sicilia e Calabria
Di magnitudo 5, epicentro localizzato in mare nel Cosentino
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Una scossa di terremoto di magnitudo 5 e' stata registrata dall'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tra la Sicilia e la Calabria. La scossa e' stata nettamente avvertita dalla popolazione. L'epicentro del sisma e' stato individuato a 220 km di profondita' in un tratto di mare a 40 km a largo di Paola, in provincia di Cosenza. Dalle verifiche effettuate non risultano al momento danni a persone o a cose.)

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